Capitolo 4

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Sono passate due settimane dall'inizio del ritiro. Abbiamo già affrontato la prima partita, dove ci siamo portati a casa la Vittoria. Axel sfortunatamente si è infortuntato, e sono sicura che non si è trattato di un incidente.
Oggi è finalmente il giorno della partita, che è contro l' Australia. Sono abbastanza agitata, lo ammetto, ma non lo do a vedere.
Zhao Jinyun, il nostro allenatore, ha appena finito di annunciare la formazione.
Faccio un sorrisetto, notando di essere in campo: si entra in gioco
Per l'attacco oltre a me ci sono Hiroto ed Elliot, e questo mi preoccupa abbastanza, dato che potrebbero litigare da un momento all' altro.

Mi aggiusto la coda e scendo nel grande prato sintetico, raggiungendo i due grigi.
'Stai attenta principessa, potresti farti male'
Mi giro verso la voce, sapendo già a chi appartiene, e inarco le sopracciglia.
"Coglione" penso sbuffando, per ignorarlo, sperando che si tappi la bocca, per evitare che il mio pugno entri accidentalmente in contatto con la sua faccia.
Sorrido a quel pensiero, ma lo faccio subito scomparire, sistemandomi al mio posto.
L'arbitro fischia l'inizio e dopo pochissimo il capitano dell'Australia  si trova di fronte alla porta. Questo tira e Mark non riesce a fermarlo, portando i pazzi qui pre- i nostri avversari in vantaggio. No sul serio, sembrano posseduti.

Mi avvicino ai miei compagni, raggruppati vicino alla porta, e li ascolto parlare dell'altra  squadra.
'Davvero il nostro avversario è un demone' mi giro verso il proprietario della voce: un ragazzino dai capelli azzurrini, Valentin mi pare.
'Ah non mi importa davvero. Gli mostrerò la forza che supera un demone, e sto parlando di quella di un Dio' pronuncia il mio caro migliore  amico, si fa per  dire eh, con aria saccente.
'Tsk, come no' sbuffo.
Inizia una nuova azione che si conclude dopo neanche un minuto, con il secondo gol dei nostri avversari.
Fantastico direi.

Elliot e Hiroto iniziano a battibeccare e gli altri provano a fare varie supposizioni sulla tattica di gioco dei nostri avversari, ma l'arbitro ci riprende per continuare.
Sento il mio eleven band suonare e rimango un attimo stupita da ciò che leggo:
chiudete gli occhi ^³^
Mi giro verso la panchina  e noto una ragazza dai capelli rossi seduta elegantemente  di fianco all'allenatore.
E questa mo chi è?

Scrollo le spalle e mi giro verso Jude, che ha appena  parlato.
'Ma certo, è così che funziona! Ragazzi  statemi a sentire...' si ferma per richiamare la nostra attenzione.
'Prima che l'avversario esegua i suoi strani movimenti, chiudete gli occhi'
E finalmente inizio a capire: la loro è una sorta di tecnica ipnotica.
Che bastardata geniale.

Riniziamo e riusciamo a portarci anche noi di fronte alla porta, dove Mr. Moscone segna con un nuovo tiro, la "rovesciata del pinguino".
La nostra gioia  finisce dopo neanche cinque  minuti, con la terza rete a loro  favore.
Jude spiega che i giocatori australiani stanno  usando dei raggi laser, puntandoli verso i nostri occhi, in modo  tale da fermarci.
Che codardi.

Dopo un altra azione conclusa a vuoto  finisce il primo tempo e mi dirigo verso la panchina, per bere.
Con la coda dell'occhio vedo Jude parlare con Nathan, guardando di tanto in tanto Ichioshi.
Scollo le spalle non facendoci caso e mi avvicino all'allenatore, che se ne stava in disparte, forse aspettandosi proprio di vedermi arrivare.
'Voglio giocare sul serio. Non mi va di rimanere in campo a fare niente!' sbotto, non alzando troppo la voce per non farmi sentire dagli altri.
'Non è ancora il momento, e questo lo sai benissimo' mi risponde lui, con un tono tranquillo.
'Quindi devo aspettare in disparte mentre ci stanno massacrando?' ribatto, leggermente alterata.
'Esattamente'
Prendo un grande respiro, evitando  di insultarlo e mi allontano, posando  l'asciugamano, per poi riflettere sulle sue parole. So bene che ciò che dice è giusto, ma mi da fastidio vedere i miei compagni impegnarsi al massimo e dover star ferma.

Sbuffo, portandomi le mani tra i  capelli  per la tensione.
Il telecronista annuncia l'inizio del secondo  tempo e subito Hiroto e Elliot scattano in avanti, iniziando a fare passaggi violenti a Ichioshi, colpendolo.
No, non sono passaggi, lo stanno colpendo di proposito
Inizio a chiedermi il perchè di questo comportamento improvviso e mi giro verso il resto della  squadra, notando subito un sorrisetto compiaciuto  sul volto di Jude.
È idea sua, quindi?
Mi fermo e aspetto che il rasta, passi vicino a me, per poi correre al suo fianco.
'Jude, mi spieghi cosa sta succedendo?'
Lui non accenna a fermarsi, ma si gira verso di me
'Quel ragazzo sta facendo in modo che la nostra squadra perda, sono sicuro che lui sia complice pure dell'infortunio  di Axel'
Quasi mi fermo a quelle parole, completamente stupita, ma ciò non avviene e continuo a correre, tenendo il passo.
'Sei sicuro di quel che stai dicendo?' chiedo, provando a metabolizzare  la cosa.
Dal canto suo lui annuisce e io sposto lo sguardo sui due grigi, notando che ormai la palla si trova tra le mani del  portiere.

La partita riprende e ci ritroviamo presto a quattro a zero.
Devo fare qualcosa, e anche subito
Guardo il nostro allenatore, che però  scuote  la testa.
Sospiro e corro verso la palla, ai piedi del ricciolino.
Questo esegue la sua supertecnica, "The Explosion" e spalanco gli occhi: ci troviamo solo a centrocampo, che senso avrebbe tirare da qui? Lo osservo bene, e dopo circa tre secondi  realizzo:
Non è un tiro destinato alla porta, bensì  a-
Un urlo di  dolore interrompe i miei pensieri, e mi volto verso di esso, confermando la mia tesi
...Ichioshi.

Mi avvicino all'occhialuto, sconvolta
'Non ti sembra di esagerare  un po' troppo?' domando un po' timorosa, e lui in risposta mi ignora, continuando a correre.
L'azione continua e la ragazza della panchina, ho scoperto nella  pausa del primo tempo che si chiama Nelly, riesce a far capire qualcosa  a Mark, che improvvisamente ferma il tiro del capitano australiano , facendo sputare un terzo colosso.
Inizia così una grande rimonta: Elliot segna con il suo "pinguino perfetto", portandoci sul quattro a due. Dopo di lui Hiroto, con la sua "the explosion".
Infine, dopo un lungo battibecco, i due grigi formano una nuova tecnica combinata, i "pinguini divini e demoniaci". E pensare che non l'hanno neppure fatto apposta.

Guardo l' eleven band: due minuti alla fine.
Mi giro verso Zhao Jinyun, che finalmente annuisce, e io scatto verso il capitano australiano, in possesso della palla.
È il mio momento.
Entro in scivolata, rubandogli la sfera di cuoio e correndo verso la porta. Dribblo i due difensori e mi ritrovo ad in uno scontro a due con il portiere.

Prendo un gran respiro e vengo avvolta da una nube nera. Mi alzo la palla, circondata da un vortice dello stesso colore, per poi lanciarla in aria. La raggiungo e faccio una mezza rovesciata, per poi colpirla con molta forza
'CENERE NERA!' urlo, per poi riatterrare in piedi.
Un raggio scuro sfreccia in porta, dove il suo difensore  tenta di fermarla, senza aver successo.
Abbasso lo sguardo sul bracciale elettronico: 6 secondi alla fine.
E per l'appunto sento i tre fischi dell'arbitro, che segnano la fine della partita.
Ce l'ho fatta.
Mi asciugo la fronte e mi giro verso il resto del campo, incrociando lo sguardo mezzo stupito di Hiroto.
Ghigno e mi dirigo verso panchina per idratarmi, dove vengo subito accolta dai miei compagni gioiosi.

E questo non è ancora nulla

Angolo Autrice

WOOO AMICI SONO TORNATAAA

Quanti di voi picchierebbero Hiroto?

Questo capitolo è stato un parto, è  complicato scrivere una partita.
Ho mezzo rubato la tecnica usata da Thalia, "cenere nera", a Tezcat, ups (ho preso il nome e un po' di spunto nel esecuzione)
COOOOOMUNQUEEE
SPERO DAVVERO CHE QUESTO CAPITOLO  VI PIACCIA u.u

Quello che non ti aspetti - Kira HirotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora