Il peggiore dei mali

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Mike non faceva domande.
Non ne faceva mai, perché gli piaceva che fossero le persone ad aprirsi spontaneamente con lui.
Ma nel vedere Eddie così affranto, il viso e il collo della felpa zuppi di lacrime, il suo corpo abbandonato contro il vetro di una cabina telefonica a qualche chilometro da Derry, non aveva potuto fare a meno di scendere dal pick-up e chiedere cosa fosse successo.
Eddie aveva scosso il capo.-Non lo so.- Aveva risposto, lasciandolo perplesso e ancora più preoccupato.
L'aveva aiutato a salire a bordo, lanciandogli di tanto in tanto un'occhiata: il ragazzino si era accucciato sul sedile, le gambe strette al petto e il viso sprofondato tra le ginocchia. Stava in silenzio per un po', poi emetteva un singhiozzo straziante, poi taceva ancora.
Alla fine, Mike non ce la fece più.
-Eddie, ti prego, dimmi cos'è successo.- Insistette, mentre erano fermi al semaforo sulla strada principale.
Il ragazzino sollevò il capo e annaspò, come in cerca d'aria.-Io... io davvero non lo so, Mike. Sta andando tutto a puttane, non ci capisco più niente...- Asciugò gli occhi con le maniche già bagnate della felpa.-Le persone non fanno altro che mentirmi, mia madre mi odia, Richie mi ha lasciato...-
-Richie ti ha lasciato?- Ripetè l'altro, talmente sgomento da non rendersi conto che era scattato il verde. Si levò una cacofonia di clacson che lo costrinse a ripartire di controvoglia.-Perché? Quando?-
-Un'ora fa.- Rispose il ragazzino, indicando la strada alle loro spalle, come se avesse voluto riportarlo con la mente alla piazzola di sosta in cui l'aveva trovato.
Mike dovette prendere un profondo respiro. Stentava a credere che fosse successa una cosa del genere.
Richie aveva lasciato Eddie. E poi cos'altro? Il cielo sarebbe diventato viola? Gli scarafaggi avrebbero conquistato il pianeta?
-Sei proprio sicuro che ti abbia lasciato?- Domandò, anche se era una cosa assurda da chiedere. Tutta quella situazione era assurda.-Voglio dire, magari avete solo avuto una brutta litigata...-
-Abbiamo litigato perché mi ha lasciato.- Ribatté Eddie, buttando fuori a forza le parole tra un singhiozzo e l'altro.-E perché mi ha mentito.- Si prese la testa tra le mani.-Cazzo, non posso credere che mi abbia mentito.- Aggiunse, quasi tra sè.
Mike si accigliò.-Su cosa?-
Era successo qualcos'altro con Rebecca di cui non era a conoscenza?
-Il college. Ha detto che saremmo andati a Princeton insieme, ma non era vero. Rimarrà qui a Derry.-
Mike avrebbe voluto mostrarsi sorpreso, ma in realtà non lo era. Non troppo, almeno.
Sapeva che Richie non sarebbe riuscito ad iscriversi all'università - lo sapevano tutti, accidenti.
Solo, non gli pareva possibile che avesse ingannato Eddie fino a quel punto.-Ma oggi non avete dato l'esame insieme?-
-Così mi ha fatto credere.- Il ragazzino inclinò il capo e lo poggiò stancamente al finestrino, il volto cereo.
-I vetri sono sporchi.- Lo avvisò Mike, con un cenno del mento.
Eddie si strinse nelle spalle, impassibile.-Non importa, ho comunque bisogno di una doccia. Credo di essermi seduto su del catrame, vicino alla cabina.-
Mike alzò gli occhi al cielo.-Grandioso. Adesso sarà sporco anche il sedile.-
Il ragazzino chiuse gli occhi, il capo che oscillava seguendo il movimento dell'auto.-Gli interni della tua macchina non sono la mia priorità, al momento.- Rispose, ma non c'era astio nella sua voce. Solo una stanchezza tanto profonda che sembrava essergli uscita dalla bocca dello stomaco.-Non riesco ancora a crederci. Questi mesi, dall'infarto di mia madre, sembrano il sogno di un oppiomane. La mia vita ha sempre fatto schifo, ma cazzo, questa è follia pura.- Riaprì gli occhi, all'improvviso, ed erano pieni di rabbia.-Se penso a tutto quello che ho fatto per lui...-
Mike ne aveva un'idea vaga, per cui non si permise di commentare.
Solo Eddie poteva sapere come fosse stato, nell'ordine: perdere suo padre all'età di quattro anni per via del cancro, sopportare l'amore morboso e asfissiante di sua madre, essere preso in giro dalla materna perché era il ragazzino con l'asma, perdere l'unica figura sana della sua vita, la zia Pat, a causa dei pregiudizi di Sonia, scoprire di essere omosessuale e vergognarsene fino a consumarsi le ossa, scoprire di non essere asmatico e che tutte le sue paure e la sua intera vita si imperniavano su una bugia, vedere il ragazzo che amava con qualcun'altra, stare finalmente con lui ma essere ostacolato ferocemente da sua madre, essere percosso, essere insultato, essere cacciato di casa.
La menzogna di Richie era stata proprio la ciliegina sulla torta.
Mike si morse il labbro inferiore, tentennando.-Sono sicuro che le cose si sistemeranno.- Rispose, con un tono che voleva essere incoraggiante, ma che fece solo innervosire Eddie ancor di più.-Si dice che quando si tocca il fondo si può solo risalire...-
-Si dicono tante cose.- Ribatté il ragazzino, aspro.-Ma è da una vita che sto sul fondo, Mike. Richie era l'unico modo che avessi per risalire.- Batté la mano su una gamba in segno di frustrazione.-E quando se n'è andato mi ha spinto ancora più in basso di quanto già non fossi.-
-Ma lui ti ama ancora, no?-
Eddie non l'aveva detto, ma era una cosa talmente ovvia, per Mike. Che Richie non avesse smesso di amarlo neppure per un istante, che se l'aveva lasciato ci fossero dei motivi diversi.-Basterà parlarne, si può trovare una soluzione. Una storia a distanza, o cose del genere...-
-Non mi fido più di lui.- Interruppe Eddie, gelido.
No, ovviamente non si fidava.
Richie l'aveva combinata davvero grossa, stavolta - mentirgli per due interi mesi. Come gli era venuta in mente una cosa del genere?
Dio, Mike l'avrebbe strigliato per bene. Non poteva credere che fosse stato tanto idiota da lasciarsi scappare Eddie.
Eddie Kaspbrak.
Ne aveva conosciuti pochi di ragazzi con il cuore spezzato come il suo. Ma come amava lui...
Valeva più di un cuore intero.
E Richie questo doveva saperlo bene. Quindi perché? Perché lasciarlo? Perché non provarci, almeno per un po', per vedere cosa sarebbe accaduto?
-Eddie, sono certo che Richie l'abbia fatto per un motivo che riteneva giusto. Neppure io sopporto la disonestà, ma la vostra situazione è complicata...-
-Lui l'ha resa complicata.- Fu tutto ciò che disse Eddie, prima di girare lo sguardo verso il finestrino, e Mike capì che non aveva intenzione di continuare a parlare.
Almeno adesso non piangeva più.

White Lies - ReddieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora