Extra: Bedtime For Two

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Perché a volte, vuoi solo avere una serata eccitante con la persona che ami.

.........

La luna crescente sembrava sogghignare ad Alice dalla finestra della camera di Arthur, come se fosse a conoscenza dei suoi pensieri più intimi e segreti.

Era passato qualche tempo dall'ultima volta che aveva dormito con lui nella sua stanza.

"Alice, ora spengo le luci"

"Oh, okay" rispose lei, assorta, prima di venire inghiottita dall'oscurità. Quando i suoi occhi si abituarono al buio, si voltò verso Arthur sdraiato accanto a lei, soffermandosi a studiare il suo elegante profilo.

Pensava si sarebbero addormentati subito, invece...

"Volevo andare a letto presto, ma ho cambiato idea" disse Arthur, girandosi improvvisamente su un fianco, gli occhi stretti che osservavano quelli di lei.

"Arthur?"

"Cosa? Vuoi dormire?" domandò, sorpreso "Allora è il momento del bacio della buonanotte. Faresti meglio a sperare che non ti metta dell'umore giusto"

"Dell'umore per cos-..." la voce di Alice si perse tra le labbra di Arthur, lasciandosi sfuggire un morbido gemito non appena capì che quello era molto più di un semplice 'bacio della buonanotte'.

"Mmm" mormorò Arthur, soddisfatto dal modo in cui Alice accolse la sua lingua nella propria bocca. Quel semplice gesto fu sufficiente a far affiorare i più intimi desideri di lei.

"Il solo sentirti gemere per me..." le sussurrò Arthur, incrociando il suo sguardo ardente. E proprio quello sguardo fece fiorire un impertinente sorrisino sulle sue labbra "Stavi forse pensando di fare qualcosa di trasgressivo con me stanotte?" le domandò, inclinando la testa, stupefatto ed eccitato al tempo stesso.

Alice sgranò gli occhi "...N-no..." balbettò, sentendosi le guance in fiamme.

"Sei una bugiarda, Alice!" replicò Arthur facendo schioccare la lingua, assumendo quel sorrisetto compiaciuto da detective che aveva appena colto un criminale in flagrante. Senza lasciarle il tempo di dire altro, si portò a cavalcioni su di lei posandole le mani sulle spalle per trattenerla giù.

"Ho sentito la tua voglia quando hai risposto al mio bacio. Dico bene?" con una breve risata, Arthur le sfregò le labbra, ancora umide e sensibili, con il proprio pollice e fu tutto ciò che servì per far crollare il fragile muro di ostinazione dietro il quale Alice aveva cercato di nascondersi.

Forse era peccaminoso da parte sua, ma Arthur aveva ragione: c'era una sola cosa che voleva in quel momento, e glielo disse.

"Arthur... ti prego toccami ancora..." Alice osservò i suoi occhi spalancarsi per la sorpresa.

"Da quando sei diventata una ragazza tanto insolente, hm? Ma io amo quando sei provocante. Perciò ti libererò da questi abiti molesti e ti toccherò ancora di più."

Detto questo, Arthur la spogliò velocemente per poi farla voltare e, tenendole una mano sui fianchi, si slacciò i pantaloni prendendola da dietro con particolare ardore, muovendosi dentro di lei con colpi profondi e vigorosi, e Alice lo accettò con entusiasmo fino a gemere nel raggiungere il culmine del piacere.

Interrompendosi, Arthur ordinò "Vieni qui, Alice" la voce cupa, sensuale, resa più roca dal desiderio. Alice si lasciò sfuggire un leggero grido di sorpresa nel ritrovarsi sulle gambe del suo amato rivolta verso di lui.

"Una nuova posizione?"

"Mm, si, esatto" Alice rabbrividì nel sentire il fiato caldo di Arthur accarezzarle la pelle imperlata di sudore "Voglio vedere il tuo viso quando finisco" e, alzandole il mento con la punta delle dita, abbassò il capo per succhiare e stuzzicare con i denti i suoi capezzoli turgidi e sensibili mentre faceva scivolare le dita della mano libera dentro di lei, sfregando e provocando fino a farla sciogliere contro di lui.

"Heh. Sei decisamente bagnata stasera, Alice. Così sensuale..." 

Il sorriso era ormai svanito dal viso di Arthur, mostrando solo la brama che lo affliggeva.

"Sei pronta per me, di nuovo?" Alice rabbrividì nel sentire la voce del suo amato bisbigliarle dolcemente all'orecchio.

Sorridendo alla timida ammissione di resa di Alice, Arthur sfilò pigramente le dita da dentro di lei per afferrarla ai fianchi con entrambe le mani e, sollevandola, la sistemò in modo da sfiorare il suo ingresso con la punta del suo membro.

Alice sussultò emettendo una sorta di singhiozzo strozzato quando, molto lentamente, Arthur non fu dentro di lei fino alla radice.

E, accidenti, era una sensazione incredibile.

"Haa... Dei, è così bello stare dentro di te" mormorò Arthur contro le sue labbra "E non solo perché ci completiamo perfettamente... è così bello stare dentro di te perché ti amo tantissimo..."

Il cuore di Alice mancò un battito, perché lo stava dicendo ad alta voce?

Avvinghiandogli le braccia al collo, Alice fu investita da un insieme di timidezza e soverchiante amore nei suoi confronti, iniziando a muoversi, cedendo al bisogno di sentirlo scivolare dentro e fuori mentre lui le baciava e leccava il collo gemendo soddisfatto.

"Io... non ho intenzione di lasciarti dormire stanotte, amore mio..." ansimò Arthur contro di lei e, pur non vedendolo, Alice percepì il sorriso sornione contenuto nella sua voce.

Il suono erotico dei loro respiri durante l'amplesso riempì la stanza e la notte, mentre i due amanti si perdevano in un dolce mare di piacere...

Uno Studio in Rosso - Arthur Conan DoyleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora