Il mattino seguente Filippo si svegliò con un gran mal di testa.
E per la prima volta, nonostante la sera prima fosse stato ad una festa, non era un mal di testa da sbornia.
Tornato a casa non era riuscito a chiudere occhio. Continuava a ripensare allo sguardo di Elia su di lui, alla sua voce mentre cantava, alle sue mani che strimpellavano le corde della chitarra...
Si era addormentato solo alle sei del mattino, quando finalmente il sonno aveva avuto la meglio sui ricordi della serata.
Per fortuna era sabato e aveva potuto riposare fino alle dieci.Prese una pastiglia per farsi passare l'emicrania e poi andò in cucina, con l'intento di prepararsi la colazione.
Sua sorella era già seduta a tavola, una tazza di the tra le mani e due biscotti nel piatto.
«Bensvegliato! Cosa ci fai in piedi così presto?» lo derise Eleonora.
«Se mi sono svegliato solo ora è colpa tua e della tua festa, tesoro.» stette al gioco Filippo.Effettivamente, però, era colpa di Eleonora se aveva incontrato Elia. Era colpa sua se si era ritrovato solo con il ragazzo che ora non voleva uscire dalla sua testa.
«Ma se ad un certo punto sei scomparso! Pensavamo ti fossi addormentato da qualche parte.» Eleonora rise mordendo uno dei biscotti. «A proposito, che fine avevi fatto?»
Il panico si impossessò di lui. Cosa avrebbe dovuto fare? Avrebbe dovuto dire ad Eleonora la verità, confidarsi con lei riguardo alla sera prima come faceva sempre?
Oppure sarebbe stato meglio tenere il segreto per sé? In fin dai conti quel ragazzo era ubriaco, probabilmente non avrebbe mai voluto fare quello che aveva fatto. Forse era meglio tenere per sé quello che era successo, per non diffondere false voci.«Sono uscito a fumare.» mentì. Era difficile per lui nascondere le cose a sua sorella. Non aveva mai avuto il bisogno di farlo.
«Tu e le altre invece?» sperò che il cambio di argomento non risultasse troppo repentino.
«Allora... Eva si è ubriacata tantissimo e poi ha ballato con Giovanni tutta la sera. Spero non se ne sia pentita. Fede ha passato tutta la sera a parlare con Chicco Rodi. Se ne sono andati insieme dalla festa. Io e Sana abbiamo ballato e abbiamo parlato un po' con dei ragazzi della radio... E Silvia ha passato la serata a disperarsi per l'assenza di Edoardo.»
Evidentemente Eleonora non si era accorta del modo in cui il fratello aveva sviato la conversazione. E se anche lo aveva fatto, aveva deciso di evitare l'argomento, lasciando il fratello solo con i suoi segreti.
«Ma quindi Silvietta è ancora persa dietro a Capelli-di-merda? Assurdo!» Filippo non era mai riuscito a comprendere l'ossessione della sua amica per quel "tronco", come amava soprannominarlo.
«Sì, non la capisco proprio. Per di più avevamo un piano per farglielo dimenticare, ma è andato in fumo.»Le parole di Eleonora attirarono la sua attenzione. Smise di concentrarsi sulla tazza di caffè di fronte a lui per rivolgere alla sorella uno sguardo indignato.
«Mi stai dicendo che state organizzando un impiccio e non m'avete detto nulla? Tu devi rendermi partecipe di queste cose Ele! Io sono il re degli impicci!»
La sorella fece una smorfia a quelle parole, ma Filippo finse di non aver visto la sua faccia scocciata.«Dai però adesso voglio sapere! Con chi la volete mettere?» Filippo era estremamente curioso.
Eleonora sbuffò per l'invadenza del fratello. «Devo ancora capire perché tu sia così interessato a queste cose. Comunque è un amico di Martino. Lo hai conosciuto alla tombolata, non so se te lo ricordi. Si chiama Elia.»
E in quel momento il mondo cadde addosso a Filippo.
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Elia si era risvegliato la mattina sul divano di casa di Nathan. Aveva un fortissimo mal di testa e non ricordava nulla della sera precedente.
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Ora che ti guardo bene//Elippo
Fanfiction"Tu prendi Elia, lo ammazzi di canne, lo inzuppi nel vino. Zì quello non capisce più un cazzo. Gli fai il lavaggio del cervello" Dove gli amici di Elia lo fanno ubriacare per convincerlo a paccarsi Silvia, che non ha in testa altri che Edoardo, ma...