Capitolo 22

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Pov's Cristian.

Sono un fottuto stronzo! Cazzo, in questo momento vorrei stringerla a me, ma invece l'ho fatta scappare. Sono un coglione ed uno stronzo!

Tiro un pugno contro al muro e un vaso di vetro mi cade sulla mano, cazzo che male. Cerco di muovere le dita, ma non ci riesco, mi sono anche tagliato. Mi sa di essermela rotta!

Salgo al piano superiore per disinfettarmi la mano, apro la porta, dirigendomi dentro apro il mobiletto del pronto soccorso, per prendere qualcosa per disinfettare le ferite. Il tentativo non va a buon fine ed infatti cade tutto a terra. Oggi sono un disastro!

Pov's Bianca

Sento dei rumori provenire dal bagno, cosa sarà?

Fatti i fattacci toi che campi cent'anni!

Ma potrebbe essere successo qualcosa, vado a controllare!

...No! Tu rimani qui, anche se cade la luna!

Eh se fosse caduto un piccolo pezzo di luna? Dovrei accertarmi, per inseguito salvarmi la pelle!

La curiosità mi corrode ed alla fine cedo, andando verso il bagno. La porta è spalancata, dentro c'è Cristian con una mano sanguinante ed a terra la cassetta del pronto soccorso a terra.

<<emh, hai bisogno di aiuto? >>
<< non ho bisogno dell'aiuto di nessuno!>>borbotta, non l'ascolto ed anche se di mala voglia l'aiuto, rispondendo tutto a posto.

<< potevo farcela benissimo da solo>> cerca di non guardarmi negli occhi e gli prendo la mano graffiata, provocandogli una fitta dolorosa.

<< scusa>> gli faccio un piccolo sorriso.

Prendo il disinfettante, bagno un pezzo di cotone << me la dai la mano così te la disinfetto?>> dico dolcemente, scuote la tessa.
<< non ti farò male, dai>> cerco di convincerlo, ma scuote la testa << non fare il bambino! Non farà molto male!!>> sospiro

<< va bene!>> sospira e mi siedo sul lavello.
<< ti avvicini o vuoi rimanere lì?!>> alza gli occhi e si posiziona davanti a me

Inizio a passare il cotone sulle ferite, notando qualche smorfia di dolore da parte sua<< scusami>> mi sorride << come cavolo hai fatto?! >> continuo con il mio 'lavoro'

<< ho dato un pugno al muro e un vaso mi è caduto sulla mano>>
<< tu non sei normale>> rido<< almeno riesci a muoverla?>> lo guardo negli occhi
<< più o meno>>
<< dovresti farti una lastra, secondo me l'hai rotta!>>
<< ora sei diventata infermiera?>>
<< veramente si, ho fatto un corso di pronto soccorso ed intervento, inoltre mio zio è dottore quindi qualcosa so. Soprattutto perché,da bambina, non stavo un attimo ferma e mi facevo make continuamente>> ridiamo

<< sei una bimba monella>> mi sorride
<< hei, io non sono una bambina!>>
<< si che lo sei!>>
<< invece no>> faccio un broncio finto e mi bacia la guancia
<< eh va bene non sei una bambina.....>> sorrido soddisfatta << ma piccola si>> lo guardo male
<< la mia piccola però>> arrossisco di botto
<< do-dovresti an-andare in os-ospe-ospedale>> annuisce
<< adesso mi faccio portare da Anthony>>
<< posso venire??>>
<< perché?!>>
<< mi secco, stare qui da sola>> si avvicina si ferma a due centimetri guardandomi negli occhi
<< avevamo detto amici>>
<< emh..... si..... già>> si tocca la testa, è nervoso.
<< andiamo dai>> si schiarisce la voce

Esco dalla porta, scendo le scale ed aspetto Anthony e Cris.

<< Anthony!!!!!!>> urla scendendo le scale Cris

È così bello, quegli occhi blu-grigi da mozzare il fiato, il suo modo di accarezzarsi i capelli biondi come il grano è semplicemente..... ASPETTA COSA STO FACENDO?!

Pensando a lui?!

I fatti tuoi?!

Se tu pensi....sento anch'io-.-

Muori* impugna una spada*

Già mai! *fa lo stesso*

Aspetta, ma come facciamo a lottare?

Ci penseremo dopo....

Okay

<< mi senti?!>> qualcuno, mi schioccano le dita davanti agli occhi, sbatto le palpebre e torno sulla terra.

Saliamo in macchina e partiamo

Una festa che cambiò la mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora