Un cornetto alla crema

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Era mattina presto, e Niccolò ed Emma erano ancora profondamente nel mondo dei sogni.
Occhio e croce l'orologio segnava circa le otto, eppure nessuno dei due aveva la minima voglia di alzarsi.
Gli occhi di Niccolò però iniziarono pian piano ad aprirsi sentendo le notifiche del suo cellulare.
Stropicciò gli occhi e sbadigliò, per poi portare lo sguardo di fronte a lui.
Emma dormiva col lenzuolo fin sopra la schiena lasciandole scoperte solo le spalle, una mano e la testa erano poggiate sul cuscino, mentre invece aveva dei capelli che le ricadevano sul viso e un espressione del tutto serena in volto.
Il moro accennò un piccolo sorriso e le lasciò un leggero bacio sulle labbra, per poi voltarsi dal lato opposto e prendere il telefono dal comodino.
Lesse velocemente le ultime notifiche, alcune erano da parte dei suoi amici, ma poi schiuse le labbra leggendo la prima in bacheca.

"Emily:
Ciao nic, come stai?"

Non leggeva una notifica da parte sua da ormai moltissimo tempo.
Più o meno da quando se ne andò da casa sua chiudendo la porta con forza, o forse chiudendo più che altro la loro relazione.
Rimase per un po' a fissare quel messaggio con le labbra socchiuse e gli occhi sbarrati, poi si decise a rispondere.

"Ciao, sto bene, ma non capisco il perché tu me lo stia chiedendo" rispose semplicemente, per poi attendere una sua risposta.

La risposta non tardò ad arrivare, la ragazza era online già da pochi minuti.

"Non credo sia giusto parlartene così, vorrei vederti e anche a breve.
Ti aspetto tra una mezz'oretta al nostro solito bar, spero di vederti"

Cos'avrebbe dovuto fare?
Non aveva mai parlato ad Emma della sua ex, lo riteneva ormai un capitolo chiuso e non aveva chissà quante motivazioni per farlo, dato che non entravano mai in argomento.
Nonostante quel particolare però, se fosse stato davvero così urgente, di certo non avrebbe potuto ignorarla come se nulla fosse.
Lasciò un ultimo sguardo alla sua ragazza di fianco a lui, poi si decise ad alzarsi.
Non recuperò neanche i vestiti dal pavimento, raggiunse direttamente il bagno e aprì il getto dell'acqua, aveva bisogno di schiarirsi le idee e di riflettere su ciò che stava per fare.

[...]

Niccolò era appena arrivato all'esterno di quel piccolo bar, non ci entrava da mesi ormai.
Si fece un po' di forza ed entrò, ritrovandosi a pochi metri da lui la sua ex ragazza.
Sperava di non vedere più quella chioma di capelli biondi e quegli occhi azzurri, quegli occhi che gli avevano fatto così maledettamente male.
Emily gli sorrise e gli fece segno di raggiungerla al tavolo dov'era seduta, così lui anche se ancora indeciso lo fece.

«ehi, ciao» lo salutò la ragazza appena il moro prese posto di fronte a lei.

Anche nel salutarlo i suoi modi maledettamente freddi non mancavano mai.
Spesso e volentieri il romantico della coppia era proprio Niccolò, era sempre lui a cercare un bacio, un contatto, o almeno un briciolo di attenzioni.
La loro relazione finì infatti dopo il suo tour degli stadi, la ragazza sosteneva infatti di non ricevere troppe attenzioni, e quindi di non poter continuare in quella maniera.

«ciao..» fu l'unica parola che riuscì a pronunciare Niccolò da quando prese posto di fronte a lei.

«ti vedo bene»

«si, sto perfettamente in effetti»

«ho notato..»

Sapeva perfettamente dove voleva andare a parare, e infatti la frase successiva confermò tutti i suoi dubbi.

«ti sei fidanzato»

«e allora?»

«nulla, speravo di non essere così poco importante da essere dimenticata così in fretta» disse la bionda poggiando i gomiti sul tavolo.

«evidentemente non te la meritavi così tanta importanza, cosa ti interessa se sono fidanzato o meno?»

«come può non interessarmi?»

«non dovrebbe.
Tu per me puoi anche baciarti il primo tipo che ti passa davanti, non mi fa né caldo né freddo»

«non dire cazzate nic, sai che ti conosco bene, so quando sopprimi i tuoi sentimenti»

Emily poggiò una mano sulla sua e cercò un contatto visivo, ma Niccolò sfilò gli occhiali dal colletto della maglietta e li mise, non aveva voglia di far trasparire qualsiasi emozione dai suoi occhi.
Intanto a casa di Niccolò, Emma aveva appena aperto pian piano gli occhi.
Si mise a sedere e corrucciò la fronte appena vide il posto di fianco al suo vuoto, le lenzuola erano abbastanza fredde, stava a significare che il suo ragazzo non si era alzato da poco.
Si diresse verso l'armadio e mise una sua felpa nera con la scritta rossa "ultimo", l'armadio ne era strapieno e ci stava comoda in quelle felpone.
Quando arrivò in cucina, si affrettò a leggere il piccolo biglietto che c'era attaccato al frigo.

"sono andato a casa di cocco, c'è un cornetto alla crema e uno vuoto sulla tavola
Ti amo
-Niccolò"

Emma sorrise ingenuamente e si mordicchiò il labbro, per poi aprire la bustina bianca sulla tavola.
Occupò il tempo mangiando uno dei cornetti e smanettando sul cellulare, finché non le arrivò una videochiamata da suo fratello.

«ciao belli» disse vedendo che di fianco a lui c'era anche aurora.

«ciao nana, sei in tenuta fangirl del tuo ragazzo?» la salutò suo fratello ridacchiando.

Lei alzò gli occhi al cielo e scosse la testa, era però felice nel vedere finalmente che le cose andavano tra i due.

«senti ma questa sera te e Nicco avete da fare?»

«credo di no, perché?»

«magari venite a casa mia no? Stiamo tutti e quattro»

Emma confermò all'invito e continuò a parlare diversi minuti don aurora e suo fratello, per poi attaccare.
Pochi secondi dopo sentì la porta principale aprirsi, mostrando il suo ragazzo con un espressione confusa in volto.

«ehi, buongiorno eh» gli disse avvicinandosi e portando le braccia attorno al suo collo.

Si alzò sulle punte e gli stampò un bacio sulle lebbra, ma Niccolò la trattenne per approfondirlo.
Aveva tutte le idee sottosopra e tutto ciò che gli serviva per fare chiarezza era lei.

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