Capitolo 2

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Sono passati alcuni giorni dal mio arrivo e per ora non ho ancora coperto niente riguardante la famiglia misteriosa, però ho conosciuto molte più persone, Jesse e Mary sono davvero mitiche, con Jasper invece ci parlo solo durante l'ora di arte solamente nel caso in cui lui voglia proferire parola ovviamente, e attenzione e attenzione qualche volta ci salutiamo nei corridoi senza che nessuno lo noti, non so è un po' strano, come se non volesse far vedere ai suoi fratelli che parla con me. Stamattina arrivo a scuola e noto subito che due ragazzi, precisamente Edward Cullen, il ragazzo che mi guardò con aria delusa il mio primissimo giorno, e Jacob Black, un ragazzo che vedo quasi tutti i giorni perché abita vicino a casa mia, litigare per non so bene quale ragione.A dividerli è proprio Bella che caccia Jacob mandandolo a quel paese. Appena Edward si allontana per raggiungere gli altri della sua famiglia decido di avvicinarmi a Jacob, da quel che ho capito lui va a scuola nella riserva quindi deve essere successo qualcosa di molto grave se è venuto qui,
" Ciao Jack, tutto ok? cosa è successo?" chiesi, non ho mai veramente parlato con lui se non una volta perchè era venuto a darmi il benvenuto insieme a suo padre.
" Ciao Emma, si si qui tutto a posto, piccoli ed insignificanti problemi ma niente di grave" rispose, questo non mi sembrava, però decisi di lasciar perdere anche perchè non aveva senso intromettersi in questioni dove non centravo niente, almeno questo credevo.
Durante l'ora di storia dovetti sedermi di fianco a Bella Cullen, la ragazza di Edward, "Hei" mi salutò,
"Hei" risposi, mi sedetti e lei continuò a guardarmi con aria interrogativa.
" Ti serve qualcosa?" risposi seccata, non sono mai stata molto gentile con le persone che mi fissano senza un motivo.
" No no tranquilla, mi incuriosiscono le persone nuove"
" Okay, se ti serve qualcosa chiedi pure" dissi, smise poi di fissarmi.
Più conosco persone di questa famiglia più penso che siano pazzi.
Finito un altro giorno di scuola e arrivata a casa, decido di andare a fare due passi nella riserva, magari scopro qualcosa sulla questione di stamattina. Mentre passeggio mi accorgo di una ragazza seduta su una panchina che piange, mi avvicino per vedere se ha bisogno di qualcosa e noto che sul suo viso ha come un enorme morso che gli sfregia metà faccia. "Ciao, stai bene? è successo qualcosa?",
la ragazza si asciuga le lacrime e si alza di scatto :"Non sono affari tuoi e poi non ti conosco nemmeno"
"Sono Emma, ora mi conosci" ammisi con un sorriso compiaciuto lei si mette a ridere
"Piacere io sono Emily"
" Ciao Emily, che succede allora"
"Sto avendo dei problemi con il mio ragazzo, ha deciso di uscire in gruppo con la sua ex nonostante lei non l'abbia ancora superata e ho paura che riesca a farci lasciare" notai molta freddezza nei suoi occhi ma il mio sesto senso mi diceva che non era tutto vero o almeno non mi stava raccontando dei particolari della storia, sapete grazie a mio zio ho potuto allenare il mio sesto senso, lui era molto bravo in questo, e non solo.
"Facciamo così, ho notato una gelateria a pochi passi da qui, se ti va andiamo a prenderci un gelato al cioccolato che rallegra sempre", Emily annuì e ci dirigemmo in gelateria. Mentre camminavamo abbiamo parlato molto, ho cercato in tutti i modi di rallegrarla un pochino. Arrivati in gelateria prendiamo il gelato e ci sediamo su un muretto, dove continuiamo a parlare, gli racconto un po' di me, della mia famiglia tralasciando l'argomento zio e lei mi racconta un po' di se. Ad un certo punto si avvicinano un gruppo di ragazzi a petto nudo, molto muscolosi, tra loro c'è Jacob, Sam ( il ragazzo di Emily) e Leah ( l'antipatica ex).
" Perchè sei con lei" chiese Sam ad Emily, percepii in Emily una strana paura e decisi di intervenire,
"Passa il tempo con un'amica, ci sono problemi" Jacob rise, Emily rimase stupita da fatto che mi ero intromessa, Leah fece un espressione da colpevole, invece Sam fulminò con lo sguardo Jacob e parlò :" Ascolta ragazzina io non so chi tu sia, ma non ti hanno insegnato le buone maniere " , dopo il ragazzina i miei 5 secondi partirono e come mi insegnò sempre mio zio, non dovevo farmi mettere i piedi in testa da nessuno e poi volevo difendere Emily, inizio a pensare che sia lui la causa della sua ferita. "Ragazzina a chi prima di tutto, poi ti conviene girare i tacchi ed andartene altr.."
Jacob intervenì senza lasciarmi finire "Dai Emma ora basta, Sam forse è meglio che torniamo dagli altri" Sam annuì e fece cenno a Emily di seguirlo, "Non andare" dissi sottovoce ad Emily ma lei seguì gli altri. Rimasi da sola sul muretto fino a quando davanti a me arrivò una macchina con su ....

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