Capitolo 27: an horse

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Mi prende per mano, mi bacia la fronte ed usciamo dalla porta finestra dirigendoci verso un tavolino, allestito nel giardino.

È un tavolino quadro, con quattro sedie, una tovaglia bianca, insieme alcune bevande e cose da mangiare.

<< perché non ci sediamo?>> propone gentilmente suo padre, non sembra tanto cattivo!

Facciamo come dice, Cris si siede vicino a me e mi tiene la mano da sotto il tavolo.

<< perché mi hai dovuto fare questa sgradita visita?!>> gli pizzico il dito
<< per parlare di cose importanti, da soli però>> guarda prima me e poi la rifatta.
Cris sospira<< Bianca, noi entriamo, tu aspettami qui.>> mi sorride << tu invece VAI VIA!>>
<< perché dovrei amore?>> si avvicina a lui e lo bacia.

Lui non si stacca minimamente da lei, ho le lacrime agli occhi, corro verso la stalla e mi ci chiudo dentro. Che stronzo, prima mi dice cose dolci e tenere......e poi? Si bacia con la sua 'vecchia amica'. Che rabbia cazzo! Lo sapevo di non dovermi fidare!
Ho sbagliato! Tutta colpa tua cuore di merda!

Mi sento toccare i capelli da un muso ed un piccolo nitrito. Mi giro, davanti a me c'è un cavallo, che rispetto a me che sono seduta è un gigante.

Mi alzo per non rischiare,di essere schiacciata, non capisco perché quello stronzo non voglia che io mi avvicini, accorcio la distanza tra di noi lentamente, per non impaurirlo.

Non si muove dalla sua posizione, è maestoso! Allungo la mano, inizio ad accarezzarlo << tu sei buono, vero?>> sorrido come un ebete << non come vorrebbe farmi credere quello.>> fa un nitrito.

<< piccolo la vuoi una carota?>> è un po' denutrito.

Muove la testa come per dirmi si, okay forse me lo sto immaginando...

Forse è meglio uscire, mi dirigo verso la porta, ma il cavallo inizia a scalciare ed a sbuffare.

<< non vuoi che me ne vada eh?>> passo per il piccolo spazio che c'è tra il cavallo ed i box per prendere, da un sacchetto delle carote e zuccherini.

Torno da lui o lei......non sono certa del sesso.....

incomincio a dargli qualche carota<< ti piacciono vero?>> sorrido come un ebete << sono proprio impazzita! Parlo con un cavallo.>> nitrisce.

Finisco di dargli da mangiare. << ti va una cavalcata?>> fa si con la testa o almeno credo?

Gli metto le redini, insieme a tutto l'occorrente, apro la porta e gli salto in sella.

Cerca di disarcionarmi, tiro le redini e scendo da sopra di lui << Hei tranquillo, non ti faccio niente voglio solo salirti in groppa>> nitrisce

<< forse è meglio di no, sarà per la prossima volta>> gli tolgo tutto di dosso.

<< la vorresti una strigliata?>> prendo una spazzola, lo metto nel box ed entro insieme a lui. Incomincio a spazzolargli il pelo, ha un pelo morbidissimo,noto che ha una cicatrice sulla schiena.

Chi sa come se l'è procurata!

Una festa che cambiò la mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora