Hero's POV
Entro nel mio ufficio, sbatto la porta con forza , mi tolgo la giacca e slaccio leggermente la cravatta visto che mi manca l'aria.
Lei è qui.
Qui a Londra.
E ha riparto vecchie ferite che credevo si fossero ormai cicatrizzate.
Stavo bene. Stavo cosi bene prima di rivederla stamattina.
La mia vita proseguiva alla grande senza di lei. Ho una casa tutta mia, tra 6 mesi mi sposo con una donna che mi ama e che farebbe tutto per me.
Ma io la amo?
Sono realmente innamorato di lei a tal punto da condividerci il resto della mia vita e da farci dei figli?
Ne ero cosi convinto fino a un'ora fa e ... poi? L'ho vista e non ci ho capito più nulla.
Qualcuno bussa alla porta del mio ufficio e con un po' troppa enfasi gli ordino di entrare.
"Hero?" mi chiama mia madre dolcemente. "Hero, stai bene?"
"Certo mamma." Ammetto andando verso l'angolo degli alcolici per versarmi un po' di scotch. "Stai tranquilla."
"Non sapevo che sarebbe venuta altrimenti... altrimenti avrei detto a tuo padre che..."
"Mamma ci ha appena salvato il culo." Rivelo interrompendola razionale. "Importa solo questo."
I bilanci non rientravano. Inserire un estraneo all'interno della nostra azienda avrebbe solo portato problemi.
"Si ma..."
Si interrompe di colpo quando la porta del mio ufficio viene aperta di colpo e mi ritrovo di faccia Alex, la mia fidanzata nonché futura moglie.
"Ho appena saputo." Rivela richiudendo la porta. "Papà me l'ha appena detto."
E' stato veloce visto che la riunione è finita meno di 10 minuti fa.
Perché non sono felice di vederla? Non dovrebbe essere cosi.
Ho passato due anni accanto a questa donna e solo ora me ne sto accorgendo?
No... me ne sto accorgendo ora perché l'ho rivista. Ecco perché.
"Può farlo?" domanda preoccupata Alex avvicinandosi a me buttandomi le braccia al collo per poi baciarmi come se nulla fosse.
"Si... può farlo." Ribatte mia madre secca. "Ma se ne andrà presto... o almeno cosi ha detto."
"Che significa?" chiede Alex allarmata. Si volta verso di me, e stranamente nei suoi occhi non vedo preoccupazione per l'azienda o per i suoi dipendenti... no. Ci vedo paura per altro.
"Mamma, ci puoi lasciare un attimo per favore?" domando e sento Alex irrigidirsi tra le mie braccia.
"Certo tesoro." Acconsente uscendo dal mio ufficio.
"Amore che succede?" mi domanda dolcemente Alex accarezzandomi il viso. "Cosa vuole da noi?"
"Non vuole nulla da noi." Ribatto corrugando la fronte. "Ha solo comprato le azioni dell'azienda."
"Perché mi rispondi cosi ora?" chiede ferita visto che la sto trattando davvero uno schifo.
Tiro un sospiro, cerco di calmare i nervi e la guardo negli occhi sperando di trovarci i suoi.
Sperando di trovare quegli occhi azzurri che 8 anni fa mi hanno fatto perdutamente innamorare.
Ma gli occhi di Alex sono castani. E di certo non ci vedo il mare dentro.
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Business Woman
Roman d'amourCi siamo conosciuti all'università. Ci siamo incontrati per caso ad una festa. Era cosi sicuro di se che è stato facile ignorarlo per le prime settimane. Il classico don giovanni che ci prova con tutte. Poi... ho sottovalutato il suo fascino inglese...