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Josephine's POV

"Ho scoperto di aspettare Josh un mese dopo la mia partenza da Londra." Racconto mentre gioco nervosamente con le mani seduta su una delle poltrone del salotto. Mercy è all' in piedi appoggiata con la spalla sul bordo della porta guardando in direzione di Josh mentre Martha è seduta sul divano poco distante da me. "E' stata dura... perché all'inizio nonostante l'aiuto di mia madre non sapevo cosa fare, come controllare la nausea, le voglie..."

Martha ha lo sguardo fisso sul mio letto, e stranamente resta in silenzio ad ascoltarmi.

"E' nato il 6 luglio." Annuncio sorridendo visto che ricordo bene quel giorno. Martha si volta finalmente verso di me, e noto che ha gli occhi pieni di lacrime. "Mi hanno dovuto fare un cesareo d'urgenza perché il cordone ombelicale gli impediva di respirare... si è sempre mosso troppo anche quando era nella mia pancia."

"Perché... perché... ?" tenta di chiedermi Martha senza riuscire a fare una frase di senso compiuta.

Ora o mai più. 

"Roger Kumble è venuto da me cinque anni fa prima che iniziasse il matrimonio." Annuncio attirando l'attenzione delle due donne su di me dando finalmente ad entrambe la spiegazione che volevano da tempo. "Dicendomi che se avessi sposato Hero... avrebbe... avrebbe fatto fallire la sua azienda nel giro di qualche settimana."

"Che cosa?" chiede Mercy incredula venendo verso di me.

"E' venuto da me con tutte le pretese del mondo da uomo potente e ricco quale era, costringendomi il giorno delle mie nozze, a mollare tutto e andarmene via altrimenti avrebbe rovinato Hero e il suo investimento."

"Oh mio dio..." sussurra Mercy credendomi sulla parola. "Perché non me l'hai detto quando ti ho urlato contro quelle cose?"

"Non mi avresti mai creduto." Puntualizzo sicura di me. "Ero il nemico per voi. E loro erano i bravi della storia."

"Quindi... non avevi intenzione di scappare?" chiede Martha quasi come se ne volesse avere conferma.

"No..." sussurro sincera. "Aveva già programmato tutto, è stato lui a comprarmi il biglietto aereo per Perth per quella stessa mattina."

"E Alex cosa c'entra in tutta questa storia?" chiede Mercy camminando nervosamente avanti e indietro per la stanza.

"A parte l'ovvio?" chiedo retorica. "Ha sfruttato la situazione e ha giocato bene le sue carte."

Sto per aggiungere altro ma poi mi blocco poco sicura di dove potermi spingere.

Gli sto dando troppe informazioni tutte insieme. Non va bene, non so neanche se riusciranno a mantenere il segreto.

"C'è altro vero?" chiede Martha leggendo tra le righe del mio silenzio.

"Cos'ha fatto Jo?" chiede Mercy apprensiva.

Sbuffo sonoramente, incerta o no se rivelare il resto di ciò che ho scoperto in questi giorni .

"Dopo...dopo il parto... Felix mi ha convinto a chiamare Hero per dirgli tutto." Ammetto rigida.

"Felix?" chiede Martha perplessa. "Il nostro Felix?"

"Si..." sussurro visto che dovrò raccontare anche questa parte della storia. "Io... l'ho chiamato e gli ho mandato un messaggio e lui mi ha risposto con uno di quei messaggi reimpostati ma... quando l'ho affrontato giorni fa mi ha detto di non saperne nulla."

"Quella puttana!" sbotta Mercy furiosa. "L'ha fatto a posta!"

Forse sto sbagliando. Dovrei proteggerle di più. Ma sento la necessità di liberarmi con loro di tutti i pesi che mi sto portando dentro anche se è sbagliato da parte mia metterle cosi a rischio. Soprattutto se sono come Katherine e difficilmente riescono a controllare la rabbia.

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