Capitolo 29

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'Non vorrei dirtelo, ma dovrai interrompere qui questa relazione'

Con questa semplice frase ha sganciato una bomba, che al minimo tocco potrebbe esplodere.
'Spero che tu stia scherzando' mi alzo in piedi, per calmarmi almeno un po'.
'Mi dispiace, ma non è così. Papà non è felice di questa relazione, lo sai' si alza e fa un passo verso di me, ma io la blocco allungando la mano.
Stringo i pugni, assottigliando lo sguardo.
'A papà non è mai importato nulla di me! Ha sempre messo tutti gli altri prima di me, e adesso viene qui e mi dice che non  posso stare con una ragazza?' alzo la voce, guardandola in cagnesco.
'Hiroto devi calmarti...' prova a dire, ma la interrompo nuovamente.
'E non dirmi di calmarmi! Per una volta che sta iniziando ad andare tutto bene e mi sento felice deve rovinare tutto? Se lo può assolutamente scordare. Io non  ho intenzione  di perderla, dopo tutto quello che è successo' le urlo contro, nonostante

'Prova a ragionare, ti prego' poggia una mano sulla mia spalla, che tolgo con una scrollata di spalle.
'No, sei tu che devi ragionare. Prova a pensarci, non può togliere la felicità a me solo perchè ha perso la sua' esco dalla stanza, superando il corridoio e raggiungendo il campo che abbiamo nella struttura.
Stranamente lo trovo vuoto, quindi prendo la cesta dei palloni, iniziando a scaraventarli, ogni volta con più forza, in rete.
Faccio uscire un urlo di frustrazione, prima di torare in porta con la mia tecnica: 'The Explosion'
Cado sulle ginocchia, permettendo ad una lacrima di scivolare sulla mia guancia, seguita da altre.
La porta si apre, lo sento dal rumore  che fa, ma al momento non mi importa.

'Eccoti qua. Mark mi ha detto che ti ha visto entrare qui e ti ho raggiunto subit- ma stai piangendo?' la voce di Thalia giunge alle mie orecchie, e non ricevendo una risposta si inginocchia di fronte a me, prendendomi il volto tra le mani.
'Vuoi dirmi che succede?' sussurra, fissando i suoi occhi nei miei.
'Mio padre... non accetta quello che c'è tra me e te' la sua espressione muta per qualche istante, per poi tornare di nuovo serena.
'Risolveremo anche questo va bene? Lo faremo insieme' mi accarezza la guancia con il pollice, per poi lasciare un lieve bacio sulle mie labbra.
'Sono un casino, non faccio altro che complicare le cose' sospiro, continuando a guardarla.
'Non è colpa tua, okay? È tuo padre, non sei tu. Ma la vita è tua e tua sorella lo capirà, e poi lo farà ragionare' abbozza un sorriso, provando a rassicurami.
'Come fai a sapere che è stata proprio mia sorella a dirmelo?' domando, mentre lei mi asciuga le guance.
'Perché  per ciò che mi hai raccontato, i tuoi fratelli adottivi non l'avrebbero mai permesso, anzi, Isabelle avrebbe addirittura  lottato' ridacchia, contagiando anche me.

'Dai adesso andiamo a parlare con tua sorella, proveremo a farla ragionare' si alza, e quando sto per fare lo stesso  una voce mi blocca.
'Veniamo anche noi. Non abbiamo potuto evitare di sentire ciò che hai detto, siamo venuti qui per allenarci. Non permetteremo a nessuno di intromettersi tra di voi' è Aiden, insieme ad Elliot.
'E non replicate, ormai abbiamo deciso e non cambierete la nostra idea' aggiunge l'altro, poggiandomi una mano sulla spalla.

'Grazie mille, sul serio' Thalia si avvicina ai due, abbracciandoli.
'Però evitate di fare o dire cazzate, è un adulta oltre ad essere mia sorella' usciamo dal campo, avviandoci verso camera mia e di Xavier, dove si trova  Lina.
Una volta fuori busso alla porta, dove ad aprirmi è proprio lei.
'Dobbiamo parlare' dico solo, facendola girare verso i miei due fratellastri per dirgli qualcosa, visto che escono.

'Entrate' torna all'interno della stanza, seguita da noi quattro.
Ci sediamo sui letti, mentre lei sulla sedia della scrivania.
'Piacere, io sono Thalia. L'avrei voluta conoscere in un altra occasione, ma le circostanze non ce l'hanno permesso' allunga la mano, che viene stretta.
'Io sono Lina, la sorella maggiore di Hiroto. Voi siete Elliot Ember dell'Accademia  Stella e Aiden Froste dell'Alpine Junior High, sbaglio?' domanda, fecendo annuire i due.
'Siamo venuti qua per dirle che non accettiamo che debbano interrompere così questa relazione. Abbiamo sofferto con loro affinché  potessero finalmente  stare insieme, e si vede che si amano, non potete dividerli' parla Elliot per tutti e due, cercando di essere il più educato possibile.

'Inoltre non penso che qualcuno debba interrompere la felicità di qualcun'altro. Se ci tenete sul serio a lui dovreste accettare questa cosa, invece di bloccarla. Pur essendo la sua famiglia non avete il diritto di prendere queste scelte per lui' interviene la ragazza al mio fianco, guardandola dritto negli occhi.
Senza farmi vedere da nessuno le afferro la mano, stringendola  nella mia per prendere un po' di forza.

Lina abbassa lo sguardo, poggiando una mano sulla fronte. Dopo qualche  secondo la rialza, guardando verso noi due.
'Voi... avete ragione. Siete più giovani di me, ma avete capito davvero molto.
Mi dispiace davvero di essere venuta qui ed aver interrotto la vostra tranquillità, solo per una scemenza del genere. Parlerò con nostro padre e lo farò ragionare, dirò che sei una ragazza in gamba e che tu  Hiroto mi hai assicurato di non trascurare il calcio e gli studi. Ma devi promettermi che non li trascurerai davvero. Vi auguro il meglio, e spero che un giorno io e te riusciremo ad avere un bel rapporto' si alza in piedi avvicinandosi a me. Faccio lo stesso, in parte stupito ma veramente contento, per poi abbracciarla.
'Grazie Lina, grazie davvero' le sussurro all'orecchio.
'Fidati di me, riuscirò a fargli cambiare idea' si stacca dall'abbraccio, guardando Thalia.
'Sei una ragazza davvero forte e determitata. Sei quella giusta per lui, me ne sono accorta poco fa' le stringe la mano, ricevendo un sorriso in cambio.

Dopo avermi salutato bene, esce dalla stanza per salutare gli altri due, per via della sua partenza  imminente, nonostante  sia stata qui veramente  poco, ma lo capisco. Deve lavorare, ed è venuta qua solo per  via di mio padre, anche se è stato un viaggio a vuoto.
Mi giro verso Thalia, che senza dire niente mi prende il volto tra le mani, avvicinandolo al suo per far scontare le nuovamente le nostre labbra.
'Ce l'abbiamo fatta, abbiamo superato anche questa' annuncia dopo essersi staccata, stringendomi  a se in un abbraccio.

Ed era vero, avevamo superato l'ennesimo intoppo.

Angolo Autrice

Secondo capitolo in un giorno, amatemi.
Spero di essermi fatta perdonare, Lina ha capito di aver sbagliato e i nostri amati protagonisti possono stare sereni.
Mi piange davvero il cuore per ciò che vi sto per dire (sul serio, potrei piangere) ma il prossimo capitolo è l'ultimo!
Ovviamente ci sarà l'epilogo, e pensare che quest'avventura è praticamente conclusa mi tira davvero giù di morale🥺
Io vi saluto amicii❤

Quello che non ti aspetti - Kira HirotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora