Capitolo 17

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BANCA DI SPAGNA, PRESENTE


Imbottita di morfina e circondata a turno dai componenti della banda, Nairobi si sta riprendendo molto velocemente. Non ha mai smesso di lanciarmi occhiate e sorrisi di intesa, persino Bogotà sembra finalmente fidarsi delle mie buone intenzioni, talmente tanto che acconsente a voler cambiar turno con Tokyo così da lasciar sole noi tre donne. Quattro, considerando l'infermiera.

«Posso farti una domanda?» chiede Nairobi girandosi verso di me: «Come vi siete conosciuti?»

Sorrido abbassando la testa, poi la rialzo in un lungo sospiro: «Durante un colpo.»

«Rapinavate insieme?» chiede una Tokyo particolarmente eccitata.

«Non proprio.»


FIRENZE, 8 ANNI PRIMA


«Ah, eccola qui.» sussurro in un soffio e spalancando gli occhi per lo stupore: «Di notte sei ancora più bella.»

La Croce di San Giovanni Battista, la reliquia del monastero, si presenta in tutta la sua bellezza al centro del bianco altare della chiesa. Dopo due giorni passati a fingere di essere una turista, memorizzato la mappa nei minimi dettagli e la sua posizione, finalmente l'ho trovata, la piccola croce che si dice abbia accompagnato il Santo per tutta la durata della sua vita.

I monaci la espongono in bella vista di giorno per attirare i turisti, non immaginavo che la lasciassero così libera anche di notte, probabilmente pensano che nessuno sano di mente verrebbe qui di notte per rubare una croce d'oro grande quanto un mignolo.

Ma, ehi, io non sono affatto sana di mente.

Metto la croce al collo, nessun allarme ha suonato e nessuna guardia ha fatto irruzione...Insomma, un colpo liscio come l'olio. Sono sicura che potrei persino azzardare ad uscire dalla porta principale senza il rischio di incontrare nessuno ma preferisco non giocare troppo con la fortuna, penso proprio che mi atterrò al piano iniziale e scapperò dal cortile.

Esco dalla chiesetta muovendomi silenziosa e sinuosa come un gatto, la luna piena illumina a giorno la zona ma ho studiato tutto così bene che so dove muovermi per ottenere maggiore copertura, l'architettura del monastero concede parecchie zone d'ombra specialmente tra le colonne e i muretti di passaggio.
Arrivo al cortile già visitato di giorno, ci sono erbe medicinali, piante e fiori di ogni sorta ma soprattutto tantissimi alberi da frutto e devo fare uno sforzo immane per non saccheggiare l'albero di ciliegie.
Oh beh, pazienza, festeggerò la riuscita del colpo con cibo e vino decisamente più pregiati.

Bene, è ora di levare le tende.

Poggio una mano sulla fredda pietra che funge da muro divisorio con l'esterno, cerco il primo appiglio quando una voce si alza solenne alle mie spalle.

«Riconsegna la croce.»

Merda.

Mi giro lentamente tenendo le mani in alto...Ma rilassandomi non appena vedo uno dei monaci con tutto il corpo chiuso in un saio marrone.
E io che temevo fosse una guardia!
Mi avvicino con fare seducente, è solo una piccola parentesi.
E allora facciamo sì che sia una parentesi divertente.

Morto per la Libertà - Casa di Carta fanfiction [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora