Capitolo 5

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Lancio la maglietta sulla panchina dello spogliatoio femminile, frustrata:
ho un brutto presentimento e spero vivamente  di sbagliarmi.
Passano circa 20 minuti e io mi sono già lavata e asciugata  i capelli,e quando finisco di mettermi i pantaloni della tuta sento delle urla dallo spogliatoio maschile, e non sono per niente allegre.
Mi infilo di corsa la maglietta bianca e mi fiondo fuori, in corridoio.
La scena che mi si para davanti mi fa congelare sul posto.
Due guardie stanno tenendo Jude dalle braccia, portandolo chissà dove.
Ma cosa...

Guardo i  miei compagni allibita e noto Elliot  che carica un pugno verso  Ichioshi, e qui collego i punti, non capendo comunque cosa abbia fatto.
Che gran figlio di-
Rientro in spogliatoio, lasciando la porta aperta, sotto shock, e infilo la divisa e tutto il resto nel borsone.
Mi siedo, portandomi una mano nei capelli
Ma cosa sta succedendo?
Quando sento finalmente  il silenzio  mi alzo, mettendo la felpa senza chiuderla, per poi uscire.
Nello stesso momento sento la porta maschile aprirsi, rivelando Hiroto.
Sono così turbata che decido di ignorare il nostro rapporto, avvicinandomi a lui.
'Che è successo?'
Lui mi guarda un attimo male, poi scuote la testa, come per scacciare via un pensiero
'Quel bastardo di Ichioshi, ha incastrato  Jude mettendogli delle pastiglie dopanti nella borsa'
'Stai scherzando spero' chiedo allibita, iniziando a incamminarmi insieme a lui nel corridoio, verso l'uscita.
'Vorrei tanto... non che me ne importi qualcosa di lui, certo, è un compagno di squadra, ma non abbiamo mai parlato più di tanto. Fatto sta che comunque non se lo meritava.' dice lui, finendo la conversazione.

Arriviamo fuori in silenzio e salgo sull'autobus, notando di essere gli ultimi.
Mi guardo in torno cercando il posto in cui si sedeva Jude, vicino a Mark, e lo trovo occupato da Nathan.
Sospiro e cammino verso il fondo, alla ricerca di un posto libero, visto che molti di quelli  avanti  sono occupati dai borsoni dei ragazzi.
Ma metteteveli sotto i piedi no?
Lo trovo praticamente alla  fine del bus, da due.
Controllo bene sperando di trovarne un altro, cosa che non accade
No aspetta, ma questo significa che-
'Mi sa che ci tocca stare seduti vicini, principessa'
Ecco appunto.
Lo guardo male e mi siedo dal lato del finestrino, senza dire una parola.
Quando  anche lui si siede il bus parte, e io appoggio la testa contro il vetro, chiudendo gli occhi e addorentandomi.

Hiroto

Mi sto beatamente facendo i cavoli miei, ascoltando la musica, fino a quando sento qualcosa appoggiarsi alla mia spalla... o meglio, qualcuno.
Mi giro verso la mia compagna di posto, che dorme tranquillamente appoggiata a me.
Vorrei spostarla ma non ci riesco, sembra così tranquilla, perciò decido di ignorarla, riattaccando la musica.
Dopo una cosa come mezz'ora  l'autobus si ferma, e deduco che siamo  arrivati quando vedo i ragazzi  intorno a me alzarsi.
Stacco le cuffie e le infilo distrattamente  in tasca, girandomi verso Thalia.
Poggio una mano sulla sua spalla, scuotendola delicatamente, maledicendomi mentalmente. Solitamente l'avrei svegliata in modo brusco... anzi, non l'avrei nemmeno fatta poggiare a me.
Ma che diavolo sto facendo?

Thalia

Una mano che mi scuote  mi risveglia, e subito sento una superficie morbida, diversa da quella  del finestrino. Apro gli occhi lentamente e subito mi accorgo di essere poggiata al riccio, quindi mi tiro su di scatto.
Ma cosa...
'Siamo arrivati' lo sento sussurrare, con un tono completamente  diverso  dal suo solito, normalmente saccente. Questo mi sembra più che altro... delicato?
Nel mentre lui si alza e io mi strofino gli occhi per svegliarmi del tutto, e seguo  lui ed il resto dei nostri compagni fuori dall'autobus.
Un'ora dopo mi trovo già nel mio letto, ho cenato poco e velocemente per poter andare a dormire, essendo stanca morta.

Mi sveglio tranquillamente, senza la sveglia, e quindi  tiro un sospiro  di sollievo, odio quel  rumore.
Mi stiracchio, per poi alzarmi e cambiarmi, infilando i pantaloni della tuta e la maglia bianca.
Appena arrivo nella sala da pranzo per far colazione noto di esserci io, oltre a un tizio con una cresta scura, con qualche ciuffo bianco qua e la, Caleb mi sembra.
Dopo aver finito la mia colazione vado  a prendere la felpa  ed esco fuori, per farmi una psasseggiata.

Quando mi trovo in prossimità del lago subito vedo Ichioshi seduto, con Hiroto ed Elliot che si avvicinano a lui
Questa non me la perdo di certo.
Raggiungo ai due che subito mi guardano, sorpresi di vedermi li.
Io ghigno, facendo un cenno con la testa verso il blu. Loro capiscono le mie intenzioni e mettono  su dei sorrisetti inquietanti, che a me in questo momento fanno solo elettrizzare.
'Pensi che ce ne saremmo stati in silenzio?' fa subito Elliot, una volta di fronte a lui
'E che intenzioni avreste nei miei confronti?' risponde il soggetto in questione, con un tono saccente
'Beh... avremmo intenzione  di farti cadere sulla sfonda del lago, così da infortunarti una gamba... cosa ne pensi?' rispondo io, incrociando le braccia al petto.
Lui fa una mezza risatina, inarcando un sopracciglio
'Siete dei sempliciotti, voi altri'
Elliot alle sue parole scatta,  cercando di colpirlo, ma lui agilmente schiva i suoi colpi.
Hiroto lo afferra da dietro, immobilizzandolo.
'Vai Elliot, colpiscilo!' dice, e questo non se lo fa ripetere due volte e  carica un pugno, che però si ferma a mezz'aria. Sposto lo sguardo da Ichioshi a Elliot, e noto che ci sono Sonny e Adriano che lo bloccano.
'Questo non te lo permetterò!' grida il più piccolo
'Oh, tu  stanne fuori nano!' mi intrometto io, avvicinandomi  ulteriormente.
Inizia un battibecco, che viene interrotto dal Capitano
'Ehi voi! Che state combinando!' ci corre incontro, seguito da Aurelia
Ma dove siamo, alle  elementari?

Sbuffo e Hiroto molla il blu.
'Non  siete più  tanto forti eh, vi basta vedere il capitano che vi intimorite. Specialmente se vi portate appresso una ragazza... insomma, che cosa può fare?' sento dire a bassa voce da quest'ultimo, in modo tale da farsi sentire solo da noi tre.
Questo non lo dovevi dire.
Mi giro,abbastanza alterata, e lo guardo. Subito mi tornano in mente Axel e Jude, e questo alimenta la mia rabbia.
Scatto in avanti, colpendolo usando tutta la mia forza in pieno volto con il mio pugno destro, e lui cade, colto di sorpresa.
Tutti si bloccano, sbalorditi da questo mio gesto
'Thalia!' dice ad alta voce Mark, mentre Sonny si piega vicino al blu, il quale ha la guancia arrossata
Ben ti sta, coglione
Mi massaggio la mano, girandomi verso Elliot, che mi guarda con gli occhi e la bocca spalancati
Il capitano inizia a farci un discorso sull'essere uniti e cavolate varie, sinceramente non lo sto ascoltano, ma vedo dal suo sguardo che spesso si riferisce a me.
'Ehi! ma cos'era?! Qualcosa ha brillato!' urla Elliot, indicando tra i cespugli. Subito vediamo un tizio, con una fotocamera digitale
'Ora  che ci penso, voleva infangarti fin dall'inzio' dice la testa d'udon, facendo imprecare l'altro grigio.
'Ehi ragazzi! Tra poco si mangia, preparatevi'
Facciamo come ci dice, dirigendoci all'interno dell'edificio.

Non finisce qui, Ichioshi

Angolo Autrice
Ehilà gentee
come state?
Thalia e Hiroto sono riusciti a parlare  civilmente, senza urlarsi contro
In più lei ha dormito appoggiata sulla sua spalla u.u
La scena con Ichioshi me la sono immaginata così bene che sono scoppiata a ridere mentre  la scrivevo :)
Spero che questo capitolo  vi piaccia e noi ci vediamo nel prossimo!

Quello che non ti aspetti - Kira HirotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora