Capitolo 4

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Il giorno dopo andai a scuola con nello zaino i vestiti di Jasper, sapevo che avrei dovuto quasi sicuramente darglieli di nascosto, prima o poi avrei dovuto chiedergli spiegazioni. Appena arrivata mi sentii chiamare, a mia grande sorpresa vidi Jacob che sbracciava da una moto. " Jacob, che ci fai qui"
" Volevo informarti che a Sam ed agli altri è piaciuta la tua prontezza e mi hanno chiesto di invitarti a venire con noi alla spiaggia domenica, ci sarà anche Emily"
" Serio? certamente che vengo non vedo l'ora", abbracciai Jacob e lui ne rimase stupito, tempo però due secondi e sentii una figura dietro di me, mi girai e vi trovai Jasper.
" Jacob qual buon vento ti porta qui" chiese con tono di sfida,
" Oh Jasper, sai ho invitato personalmente Emma alla spiaggia con noi" disse contrastando il tono di sfida, ero per caso un premio da vincere? Non mi piace per niente questa situazione del cavolo
" Beh ma lei non verrà", a quel punto mi sentii offesa ed intervenni
" Certo che ci vado e tu non sei nessuno per dirmi quello che posso o non posso fare"
"È troppo pericoloso" rispose.
A quel punto inizia a non vederci più dalla rabbia ed allora risposi :" Jacob ci vediamo dopo, invece te, caro Jasper sei pregato di non intrometterti nella mia vita e dirmi ciò che posso o non posso fare" girai i tacchi e me ne andai, sentii Jacob ridere per poi ripartire con la moto. Però una parte di me non era ancora del tutto soddisfatta quindi tornai indietro, Jasper era ancora lì, fermo nel punto di prima, " Non ho finito, tu vuoi dirmi cosa posso fare ma non hai neanche le palle di salutarmi o di venirmi a parlare quando ci sono i tuoi familiari intorno,in oltre ci sone volte in cui mi ignori totalmente, quindi devi proprio smetterla anche perchè da quel che mi risulta non stiamo manco insieme", gli rendo i suoi vestiti e mi diressi verso la classe dove trovai Jess e Mary. Fu una giornata particolarmente strana, Jasper continuò a guardarmi per tutto il giorno ma all'uscita da scuola vidi Jasper, Edward e Bella che discutevano apertamentesu qualcosa, poi Jasper mi vide, disse un ultima cosa a quei due e salì sulla macchina per poi partire a tutta velocità. Edward mi notò subito dopo e sussurrò qualcosa a Bella e poi andarono via pure loro. Io alla fine decisi di tornare a casa e di non anadare alla spiaggia anche perchè odio quando le persone si comportano da bambini e poi io non sono di nessuno.
Ero seduta sul divano a vedermi un film quando sentì un rumore fortissimo proveniente dalla cucina, mi alzai persi un ombrello per la paura e mi diressi in cucina. A mio mal in cuore era solo Jasper, in questo momento avrei preferito un ladro, ed esordì:" Aspetta non farmi del male con quel coso"
" Il coso si chiama ombrello, in ogni caso ti informo che esiste una porta di ingresso, sai che ora potrei denunciarti, spero almeno che tu mi ripaghi la finestra".
" La porta non me l'avresti aperta almeno così posso parlarti, tranquilla ti ripago io la finestra"
" Okey perfetto, mo che sei qui parla ed esci da questa casa velocemente" risposi duramente
"Dai non fare così, volevo solo scusarmi non avrei dovuto reagire così"
"Ti correggo non avrei proprio dovuto intrometterti"
" Si hai ragione però non mi fido tanto di quei.." si zittì un attimo come se non dovesse dire quella parola, poi riprese " Quei ragazzi"
" Va bene va bene" dissi così da dargli il contentino, lui mi guardò storto
" Prima di andare però voglio chiederti se ti andrebbe di venire sabato pomeriggio a giocare a baseball con la mia famiglia" disse sorridendo
Non riuscivo a crederci, ero troppo felice ma non potevo dargli questa soddisfazione allora dissi:" Ma sì dai tanto non ho niente da fare", lui sorrise e se ne andò, non so ma penso che abbia capito che ero felice. Iniziai subito a fantasticare su quel giorno, preparai i vestiti nonostante mancassero due giorni, ma la cosa più importante è che io non sapevo giocare a baseball quindi cominciai a guardare dei tutorial. Speriamo di non fare figuracce, tra l'altro avrò modo di scoprire qualcosa in più su di loro, magari sono loro quelli che cerco. La cosa più importante però è mantenere l'autocontrollo perché potrebbe rivelarsi la mia ancora di salvezza, grazie zio.

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