Capitolo 18

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'Thalia attenta!' una voce mi rimbomba nelle  orecchie, riportandomi alla realtà, facendomi accorgere di un pallone che a tutta velocità sfreccia verso di me. Non ho il tempo di reagire che una figura scatta di fronte a me fermando la sfera di cuoio con il piede. Apro la bocca sconvolta, se non avessero fermato il tiro mi sarei fatta parecchio male.
'Tutto okay?' alzo lo sguardo per scoprire l'identità mio salvatore, incrociando un paio di occhi rosa che difficilmente scorderei.
Annuisco senza  riuscire a dire altro, per poi scuotere la testa per riprendermi .
'Emh...grazie' dico solo prima di andarmene, raggiungendo Elliot.

'Bene ragazzi, per oggi l'allenamento  è finito' annuncia  l'allenatore per congedarci, e io afferro la mia roba, dirigendomi subito in camera mia. Sta notte ho dormito  di nuovo da Regina, ma la mia richiesta di spostarmi definitivamente  da lei è stata negata, quindi sono costretta a tornare alla mia vecchia "abitazione".

E ho paura. Paura di quello che potrebbe dirmi Hiroto una volta entrato in camera, perchè sta volta non ci sarà Elliot a fermarlo. Solo ed esclusivamente noi due.
La porta improvvisamente si apre, rivelando Hiroto.

'Thalia ascoltami bene perchè non ho intenzione di ripeterlo un altra volta. Mi sto veramente sforzando a dire queste  parole quindi  non andartene, o almeno non prima  che io abbia finito di parlare. So di aver sbagliato okay? Sono un coglione. Ma credimi, io non avrei mai pensato  di scommere di portarti a letto, sarebbe veramente troppo. E quando Elliot mi ha proposto di interrompere tutto lo volevo davvero, ma sono stato troppo orgoglioso per farlo'

Dopo le sue parole in stanza segue una pausa in cui regna solo il silenzio, spezzato successivamente dalla mia voce.
'Ti credo' esce dalle mie labbra, e faccio un passo verso di lui.
'Lo vedo che sei sincero... e poi ho parlato con Elliot, che mi ha confermato la tua versione. Ciò che hai fatto è sempre sbagliato, ovvio, ma sei riuscito ad ammettere i tuoi errori, e lo apprezzo. Non so se sia una scelta saggia, ma ho deciso di perdonarti.' continuo poi, guardandolo negli occhi.

'Che ne pensi  di provare ad andare d'accordo? Senza litigare ogni secondo?' chiedo d'improvviso, per interrompere l'ennesima pausa di silenzio.
'Si... possiamo provarci' accetta lui, stupendomi.
Il timore ora è totalmente  svanito, lasciando spazio a una sorta di sollievo.
'Va bene allora' forzo un  piccolo sorriso, per poi aggiungere
'Ora, però, vado a farmi una doccia'

Hiroto

Se tempo fa qualcuno mi avesse detto che una ragazza mi avrebbe scombussolato la vita così tanto, gli avrei riso in faccia.
Ma lei ci è riuscita. Fin dal primo momento  in cui ci siamo conosciuti, anche se non nel migliore dei modi, ho capito che non mi avrebbe reso la vita facile.
Da quando c'è lei non riesco a capire nemmeno più me stesso. In poche parole ha stravolto i miei equilibri. E no, non sto parlando in fattore amoroso.

Dopo  una decina di minuti la ragazza rientra, prende la felpa lasciata sul letto e si avvia verso la porta.
'Esco ad allenarmi un po'. Se ti chiedono, digli che non ci sono e che torno  più tardi' esclama prima di chiudersi la porta alle spalle.
Sospiro, ho bisogno di parlare con qualcuno di tutto sto casino, cosa strana per me, che sono sempre stato parecchio riservato.
Perciò prendo  computer sulla scrivania, risistemandomi poi sul letto e poggiandolo sulle mie gambe: so già chi chiamare.

'Ehi riccio, come mai questa videochiamata improvvisa?' una voce femminile giunge alle mie orecchie, facendomi sbuffare.
'Quante volte ti hi detto di non chiamarmi riccio, Isabelle?' la mia amica ride, scuotendo la testa.
'E quante volte me ne sono fregata, continuando a farlo?' risponde lei, inarcando poi le sopracciglia.
'Ti ho fatto una domanda, comunque. È successo qualcosa?'
'Beh, in realtà si, sono successe un sacco cose' sospiro, sistemandomi i capelli con una mano.
'E c'entra quella ragazza vero? Com'è che si chiamava, Thalia?' sorride, capendo già tutto.
'Ma tu-'
'Come faccio a saperlo? Insomma, ti conosco, e poi sono una ragazza, noi le capiamo queste cose' dice dolcemente, e io le faccio il verso, facendo uscire una sorta si risatina dalle sue labbra.
'Dai racconta'

'Scusa, mi stai  dicendo che tu hai fatto una scommessa su di lei insieme ad un tuo amico?!' sbotta irritata, interrompendo  il mio racconto.
'Si lo so, sono un coglione. Insultarmi pure' abbasso lo sguardo, profondamente pentito.
'Non ti insulto solo perchè ti voglio bene, e perchè  si vede che ti senti in colpa. E poi com'è andata?' domanda, poggiando il mento sulla mano.
'Lei lo ha scoperto e si è arrabbiata, poi siamo partiti  per la Russia e il mister ci ha messi in stanza insieme. Ha iniziato ad ignorarmi e sono venuto a sapere che il ragazzo che le ha detto tutto in realtà  ha mentito, raccontandogli una versione diversa solo perchè lei gli piace'
'Che bastardo...' commenta.
'Già. Poi io e lui ci siamo picchiati'
'Chi era messo peggio?' mi blocca di nuovo, e io trattengo una risata.
'Isa, smettila di interrompermi. Comunque lui' le faccio l'occhiolino, riprendendo il racconto.
'Dopo giorni in cui continuava a ignorarmi ho chiuso la porta a chiave e abbiamo parlato, o almeno, io parlavo, lei mi urlava contro. Così io...' mi blocco, deglutendo.
'Tu?'
'Io... l'ho baciata' rivelo finalmente
'Ma come l'hai baciata?! ODDIO VI SIETE BACIATI' urla la mia amica, e un rumore, tipo una porta che sbatte si sente dal suo lato.
'Isa tutto okay? Perchè  hai urlato?' è la voce di Claude, un ragazzo della nostra squadra. Fa capolino di fronte alla webcam, confuso.
'Oh ragazzi, c'è Hiroto!' esclama e altre due figure  appaiono accanto a lui
'Ciao Claude, Bryce e Jordan' faccio un cenno con la mano per salutarli.
'Com'è la Russia?' chiede il rosso
'Fa freddo?' si aggiunge l'albino, quasi sognante.
'Bryce! Sembra quasi che ti importi solo di quello!' lo riprende  il tulipano.
'Ma è così!' ribatte, e i due iniziano a "litigare".
'Come al solito' mi sbatto una mano sulla fronte, scuotendo la testa'
'Hiroto? Come sta Xavier...?' chiede timidamente il verde, facendo zittire subito i due .
'Emh... e anche Dave, ovvio...' si gratta la testa a disagio, probabilmente perchè tutti nella stanza lo stanno fissando.
'Stanno bene... Xav si allena tanto. Te lo saluto, se vuoi' chiedo, facendolo annuire con un sorriso felice sulle labbra.
'Dai ragazzi, ora andatevene. Stavamo  parlando  di una cosa seria' si intromette la blu, facendo sbuffare i tre
'E va bene, ciao Hiroto' esclamano insieme, per poi uscire.
'Ma quindi lei ti piace?' domanda una volta assicurata che nessuno  stia ascoltando.
'Io... no. Cioè non lo so. So solo che a lei ci tengo molto' la mia amica sorride.
'Beh, sicuramente lo capirai in futuro. Dai poi cosa è successo?'
Continuo con il mio racconto e  parliamo  per parecchio tempo.

Ma su una cosa ha ragione, devo capire cosa provo realmente per lei.

Angolo  Autrice

QUESTO
CAPITOLO
È STATO
UN PARTO
okay, dopo questo breve ma intenso momento, ci sono
COME STATE GENTE?
Come vi pare il capitolo?
ORA SCLERO: BRYCE, JORDAN E CLAUDE

NON CE L'HO FATTA A TRATTENERMI SENZA METTERE ALMENO UN PEZZETTINO  HIROMIDO(non la chiamerò mai tatsumido) SCUSATE
Hiroto riuscirà a capire? O è troppo stupido per non farlo? (okayno)
Ci vediamo nel prossimo capitolo u.u

Quello che non ti aspetti - Kira HirotoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora