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Lo scrosciare dell'acqua era terminato qualche minuto prima, lasciando spazio ai grilli che cantavano fuori dalla finestra, creando una atmosfera tipica di inizio estate.
La veneziana era appena aperta, facendo trasparire giusto qualche filo di luce attraverso di essa, andando ad illuminare di pochissimo la camera da letto di Taehyung.

Nessuno, oltre a Seokjin, aveva più messo piede in casa sua, dopo la sua rottura con Yoongi. Se prima il suo appartamento era sempre in qualche modo pieno, con voci o musica proveniente da qualche sintetizzatore o speaker Bluetooth, quando la sua relazione era terminata la sua casa era terribilmente vuota. Il suo letto a due piazze veniva costantemente riempito di cuscini o lenzuola più grandi del dovuto, in modo tale da creare una illusione che per il ragazzo dai capelli viola era diventata la normalità.

Quando si ritrovava durante un brutto sogno ad abbracciare il cuscino accanto a lui, Taehyung faceva finta che quello fosse Yoongi, vi affondava il naso dentro e cercava in tutti i modi di soffocare le lacrime, nonostante sapesse bene che in casa non ci fosse nessuno oltre a lui.
Eppure aveva fatto entrare un altra persona oltre al suo primo amore.
E lo aveva pregato lui, non si era fatto mica condizionare; forse complice era l'alcol, ad aver fatto uscire di bocca le parole al maggiore.

Jungkook aveva cortesemente chiesto di usare il bagno per farsi una doccia, visto che era stato fuori tutta la giornata impegnato in vari appuntamenti. Ovviamente il padrone di casa gli aveva volentieri dato degli asciugamani puliti, assieme ad un pigiama che teneva stipato in un cassetto del suo armadio, in caso il suo ex fosse tornato da lui.
Poi si era spogliato alla rinfusa, Taehyung, gettandosi sul letto nel suo pigiama pulito, a guardare il soffitto.

Il ragazzo dai capelli neri, dopo aver spento la luce nel bagno e successivamente chiuso la porta, si era diretto verso il letto su cui era steso a gambe spalancate Taehyung.
Il neolaureato aveva ancora le guance arrossate dall'alcol, i capelli appena scompigliati in una adorabile forma e un tenero broncio in viso. Nonostante la camera fosse buia, Jungkook poteva distinguere benissimo i suoi lineamenti, come se lo conoscesse da anni.

«A cosa pensi?» chiese il corvino, affiancando il proprietario di casa, stendendosi accanto a lui e voltando appena il capo per guardarlo.
«A nulla.» il tono di Taehyung era piatto, così come le sue parole.
«Non sei felice della laurea? Felice dei tuoi amici, mi paiono delle ottime persone...» ribatté allora il minore «Adesso hai davanti la strada del futuro spianata.»

«Ovviamente ne sono felice, l'università non è propriamente un bel posto.» sospirò il viola, portando l'avambraccio dietro la sua testa e poggiandovici sopra. «Non lo so, Jungkook... È come se ci fosse sempre qualcosa che mi manca. Non hai mai questa sensazione?»
«Hmmm... A dir la verità, quasi sempre.» confessò l'host, a voce bassa «Eppure sta tutto nel saper capire le tue priorità e far di tutto per togliersela di dosso, cercando quello che ti manca.»

«E se io non sapessi cosa mi manca?»
Jungkook rise flebilmente, scuotendo appena la testa «Questa è una bugia. Tutti sappiamo cosa ci manca in fondo, ma spesso non vogliamo accettarlo.»
Quelle parole andarono subito a zittire Taehyung, che rimase con la bocca serrata in una smorfia infastidita. Quel maledetto sapeva sempre dove colpire.
I due rimasero in silenzio per un bel po' a fissare il soffitto, con in sottofondo solo i loro respiri ritmati.

«Tae...»
«Mh?»
«So di Yoongi.» esalò infine Jungkook, e il più grande girò la testa in modo tale da guardare in faccia il suo interlocutore, incontrando i suoi occhi scuri.
«Taehyung, non sono nessuno per dirti cosa devi fare, ma mantenere una relazione del genere, ti distruggerà. Yoongi non potrà mai renderti felice e questa cosa mi spezza il cuore.»
Le iridi di Taehyung pizzicavano e scintillavano nel buio, la sua gola si era fatta secca, allo stesso modo delle sue labbra, ora strette fra i denti.

Fu quasi d'istinto che il viola diede le spalle all'altro, voltandosi sul fianco opposto. Faceva sempre così, di fronte ad una verità scomoda: si voltava e faceva finta di nulla, nonostante poi si ritrovasse ad affrontarla nuovamente.
Finché poteva evitare di parlarne, della sua faccenda con Yoongi, lo avrebbe fatto.
Chiuse gli occhi, mormorando «Allora chi può rendermi felice?»

«Questo devi deciderlo tu.» rispose Jungkook, arrancando per il braccio di Taehyung e tirandolo verso di sé, con grande sorpresa del viola. Se lo accoccolò poi al petto, portando il lenzuolo leggero a coprire entrambi in maniera grossolana, mentre con una mano gli accarezzava la testa.

Choose your oppa | Taekook / Kooktae [BTS fanfic] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora