Choose your oppa | Taekook / Kooktae [BTS fanfic]

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Jungkook rimase bloccato per qualche secondo, non aspettandosi minimamente una presa di iniziativa così da parte dello hyung.
Taehyung lo aveva baciato di punto in bianco, avvicinandolo a sé per le guance e iniziando da subito il contatto bagnato ed eccitante.
Passato lo choc iniziale, il corvino prese l'iniziativa spostandolo contro il bordo della Jacuzzi, sul lato della stanza, dove l'acqua era appena più alta.

Fece adagiare la schiena di Taehyung al bordo della vasca, mentre piegava la testa di lato per approfondire il contatto. Intrecciarono le loro lingue gemendo appena, lasciando che le loro mani vagassero sui corpi l'uno dell'altro.
Il viola annodò I polsi dietro la nuca del corvino, i cui capelli mossi gli ricadevano sulle tempie appena imperlate di sudore.
Jungkook invece andò a stringere possessivo i fianchi di Taehyung, tenendolo fermo contro la parete fredda e sentendosi decisamente più potente rispetto all'altro ragazzo, che invece era succube delle sue attenzioni.

Il corvino morse le labbra del più grande, provocando una scarica di eccitazione in tutto il suo corpo e ansimò in risposta.
Taehyung prese nuovamente l'iniziativa, posando una mano sul petto muscoloso dell'host, ribaltando le posizioni in un secondo. Jungkook si trovò con la schiena dove era appoggiato il viola prima, con lo stesso a cavalcioni sulle sue gambe.
Non perse occasione per palpare in modo sensuale le natiche morbide dello hyung, che si spinse più in avanti e poté notare come i loro membri fossero decisamente eccitati.

«Sei così bello...» la voce di Jungkook non era più quella dolce di qualche minuto prima, bensí era arrochita dal piacere e dalla libido che stava scuotendo il suo corpo.
Le labbra di Taehyung si incresparono in un sorriso amaro «Chissà a quanti altri clienti lo hai detto.»
«A nessuno» Jungkook accarezzò piano la schiena nuda del viola «Tu sei il primo.» continuò poi guardandolo negli occhi.
«Chissà quanti clienti erano i primi» lo punzecchiò Taehyung, capendo bene che il ragazzo fosse sincero nei suoi discorsi.

Jungkook allora, leggermente irritato da quel suo insinuare, lo riprese per i fianchi, facendo scontrare i loro bacini di proposito, stavolta; mosse il basso ventre di Taehyung sulla sua eccitazione, strusciandolo avanti e indietro, con grande sorpresa del viola che fu costretto a boccheggiare in cerca di aria e ad aggrapparsi alle spalle larghe del corvino.
«Questo effetto me lo fai solo tu tigrotto.» ringhiò in modo animalesco, e Taehyung si sentí sul punto di venire solo per il tono di voce aggressivo che aveva usato e il suo soprannome preferito, che preso dal momento non associò neanche a Yoongi.

«Sei così bello che mi sborrerei le mutande per te.» gli sussurrò all'orecchio, mordendone il lobo poco dopo. Taehyung si sentí imbarazzato per quelle parole così sporche eppure così eccitanti: Yoongi le usava molto raramente, nonostante sapesse della sua perversione per le parole forti sotto le coperte.
Jungkook, senza neanche saperlo, aveva centrato appieno il bersaglio.
Si morse il labbro inferiore, Taehyung, ormai non potendo più ignorare la sua eccitazione e quella dell'altro, pulsante sotto di sé; si prese un minuto per guardare quanto bello fosse Jungkook bagnato, con le labbra arrossate e il corpo nudo, e si disse che avrebbe potuto anche ben mettere da parte le sue fisse mentali per una volta e lasciarsi andare col momento.

«Perché sporcare le mutande?» rispose a voce bassa, scendendo dal suo grembo e posando le ginocchia sul fondo della vasca, tastando con le mani i pettorali, gli addominali e infine la cintura di adone del ragazzo dai capelli neri. Poi, imitò il gesto che aveva compiuto Jungkook qualche minuto prima, ricevendo una risposta negativa da parte sua: alla ciò le dita al tessuto bagnato dei boxer e li tirò giù, notando nonostante fosse immerso in acqua, quanto il suo sesso fosse grosso.
Gettò via l'intimo del ragazzo sul bordo della vasca, andando a fare leva sulle sue ginocchia per togliere anche il suo.
Jungkook osservava ogni suo movimento goffo e impacciato, e aveva ben capito come per lui quello dovesse comportare uno sforzo enorme.

Allora, lo avvicinò nuovamente a lui, dai fianchi, facendoselo sedere sulle cosce una seconda volta, mentre le loro erezioni svettavano appena fuori dall'acqua.
«Voglio il tuo permesso, Tae.» soffiò Jungkook, accarezzando il volto del viola con le mani bagnate, che si strusciò appena con il naso contro di essa, un sorriso leggero dipinto sulle sue labbra.
«Sborra su di me...» si avvicinò al suo collo, lasciando un piccolo bacio a metà fra la mandibola e l'orecchio per poi continuare a parlare con tono suadente

«Oppa.»

Jungkook non ci vide più : prese in mano i loro sessi duri e arrossati, muovendo l'acqua fuori dal bordo della vasca ma non gli importava; ne toccò piano la punta ipersensibile a causa del calore dell'acqua, poi tastò le vene sporgenti di ogni membro, per passare infine a masturbarli allo stesso momento, la sua mano era tanto grande da poter ospitare entrambe le eccitazioni.
Si riempirono le orecchie l'uno dei gemiti dell'altro, quelli di Taehyung bassi e rochi in contrasto a quelli più alti di Jungkook.

Presto arrivò anche la mano di Taehyung ad accompagnare la gemella del ragazzo, e si mossero in sincrono sulle loro erezioni, guardandosi negli occhi come due innamorati che si scoprono per la prima volta.
Instintivamente Jungkook mosse il bacino verso l'alto, finendo completamente nella mano dell'altro: Taehyung impugnò deciso il membro del corvino, andando a massaggiare anche i testicoli con l'altra mano, sentendolo ormai tanto vicino al culmine.
Dall'altra parte, Jungkook creava dei cerchi piccoli e veloci sul glande del viola, che ansimava in cerca di aria.

Il primo a venire fu Taehyung, che si riversò quasi completamente nell'acqua, e a seguire Jungkook, il cui sperma schizzò persino sul petto dello hyung.
I due ragazzi si accasciarono l'uno sull'altro, coi petti che si abbassavano e rialzavano seguendo i loro respiri irregolari.
Si a cambiarono poi una occhiata complice, seguita da un bacio a fior di labbra, poi qualcuno rovinò la magia del momento.