CAPITOLO 18

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[RISVEGLIO]

D'improvviso aprì gli occhi e vidi Jerome, mio padre, Selina, mia madre e il dottore che mi aveva operato; che mi guardavano come se fossi un fantasma. Ad un certo punto il mio rosso si gettò su di me <<Non rifarlo mai più, ti prego! Io ti amo più di quanto ami me stesso.. e devo ammettere che sono molto narcisista>> mi disse sorridendo, per poi darmi un bacio in fronte. <<Come ti senti?>> mi chiese poi il dottore, misurandomi il battito cardiaco, <<Bene, credo... ma perché mi guardate tutti con queste facce?>> domandai toccandomi la testa dolorante. <<Tu eri morta..>> mi disse mio padre <<..ma ora, non si sa come, sei tornata in vita!>> concluse abbracciandomi.

<<Che ti è successo al viso?>> chiesi a Jerome accarezzandolo delicatamente <<Mi hanno riattaccato la faccia con dei punti, ma lo hanno fatto senza mettermi l'anestetico! Credo che sia stata come una specie di vendetta personale..>> <<E credi bene!>> gli rispose mio padre con tono arrogante.

Passarono due settimane ed ero ancora in ospedale. Jerome passava giorno e notte accanto a me e così faceva mio padre, o almeno ci provava. Il dottore mi diceva che mi avrebbe dimessa molto presto; e una volta uscita, avrebbero messo me e Jerome all'Arkham Asylum. L'idea non mi piaceva molto, ma almeno ero guarita e potevo passare il resto della mia vita con lui. Almeno così credevo...

Jerome Valeska -vita da criminale-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora