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Jungkook guardò quelli che, davanti a sé, riconobbe come la coppia di neosposi, Jimin che lo aveva squadrato da capo a piedi e Yoongi dietro di lui, con gli occhi spalancati.
«Beh buongiorno a te!» aveva esclamato Jimin, al notare il ragazzo senza veli, tracciandone con lo sguardo il corpo muscoloso e ben proporzionato.
«Siamo venuti a portare dei regali, spero non vi dispiaccia!» sorrise allora Jimin, mostrandogli la scatola enorme che aveva fra le braccia Yoongi, che in un primo momento non aveva avuto modo di vedere.
«Prego, entrate pure, ci siamo appena svegliati.» Jungkook ricambiò il sorriso, non sapendo che Taehyung nella stanza era letteralmente pietrificato alla consapevolezza che Yoongi lo avrebbe visto stare nella stessa stanza con un uomo seminudo.
Anche se in realtà - o in finzione - JK era il suo fidanzato, la cosa lo metteva tremendamente a disagio.

«Vi svegliate così tardi?»
Jimin si fece spazio con passo sicuro nella suite, arrivando davanti al letto matrimoniale disfatto. Un ghigno soddisfatto si dipinse poi sulle sue labbra, notando le coperte in subbuglio e i vestiti per terra.
«Beh almeno vi siete divertiti ieri sera.» ammiccò poi in direzione di Taehyung, che aveva la camicia sbottonata e i capelli ancora in subbuglio.

Yoongi, dietro di lui, invece aveva appena sbuffato e Jungkook accorse per aiutarlo con la scatola.
«Puoi dare a me, non devi sforz-»
«Ho due braccia anche io.» rispose con tono acido il menta, e Taehyung ricordò benissimo l'inflessione della sua voce. Yoongi era infastidito, eppure non capiva quale fosse la causa: forse suo marito che lo aveva costretto a fare il giro delle camere degli ospiti, o il fatto di dover portare quella scatola così pesante.

Lo sposo la posò sul letto e Jimin andò ad aprirla con occhi luccicanti, come se quello fosse stato il suo tesoro più prezioso.
«Questo è il nostro regalo per voi, ci sono prodotti di prima qualità direttamente dalla mia linea di Skincare che uscirà questo autunno, quindi siete i primissimi a provarla, e lì, a completare la confezione, un vinile del primo album di Yoongi da solista prodotto dalla mia casa Discografica, anch'esso in anteprima!» batté le mani, facendo tintinnare i suoi innumerevoli bracciali ed anelli che gli adoravano le braccia e le mani, sicuramente d'oro zecchino.

Taehyung assistette a quella scena con lo stesso nodo allo stomaco della sera prima, se non più grande. Non solo era triste per Yoongi, ma odiava anche Jimin! Tutto quel suo ostentare i possedimenti e la ricchezza di cui beneficiava, la trovava una cosa da egoisti e narcisistica allo stato puro!
Eppure mise su un sorriso finto, andando a guardare il suo ex con un sorriso rettangolare, come quelli che era solito riservargli.
«Ma è meraviglioso! Yoongi finalmente il tuo sogno si avvera! Congratulazioni, non vedo l'ora di sentirlo!»
«Congratulazioni ad entrambi, apprezziamo davvero tanto questo regalo!» aggiunse Jungkook, che aveva notato dell'astio verso Jimin da parte del suo cliente dal primo momento; così, lentamente, il corvino si era avvicinato a Taehyung, gli aveva cinto i fianchi da dietro e glieli aveva sfiorati appena con le falangi, causando nel viola una scossa di brividi inaspettata.

«Beh si è tutto merito di Jimin, senza la sua casa discografica non sarebbe stato possibile.» la voce graffiata di Yoongi arrivò coincisa e robotica. Senza alcuna emozione particolare.
Taehyung digrignò i denti "Che bastardo, arrampicatore sociale che non sei altro." furono gli unici pensieri che si materializzarono cristallini nella mente del viola.
Jungkook strinse appena la presa sui fianchi di Taehyung e l'altro capí subito il segnale, quello di star calmo e dar tregua al fiume di parole che sarebbe potuto scorrere di lì a poco.

«Ma dai non è vero amore!» rise appena Jimin, prendendo per mano suo marito «Comunque per oggi pomeriggio abbiamo prenotato il lido sotto qui e abbiamo noleggiato venti motoscafi, quindi sentitevi liberi di usarli e rilassarvi!» spiegò poi, mentre Yoongi al suo fianco aveva gli occhi puntati sulle falangi di Jungkook.
«Ci divertiremo sicuro, vero tigrotto?» sorrise il corvino, e Taehyung girò la testa per incontrare i suoi occhi tondi e furbetti.
Arrossí inaspettatamente, forse a causa delle mani dell'altro sui suoi fianchi, forse a causa del contatto visivo o per il soprannome.
Jungkook lo stava facendo arrossire troppo spesso.
Annuí allora con vigore, posando una mano sul fianco dell'altro, facendola passare da dietro la sua schiena.
«Vi siamo davvero grati per questo invito, dico sul serio.»

«Il piacere è tutto nostro ragazzi! Ora scusateci ma abbiamo altri ospiti a cui portare quella scatola e sarà meglio muoversi!» scattò Jimin «Dai, andiamo Yoongi!» ed era già fuori la porta, con il menta che lo aveva seguito in un batter d'occhio e aveva poi richiuso la porta dietro di sé, sbattendola appena.

«JK...» mormorò Taehyung, le gote rossicce e le labbra dischiuse.

Sto diventando troppo prevedibile, non va bene

Choose your oppa | Taekook / Kooktae [BTS fanfic] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora