Josephine's POV
Il pranzo è andato bene. Felix nonostante tutte le pressioni fatte, con una scusa banale se l'è filata e non mi ha seguito in azienda dove Hero era ben disposto a parlargli.
In realtà non ha detto nulla a riguardo, come al solito avrei fatto tutto da sola portandolo nel suo ufficio e nel caso chiudendoli a chiave dentro fin quando non si fossero chiariti. Come al solito sono ancora in ufficio rivedendo la vendita promozionale di Anna Todd, la scrittrice americana che ha scelto di appoggiarsi alla nostra casa editrice, in vista del lancio del suo primo libro.
Sul piano non dovrebbe esserci più nessuno, come al solito sono troppo stacanovista e mi perdo nel lavoro. O forse il vero motivo del perché mi trattengo qui è solo legato al fatto che domani tutta la mia vita potrebbe cambiare irrimediabilmente.
Katherine ed io siamo ben d'accordo a non far avvicinare Josh qui per i prossimi due mesi. Cosa alquanto difficile visto che il mio ometto passa molto tempo a lavoro con me quando siamo a Perth ma dovrà abituarsi all'idea di passare tutte le sue giornate con Katherine e Felix che fortunatamente non ha altri viaggi in programma per i prossimi 3 mesi.
Sto finendo di leggere le ultime pagine di un romanzo quando sento una voce familiare provenire dal corridoio.
"Non rispondi alle mie chiamate da quattro giorni." Urla una pazza isterica con la solita voce squillante e cacofonica."Sto lavorando." Puntualizzo Hero con tutta la tranquillità del mondo. "Smettila di dare spettacolo."
Senza pensarci due volte, mi alzo dalla mia scrivania e mi sporgo per spegnere la luce dell'abat jour sperando che al suo arrivo non l'abbia vista accesa.
Non vorrei che venisse a rompere le palle anche qui visto com'è incazzata.
"Non c'è un'anima su questo piano." Precisa Alex davvero furiosa. "Hai intenzione di tornare a casa?"
Resto in silenzio ad ascoltare la loro litigata nascosta nel buio più totale del mio ufficio.
Potrei andare via, potrei far finta di nulla e invece no... resto ferma li a farmi i fatti loro.
"No." Ribatte secco Hero.
"E dove cazzo dormi da più di quattro notti?" domanda Alex. "Te la stai scopando vero?"
"Alex, te lo ripeto per l'ultima volta... sto lavorando , per favore vai a casa." Dice Hero senza perdere la calma.
"Non ti ha mai amato." Gli rivela volendolo forse ferire. "Non ti ha mai amato altrimenti non ti avrebbe lasciato come ha fatto."
Se sapesse che sono qui e che sto ascoltando tutto cambierebbe qualcosa? Non riesco ad immaginarmi la sua faccia se mi fiondassi nel suo ufficio e iniziassi a fare a capelli con lei.
"Stai buttando quattro anni di relazione nel cesso per lei?" chiede ancora visto il silenzio di Hero. "Quattro anni..."
"Io non sto buttando nel cesso proprio nulla." Precisa Hero alzando il tono di voce. "L'hai fatto tu il giorno in cui hai scelto di cancellare le sue chiamate! L'hai fatto tu quando hai scelto di attrarmi a te con l'inganno nascondendomi che mi aveva cercato quando sapevi quanto stessi male per lei!"
"E cosa avresti fatto eh? Saresti corso da lei dopo che per mesi mi hai scopato e mi hai fatto dormire nel vostro letto?"
Ahia...questo si che fa male.
Pensavo avesse cambiato appartamento invece non ha avuto neanche la decenza di fare questo. So che ... dopo la mia fuga ha venduto di corsa la casa che avevamo comprato vicino ai suoi genitori per andarci a vivere insieme. Da sposati.
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Business Woman
RomanceCi siamo conosciuti all'università. Ci siamo incontrati per caso ad una festa. Era cosi sicuro di se che è stato facile ignorarlo per le prime settimane. Il classico don giovanni che ci prova con tutte. Poi... ho sottovalutato il suo fascino inglese...