[FACCIA A FACCIA CON LA MORTE]
Jerome si avvicinò a lui, lo strinse forte a sé e gli puntò un coltello alla gola, procurandogli un taglio. C'era una telecamera che riprendeva tutta la scena, e intanto stava trasmettendo in tutte le TV di Gotham. Ad un certo punto il rosso prese il cellulare e digitò un numero. <<Ciao Jimbo se vuoi rivedere tua figlia, devi portarmi centosette milioni di dollari, un elicottero, la roba che ho fatto lucidare da un tizio giapponese e... un pony!>>. <<Non le farai del male>> gli rispose mio padre <<Hai ragione, allora... ucciderò Bruce Waine!>> disse infine Jerome scoppiando in una grande risata. <<Allora Brucy, vuoi dire qualcosa prima di vedere il buio total->> sentì il pubblico urlare, mi girai verso il mio rosso e vidi che Theo Galavan lo aveva appena ucciso, conficcandogli un coltello nel lato sinistro del collo. Davanti a me giaceva il corpo del vicesindaco, così tolsi il coltello conficcatogli nello stomaco e accoltellai fino alla morte quel tizio con le orecchie a sventola. Dopo essermi sfogata su di lui, mi rialzai e mi buttai sul corpo senza vita di Jerome. Non riuscivo a smettere di piangere, ma appena sentì le sirene della polizia me ne andai, portandomi dietro il mio unico e vero amore che ormai per colpa di Theo, era faccia a faccia con la morte. Nel frattempo gran parte dei cittadini si rivoltarono contro la legge, formando una protesta che aveva come simbolo due occhi con un grande sorriso rosso.
Il capo di questa banda diceva che poteva riportare in vita Jerome, così gli portai il corpo senza vita. Dopo alcuni tentativi ma non era ancora tornato in vita. Decisi di andare su un edificio dove al suo interno vi erano delle grandi container d'acido. Mi sedetti sulla sponda, dove si potevano vedere dall'alto le vasche e decisi di buttarmi.
Nel frattempo il tizio che voleva far resuscitare Jerome con la corrente elettrica, aveva tagliato e strappato via la faccia al mio rosso, senza sapere che in realtà fosse vivo. Io non sapevo nulla, non volevo sapere nulla. Ero intenta al suicidio. Quando Jerome si svegliò e vide che io non c'ero, decise di chiamarmi sul cellulare. <<Pronto?>> dissi con un filo di voce, <<Dove sei?!>> mi chiese una voce. <<Sono sopra delle vasche d'acido, addio>> riattaccai. Non avevo capito in realtà che colui che mi aveva chiamato era Jerome. Mi alzai, guardai in basso e pregai per lui. Ero sul punto di buttarmi, quando da dietro di me sentì una voce conosciuta, era il mio rosso! Mi voltai, ma appena lo feci la struttura crollò ed io precipitai in una delle vasche. <<Oddio!>> urlò Jerome, che si gettò a sua volta nel tentativo di salvarmi.
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Jerome Valeska -vita da criminale-
FanfictionRiuscirà il temuto Jerome Valeska a tener testa a Caty Gordon, la ragazza che lo fa impazzire? COMPLETATA 1/10 in Valeska❤ 1/17 in Jerome❤ ⚠️ATTENZIONE⚠️ L'opera è frutto della fantasia dell'autrice ed è coperta da copyright. Tutto ciò che c'è all'...