Capitolo 12 - Weaving

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Mio fratello Nash è proprio in piedi davanti a me che mi guarda con un sorriso in volto, mentre io non so nemmeno cosa pensare.

"Klaus, Elijah, potete lasciarci da soli per favore?" non sposto nemmeno lo sguardo su Elijah. Voglio tenere Nash nel mio campo visivo.

"Ellen...."

"Faccende familiari" interrompo Elijah, facendogli capire di andarsene.

Lui prende Klaus e ci lasciano soli.

...

"Vuoi continuare a guardarmi con quello sguardo da "ti spaccherei la testa a badilate" oppure vieni ad abbracciare il tuo fratellone?" è ormai mezz'ora che fisso Nash nella speranza che prenda fuoco, però non sono una strega, quindi niente da fare.

"Come hai fatto a trovarmi? Ma soprattutto come facevi a sapere che fossi ancora viva?" se ve lo steste chiedendo, Nash è umano ed è solamente un gran bastardo.

"Beh sai, quando il telefono della tua sorellina morta si trova a New Orleans....a chilometri di distanza da casa e riceve telefonate costantemente, un po' ti sale il dubbio che sia veramente morta o no....e poi hai attivo il GPS" mannaggia a me e al non aver preso un telefono nuovo!

"E così la timida ed insicura Ellen ha addirittura finto la morte per potersela spassare con qualcuno....come cambiano velocemente le cose" io e Nash non siamo mai andati veramente d'accordo. Lui era la stella del liceo, mentre io la sua sorella sfigata. Lui aveva un sacco di amici, io avevo solo Abby. Lui era amato, io no e questa cosa me l'ha sempre fatta pesare.

Ricordo che continuava a lanciarmi frecciatine sul fatto che lui fosse più popolare di me e anche più bello di me, ma ora non sono più quella Ellen che se ne stava zitta e si subiva le angherie del fratello maggiore.

"Proprio tu mi vieni a parlare di scelte di vita, Nash?!?
Gran lurido ipocrita" lui sbuffa divertito, probabilmente capendo a cosa mi sto riferendo.

Durante il mio penultimo anno di liceo, Nash era al primo anno di college, ma decise di mollare tutto....scuola, amici e anche famiglia per inseguire una ragazza più grande di lui, che l'ha scaricato per un altro dopo solamente un mese di fidanzamento e quando è tornato a casa, nessuno lo voleva più. I miei genitori sono stati comprensivi e lo hanno riaccolto in casa, ma, dopo un incidente causato da lui, lo hanno cacciato di casa e da allora non l'ho più sentito né visto....almeno fino ad oggi.

"Cheryl è stato un mio errore, lo ammetto, ma comunque non ho nessun rimorso" è incredibile come sia tranquillo e sicuro di sé dopo tutto ciò che ha fatto.

"Non ti è mai importato nulla di me, quindi per quale motivo sei venuto a cercarmi?" lui fa qualche passo in avanti e si posiziona a pochi centimetri da me.

"Vuoi la verità?" annuisco e lui mi indica le sedie, così ci sediamo uno di fronte all'altra.

"Ti ho sempre trattata male, lo so, ma, quando mi è arrivata la notizia della tua morte, mi sono sentito quasi colpevole per tutte le cattiverie che ti ho detto o fatto....e anche per quell'incidente" wow....Nash che chiede scusa. Non me lo sarei mai aspettata.

"Apprezzo le tue scuse, ma questo non risolverà le cose tra di noi" mi alzo e mi allontano da lui. I ricordi di tutte le cattiverie che mi ha fatto stanno iniziando a riemergere e ora che sono così emotiva non mi fa bene.

"Che ti è successo?" mi volto verso di lui e lo guardo confusa, chiedendogli implicitamente spiegazioni.

"Lasciando stare il notevole cambio di look, quello che hai fatto non è da te. Tu adoravi mamma e papà, quindi non capisco perché tu abbia finto di morire" a distanza di 2 settimane dall'addio ai miei genitori, fa ancora un male atroce sentir parlare di loro....come se tutto quello fosse accaduto ieri.

You Changed My Life || Elijah MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora