Jerome Valeska -vita da criminale-

CAPITOLO 24

[L'INIZIO DELLA FINE]

Ero disperata, ma Jim Gordon non esitò a prendermi per il braccio e ad ammanettarmi. Proprio in quel momento la porta alle nostre spalle si aprì e dietro ad essa apparve una figura. Non riuscivo a vedere di chi si trattasse, forse per tutti gli sforzi che avevo fatto fino ad allora; ma notai comunque che fosse una persona con indosso una giacca viola e un cappello che gli copriva la faccia. Improvvisamente l'uomo tirò fuori qualcosa dalla tasca e in meno di un secondo io e mio padre cademmo a terra, incoscienti.

Quando aprii gli occhi vidi che ero legata alla sedia, dove Jerome aveva precedentemente torturato me e Jeremiah, ma il luogo era diverso, eravamo circondati da uomini con in mano delle mitragliatrici ed il posto era più freddo e tetro. Poco dopo la figura che mi aveva legata alla sedia si avvicinò a me e mi sussurrò all'orecchio <<Cara Zelma, sono felice di rivederti... mi dispiace che mio fratello ti abbia piantato quel coltello nella gamba, ma ora è tutto finito!>>. Dalla frase dedussi che l'uomo che mi aveva salvata e poi legata ad una sedia, non poteva essere nessun altro a parte Jeremiah!

Da una parte ero sollevata, perché sapevo chi avevo davanti, ma dall'altra era diverso e non sapevo se mi avrebbe fatto del male. <Grazie per avermi salvata>> gli dissi sorridendo <<Di nulla, d'altronde noi ci amiamo, no piccola mia?>> mi rispose. Proprio in quel momento mi scese una lacrima lungo la guancia, <<Che ti succede tesoro?>> mi chiese guardandomi perplesso, <<Niente è solo che Jerome mi chiamava "piccola" ed ora lui non c'è più, e al solo pensiero mi viene voglia di morire e..>> cominciai a piangere, fin quando Valeska mi interruppe. <<Posso capire che ti manca e che vi eravate appena sposati, ma lui ha lasciato a me le redini e di conseguenza mi devo prendere cura io di te. Non so se te ne eri accorta ma sin dalla prima volta che ti ho vista mi sono subito sentito attratto da te... io ti amo Zelma!>>