CAPITOLO 9

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[IL RAPIMENTO]

Stavamo dormendo quando un rumore assordante ci fece saltare per aria.

<<Ciao tesorino! Sono tornato per te!>> era Jerome che con un sorrisetto sadico mi fissava con uno sguardo orgoglioso. <<Ti prego lasciami stare, lo so che non ho mantenuta la promessa, ma...>> <<tranquilla...>> mi interruppe <<Io non ricordo nessuna promessa e comunque è acqua passata>> mi disse strizzando l'occhio. <<Ma lui chi è!?>> disse con tono prepotente indicando Tom con il dito, <<E' il mio r-rag->> <<Sono il suo ragazzo!>> intervenne Tom infuriato. <<Ti ricordi cosa ti avevo detto tesorino riguardo i fidanzati?>> mi disse Jerome trasformando il solito sorriso in un'espressione arrabbiata, <<Ti prego non fargli nulla, se vuoi uccidi me, ma lascia stare lui, ti prego!>> dissi piangendo. <<Wow, ti sei trovata proprio un bel cavaliere! Quale ragazzo permetterebbe alla propria donna di sacrificarsi per lui? Comunque tu non ti meriti questo tizio, tu ti meriti di più, tu ti meriti me!>> disse il rosso mettendosi una mano sul petto come segno di superiorità. <<Perché vuoi uccidermi?>> gli chiesi con lo sguardo pieno di lacrime, <<Primo, non ti voglio uccidere, almeno per ora, secondo, ti sto salvando, ti sto dando quello che hai sempre desiderato, quindi...>> mi rispose e ancor prima che potessi dire qualcosa, prese un'oggetto, non ricordo bene cosa, mi colpì in testa e svenni.

Mi risvegliai dopo circa un'ora e mezza ed ero stata legata alla zampa di un mobile di una camera buia. Mi ero appena svegliata, non sapevo dove mi trovavo, quando sentì la porta spalancarsi e vidi la luce che si accendeva. Ero un po' intontita, ma riuscivo a riconoscere chi avevo davanti. Era Jerome. Indossava una maglia bianca simile ad una camicia di forza e dei pantaloni bianchi, aveva i capelli tirati all'indietro e un sorriso 32 denti. <<Buongiorno tesorino!!! Come è andata la notte piccolina?>> mi chiese avvicinandosi sempre più a me. <<Ma... considerando che mi hai colpita in testa, sono svenuta, mi hai rapita per poi legarmi ad un mobile, bè è andata abbastanza bene>> risposi in tono sarcastico. <<Senti... ma perché mi hai rapita? non ti ho fatto nulla!>> gli chiesi <<Appunto non hai fatto nulla, non mi hai più cercato, non mi sei venuta a trovare e non mi hai più coccolato... io invece ti pensavo ogni giorno, mi chiedevo se un giorno ti avrei rivista e... eccoti qua!>> mi rispose mentre simulava un volto triste.

<<Ma non preoccuparti, io ti perdono, perché so' che mi ami, perciò nessun rancore, ok tesorino?>> mi disse mentre mi baciava il collo "ok" risposi sottovoce, ma fummo interrotti dall'entrata di Barbara nella stanza. <<Ciao Zelma, scusate l'interruzione ma dobbiamo fare quella cosa in quel posto..>> disse mia madre a Jerome.

<<Ci sarà da divertirsi!>> gridò.

Jerome Valeska -vita da criminale-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora