Hero's POV
"Signora Langford." Ricambia Roger alquanto confuso alzandosi comunque per andarle a stringere la mano.
Signora? Si è sposata con qualcuno e non lo so?
Perché nessuno mi ha detto nulla? E soprattutto cosa cazzo me ne fotte se si è sposata o no? Sono passati 5 anni, è ovvio che si sia rifatta una vita.
Ciò nonostante le guardo le dita, trovandole libere senza nessuna anello.
"Signorina... signorina Langford." Puntualizza Josephine stringendogli la mano.
Senza rendermene conto tiro un sospiro di sollievo.
"Cosa ci fa lei qui?" chiede Roger visibilmente confuso.
"Non è ovvio?" chiede Josephine come se fosse la cosa più ovvia del mondo. "Faccio pur sempre parte di questa società o mi sbaglio?"
Quando le ho chiesto di sposarmi, e con il suo trasferimento qui, mio padre pensò bene di mettersi in società con Stephen Langford ,padre di Josephine, per creare una sede operativa della nostra società anche a Perth, Australia.
Ma... lei non fa parte di questa società... giusto?
"Si ma le politiche della società sono chiare..." inizia Roger interrotto poi da mio padre.
SI? Cioè lui sapeva?
"Quando Stephen ed io ci siamo messi in società 6 anni fa..." inizia avanzando nella stanza dietro di me e Titan andando verso l'alto lato del tavolo della sala riunioni. "...il nostro avvocato dell'epoca ci suggerii di inserire una clausola nel caso di una morte prematura di una delle due parti."
"E come ben sa, signor Kumble..." inizia Josephine tranquilla. "I miei genitori sono venuti a mancare un'anno fa."
Come dimenticarlo.
Qui a Londra pioveva a dirotto. Era un mercoledi, mio padre è entrato nel mio ufficio con gli occhi gonfi per le lacrime dandomi la notizia che mai mi sarei aspettato di sentire.
Stephen ed Elisabeth Langford morirono in un incidente stradale mentre ritornavano da una giornata al mare. Un coglione ubriaco gli andò addosso e loro persero il controllo dell'auto sfondando il guard rail precipitando giù da un ponte.
Lo ricordo perché in quel momento, quando me l'ha detto, ho pensato a lei.
A lei e a come si potesse sentire, a come avesse reagito quando l'hanno chiamata, chiedendomi se chissà avesse potuto aver bisogno di me.
Perciò inizialmente scelsi di seguire mio padre a Perth per il funerale e per presiedere il consiglio della società oltreoceano. Da quello che sapevo Katherine e Josephine non avevano mai voluto entrare a far parte della società. Avevano preferito dedicarsi ad altro.
"Si... si certo che lo so." Ammette Roger visibilmente in difficoltà. "Ti rinnovo le mie condoglianze."
Ma poi non ci sono andato. Stavo già con Alex, la quale non prese molto bene l'idea che volassi per raggiungere la mia ex nonostante la situazione fosse particolare.
Ma non lo feci per lei. No.
Non volevo vederla. Non dopo tutto quello che mi aveva fatto.
"Avevano stipulato una polizza assicurativa." Ci rivela Josephine avanzando verso il tavolino per versarsi un bicchiere d'acqua. "E con quella polizza sono riuscita a ricomprare le mie quote della società e quelle di Katherine."
Che cosa? Ma parliamo di miliardi di dollari.
Guardo mio padre sconvolto e lui in tutta risposta annuisce con il capo fiero. Volevamo comprarle noi quelle azioni ma... i debiti non ce l'hanno permesso.
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Business Woman
RomansaCi siamo conosciuti all'università. Ci siamo incontrati per caso ad una festa. Era cosi sicuro di se che è stato facile ignorarlo per le prime settimane. Il classico don giovanni che ci prova con tutte. Poi... ho sottovalutato il suo fascino inglese...