Capitolo 6 - Un Posto Migliore

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"Ti sono mancata?" la sua voce è calma ed assolutamente inquietante. Non l'avevo mai sentita così....apatica.

"Abby....come fai a...."

"Ad essere viva? Penso che tu ci possa arrivare da sola. Mi sono risvegliata dentro un sacco per cadaveri e ho dissanguato qualche persona" non ci credo....anche Abby è un vampiro e sono certa che sarà infuriata con me per averla uccisa, ma anche confusa per la sua condizione, esattamente come lo ero io.

"Abby....so che sei confusa, ma io ci sono già passata e posso aiutarti" lei, invece che ascoltarmi, si mette a ridere.

"Non scomodarti stronzetta, so di essere un vampiro....proprio come te" sebbene non possa vederla in viso, so perfettamente che sta sorridendo dall'altra parte.

Sin da piccole, quando lei sapeva di essere un passo avanti a me, si metteva a sorridere e ha mantenuto questa caratteristica.

"Okay Abby, sei arrabbiata con me, lo so, quindi perché non ci vediamo e non risolviamo questa cosa?" la mia, più che calma, è paura che possa far del male a qualcuno a cui tengo.

"No no no, non ho voglia di spostarmi. Sto così bene qua e....oddio Ellen! Non sapevo fossi andata a Milano con i tuoi genitori" in questo momento, mi viene in mente della foto sotto il Duomo di Milano che i miei genitori hanno sul caminetto e se lei l'ha appena vista, significa solo una cosa.

"Abby....dimmi che non sei a casa dei miei genitori...." sento dei passi dietro di me e quando mi volto vedo Elijah, ma io le faccio segno di non parlare.

"Perché ti preoccupi tanto? Mammina e papino sono così bravi" in sottofondo, sento delle urla soffocate, quindi probabilmente sono imbavagliati.

"Abby, ti prego, non far loro del male...." sento gli occhi pizzicarmi per la paura che la sua rabbia nei miei confronti si estenda anche ai miei genitori e che possa farli del male.

"Hai 3 ore per tornare a casa, oppure decapiterò i tuoi genitori" e riaggancia, lasciandomi a bocca aperta per la minaccia e anche per il fatto che in 3 ore non riuscirò mai a tornare a casa, ma devo comunque tentare.

"Io devo andare" supero Elijah e mi ritrovo in salotto con Marcel e Rebekah, che mi guardano straniti.

"Ellen, dove credi di andare?" Elijah mi si piazza davanti e mi impedisce di andarmene, facendomi perdere tempo prezioso.

"Io l'ho uccisa e ora vuole vendicarsi sui miei genitori, che sono innocenti, quindi fatti da parte Elijah....per favore" alla fine non riesco più a tenere lo stesso tono duro con cui sono partita e la mia voce rotta fa capire ad Elijah che ho veramente bisogno che mi lasci andare, infatti lui lo capisce e si fa da parte, così io inizio a correre, usando la mia velocità da vampiro.

...

Arrivo esattamente davanti a casa mia e ormai è notte. Guardo l'orologio e noto che sono già passate tre ore, così mi fiondo verso la porta e la apro, non riuscendo però ad entrare, dato che non sono stata invitata.

"Guarda un po' chi c'è" Abby si presenta davanti a me. Guardo dentro e vedo i miei genitori imbavagliati e legati sul divano che mi guardano terrorizzati e come biasimarli....dopo quello che ho fatto....

"Sono qua. Ora lasciali andare" lei ci pensa un po' e poi torna a guardarmi. Mi sorride e scuote la testa, tornando da loro.

"Abby! Lasciali andare!" tiro un pugno alla barriera, infuriata, mentre lei tira fuori un coltello e si avvicina a mia madre. Le fa un taglio sulla mano e inizia a bere il suo sangue.

"Lasciala!" tiro un altro pugno alla barriera, ma lei non mi ascolta e continua a bere.

Con la coda dell'occhio, vedo mio padre dimenarsi e finalmente riesce a togliersi il bavaglio.

You Changed My Life || Elijah MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora