Capitolo 3: Scuse

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Ho sentito bene?! Vogliono che ci conosciamo? Io? Lui?

No mia nonna e mia sorella-.-

Senti cosa sto vivendo uno shock non ti ci mettere pure tu!

Poverella...

Fammi ragionare! Quindi io dovrei conoscerlo e viverci vicino? Ma vogliono che muoia? Non riesco a parlare col mio prof. di matematica, figuriamoci con lui!

<< perché dovremmo conoscerci? >> dice lui seccato.

Senti coso, non sarò Angelina Jolie, ma non faccio così schifo!

<< perché si! Ora andate fuori, forza!>>
Dice sua mamma spingendoci verso la portafinestra e lanciandoci i giubbotti.

Ma che cazz? Ma vi stiamo proprio sul cazzo?

<< ma gli stiamo proprio sul cazzo a quelle due! >> chiudono la porta e ci fanno segno di allontanarci.
<< mi sa proprio di si! >> sbuffa.
<< quindi tu sei Bianca? >> no sono nera -.-'
<< ehm si.... >> guardo il suolo.

<<beh,io sono Cristian e per gli amici Cris>> mi farà l'occhiolino
<< interessante..... >> mi sorride << ma non me ne frega >> m'incammino verso la direzione opposta
<< ma se mi mangiavo con gli occhi! >> sbotta furioso
<< io? Ma quando mai! >> cazzo se n'è accorto! << Sisi tu! >> borbotta
<< camomilla la mattina! >>

Aspetta gli sto parlando?

Già!

Ho superato la timidezza!

No, sta antipatico ai neuroni a specchio.

Ma zitta!

Ti sei zittita da sola...

<< oppure che mi fai? Sei solo una ragazza! >> mi avvicino velocemente a lui e lo guardo negli occhi.
<< senti maschilista del cazzo,se voglio,ti posso far rimpiangere di essere nato! >> ride di gusto
<< voglio vedere!>> mi fa una smorfia.

Guardo giù e vedo che ha le gambe divaricate, così gli tiro un calcio.

Si accascia, con una smorfia,di dolore in viso. Mi accascio con un sorrido di sfida sul viso, avvicinando la mia mano al suo capo, premendo nel nervo, posto dietro all'orecchio.

<< dicevi? >> mi toglie la mano e inizia a respirare in modo affannato.
<< okay, sei molto pericolosa! >> sorrido soddisfatta
<< la prossima volta,pensaci due volte prima di sfidarmi! >> mi alzo e vado verso il mio albero.

Mi siedo e mi rinfresco con la brezza invernale.

Eh io che pensavo fosse carino!

<< scusami! >> sento dire, da lui,ad un tono di voce bassissimo.
<< come prego? Sono un po' sorda! >>
<< Ampliphon, migliora la vita! >>
<< ripeti e taci!>>
<<< se sto zitto,non posso ripetere!>>
<< ha ha ha.>> sospira
<< okay ti chiedo scusa >>
Prendo il telefono e metto la telecamera puntata verso di lui.
<< ripeti!>> mi guarda malissimo, ma io, lo invito a ripetere con un gesto della mano.
<< io Cristian, chiedo scusa a te! Contenta? >> Sisi!
<< addio!>> faccio segno di andarsene.
<< no,io rimango qui ! >> si siede.

Prendo il telefono dalla tasca, mando nel gruppo con le mie migliori amiche, il video.

Una festa che cambiò la mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora