Capitolo 15: di Polipetti e Coccole

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«Ao basta! Sembrate du' polipetti!»

Elia non avrebbe mai pensato che un giorno qualcuno avrebbe usato quella frase per parlare di lui.

O meglio, di lui e del suo bellissimo ragazzo, le cui labbra in quel momento sembravano essere incollate alle sue.

«Ebbasta dai!» Giovanni continuava ad insistere.

«Ao Garau, non è che perché Eva non te se caga devi cagare il cazzo a noi eh!» Filippo si era staccato dal suo ragazzo solo per zittire l'amico.

«Vabbè Elì, che te devo dì. Te sei trovato un ragazzo più stronzo di te!»

Tutti a quell'affermazione scoppiarono a ridere, perché era davvero difficile trovare qualcuno che fosse più sarcastico e pungente del moro.

Elia era felice come non mai.

Lui e Filippo stavano insieme da poco più di una settimana, eppure gli sembrava una vita.

Nel momento in cui il più grande lo aveva baciato, qualcosa era esploso dentro di lui. Il tempo si era fermato.

Era una settimana che Elia non riusciva a pensare ad altro che alle labbra del suo ragazzo sulle sue, alle loro mani intrecciate, ai capelli rosa sparsi sul suo petto mentre il più grande dormiva...

Non riusciva a pensare ad altro che a loro due, e a quanto fossero felici.

***

Una delle cose che avevano reso Elia "il ragazzo più felice del mondo" (così aveva ripetuto praticamente a chiunque nell'ultima settimana e mezza) era stata la facilità con cui Filippo aveva smontato tutte le sue paure.

Prima di Filo, infatti, il moro non aveva mai voluto una relazione seria. Aveva sempre avuto paura per tanti motivi.

Eppure il più grande era riuscito a cancellare tutti i suoi timori, ad allontanarli così tanto che ora gli sembravano assurdi.

Tutto ciò che gli aveva sempre fatto paura, sembrava svanire quando gli stringeva la mano. Era una sensazione meravigliosa.

Tutto era cambiato in meglio da quando, dopo il loro primo bacio, Filo aveva pronunciato quelle parole, i capelli scompigliati e le labbra rosse e gonfie.

«Beh... Adesso puoi davvero essere quello che mi stringe tra le sue braccia e mi accarezza i capelli mentre dormo... Sempre se lo vuoi ancora.»

Elia non aveva risposto. Semplicemente, lo aveva baciato di nuovo, con più dolcezza.

A Filippo era sembrata una risposta più che completa.

***

Gli amici di Elia erano i migliori, ormai non aveva più dubbi a riguardo.

Quando si era messo con Filo, il suo terrore era stato quello di finire per trascurare i suoi amici. Aveva paura di non riuscire a combinare le uscite con loro e quelle con il suo ragazzo.

Ma ancora una volta, i Contrabbandieri lo avevano stupito.

«Beh zì sono contento per te!» così aveva detto Giovanni quando Elia aveva raccontato ai ragazzi l'esito del suo piano.

«Sì, pure io. Poi non vedo l'ora di scoprire se anche a lui piace la birra del Peccio, a quel punto saremmo tre a tre!» aveva detto Luchino entusiasta.

«Filo non assaggerà mai quella merda Luchì!»

«E invece sì, perché settimana prossima a Bracciano solo quella ci sta!» aveva decretato Gio, lasciando Elia senza parole.

Ora che ti guardo bene//ElippoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora