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Sorpresa!!

«Lascia che io ti spogli» mormorò Jungkook, incrociando le iridi di Taehyung scintillanti nel buio; avvertiva il respiro affannato del più grande, la pelle che rabbrividiva, nella penombra di quella stanza.
Le dita lunghe del corvino si posarono sul primo bottone, che venne allentanto l'attimo dopo, e gli occhi del viola vacillarono ma non lo fermarono.
Così accadde anche per gli altri bottoni, fino all'ultimo: erano gesti fatti con calma straziante, eppure terribilmente sensuale. Quando la camicia fu aperta del tutto, e il petto di Taehyung in vista, Jungkook passò distrattamente una mano su di esso, accarezzandolo, prima di far scivolare la stoffa leggera dalle spalle del ragazzo.

Taehyung sentiva i brividi formarglisi dietro la schiena, lungo la spina dorsale e formicolargli fin sotto le piante dei piedi.
Taehyung ansimò imbarazzato quando le mani di Jungkook scesero sui suoi Bermuda elastici, saggiandone il tessuto di spandex che fasciava in modo divino le sue forme. Il corvino non volle perdersi nemmeno un dettaglio dell'espressione del viola: gli occhi socchiusi e rilassati, le labbra sottili e appena dischiuse, gli arti morbidi lungo il corpo, in estasi grazie a quel tocco delicato ed erotico, in un certo senso.

Era vero, Jungkook lo stava spogliando: aveva infilato le mani nei suoi Bermuda, tirandoli giù lentamente, abbassandosi con essi. Taehyung stava venendo spogliato da uno che conosceva a malapena, eppure non provava alcuna vergogna, fino al punto tale da doversi scostare.
Il corvino lasciò che il suo hyung alzasse prima una gamba e poi l'altra, scostando via gli indumenti di troppo e nel frattempo saggiò le sue gambe forti e lisce, morbide quasi come quelle di una donna.
A causa del buio, i sensi di entrambi erano amplificati alla massima potenza: Taehyung avvertiva ogni tocco dell'altro e Jungkook quasi poteva udire il suo battito accelerato.

Tornò poi allo stesso livello dell'altro, e si guardarono negli occhi finalmente senza alcun velo di finzione.
Accarezzò la pelle nuda delle spalle di Taehyung, lasciando che l'altro si rilassasse sotto le sue mani: scese poi a toccare il petto, il ventre e si posarono sui fianchi del viola, che sobbalzò appena.
Il corvino si umettò le labbra, prima di infilare due dita nell'elastico dei boxer di Taehyung, a volerglieli abbassare.

Il più grande allora si ritrasse appena, facendo uscire di conseguenza le mani dell'host dal suo intimo.
«N-no... È... Un po'-» balbettò Taehyung, aspettandosi una reazione irritata da parte dell'host.
Jungkook gli sorrise timidamente, rassicurandolo «Ho capito. Non preoccuparti.» con voce dolce, andandogli a scostare una ciocca mossa dietro l'orecchio.
«Entriamo?» gli porse la mano, che Taehyung accettò con le gote ancora un po' rossicce per l'imbarazzo di prima. Entrarono prima coi piedi, in un'acqua piena di bollicine e dalla temperatura calda ed accogliente.
Subito, quando furono entrambi immersi fino al petto, sentirono i loro muscoli rilassarsi.

Si bagnarono l'uno accanto all'altro, di fronte a loro la vista della città notturna e rilassata, di sottofondo la musica appena udibile. Le loro spalle si toccavano e i respiri erano inconsciamente sincronizzati. Rimasero così, senza dire una parola, a bearsi del tepore dell'acqua e di quel silenzio che sembrava parlare per loro.

Taehyung non si spiegava nulla di quello che era successo quel giorno: la mattina il bacio e le sensazioni mai provate prima, quello con Yoongi che a confronto era sembrato avere meno valore, e la sua ossessione per il menta, fino a perdere la propria dignità.
Si chiese quale fosse il reale confine fra quello che Jungkook era tenuto a fare come host e quello che davvero voleva fare di sua spontanea volontà. Lo aveva baciato, si era offerto di aiutarlo a riconquistare Yoongi e poi lo aveva pregato di spogliarlo. Non ci capiva più nulla, in tutti quei giochi di falsi nomi e false relazioni. Si domandò ancora una volta se fosse la scelta giusta da fare, quella di assecondarlo, oppure avrebbe solo dovuto lasciare perdere Jungkook e tornare da Yoongi, coltivando un amore clandestino.

Quasi come se gli avesse letto nella mente, Jungkook si avvicinò a lui, troppo perso nei suoi pensieri per accorgersene, fino a baciargli il lembo di pelle appena sotto l'orecchio, quella porzione che non ospitava il succhiotto di quel Yoongi.
Leccò lentamente la pelle morbida e profumata di Taehyung, prima con la punta della lingua, poi passandovici sopra le labbra, creando nel viola delle scosse di piacere. Succhiò con avidità la sua pelle, mordicchiandola di tanto in tanto per creare nel maggiore un turbinio di sensazioni che si andassero a mischiare fra loro.
«J-Jungkook... Cosa fai?» sussurrò lo hyung sentendo la lingua umidiccia dell'host andargli a stuzzicare il lobo dell'orecchio.
«Non c'è nessuno qui... Perché lo fai?» continuò, visto che l'altro non sembrava intenzionato a rispondergli.

«Perché voglio farlo...» ribatté a pochissimi millimetri dall'orecchio dell'altro, lasciando che il suo fiato si andasse a infrangere contro di esso. Taehyung si aggrappò al bordo della Jacuzzi, sentendosi terribilmente eccitato tanto da non riuscire più a reggere la tensione creatasi fra i loro corpi.
Il viola andò a girare la testa, portando le mani sulle guance di Jungkook, avvicinandolo piano a lui, per poi scoppiare in un lungo e lento, erotico bacio.

Choose your oppa | Taekook / Kooktae [BTS fanfic] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora