Capitolo 8:Ritorno alle vecchie abitudini

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Mi stacco dalle sue labbra, mi alzo velocemente e raccolgo le mie cose.

<< Dove vai??>> mi prende per un braccio, gli tiro uno schiaffo fortissimo, che gli fa girare la testa. La guancia gli diventa rossa, credo di avergli provocato un po' di dolore, perché inizia a massaggiarsela.

Prima che riesca a dire un'altra sillaba, corro più veloce che posso. Arrivata a casa,corro in camera mia e mi chiudo a chiave.

Sono certa che i miei non ci sono! Non ci sono mai e non ci sono mai stati. Vado nel bagno della mia camera ed incomincio a piangere, perché mi tornano alla mente tanti ricordi.

*****

Ero in un piccolo parco della mia città, mi dovevo incontrare con il mio ragazzo,Jake. Mi ero seduta su una panchina per aspettarlo, ma passò mezz'ora e lui non arrivò. Quindi triste decisi di tornare a casa, durante la strada lo vidi baciarsi con un'altra ragazza,da quel giorno decisi di non fidarmi più di nessuno, eccetto le mie amiche e di non uscire più con i ragazzi.

****

Però non piango per quello, anzi anche, ma maggiormente per i miei genitori. Mi hanno fatto uscire con un ragazzo,di cui non sanno neanche il nome, per andare in qualche posto a farsi i cazzi loro. COME SEMPRE! Da bambina ero lasciata alle 'cure' di tantissime tate diverse, che però alla fine non s'interessavano minimamente a me. Sono stata presa in giro dai miei compagni per troppo tempo ora BASTA!
Sono stanca di questo!

Apro un cassetto sotto al lavello e la vedo dopo tanto tempo. La mia migliore amica, la lametta.
La prendo,incomincio ad incidere delle lettere fino a formare delle lettere:
'' I'm not perfect'

Butto la lametta sul lavandino, mi getto a terra rassegnata.

Una festa che cambiò la mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora