Chapter 27 - Giada Pavesi

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Dei Paesi Bassi si insegnano sempre le solite cose: la Compagnia delle Indie Orientali, i pittori fiamminghi e il fatto che si sia espansa rubando terra al mare. Ma a nessuno viene in mente di spiegare come l'acqua resti lì, scura e silenziosa, a lambire l'orlo degli argini artificiali.

«Ce la faccio da sola.»

Mei Ling rifiuta la mano tesa di Martha sopra la botola dalla quale stanno sgusciando fuori. Lo stesso passaggio che aveva usato Pat per riportare lei e Nadia al laboratorio, un foro al limitare di una remota banchina del porto di Oudeschild.

«Per farti prendere una boccata d'aria stiamo rischiando di esporre una delle entrate all'unico rifugio che ci è rimasto. Mi auguro che questo ossigeno olandese sia miracoloso.»

«L'unica cosa che potrebbe fare un miracolo, sarebbe una sigaretta, ma non se ne vedono da secoli.»

Martha si ritrae per andare a conquistare una bitta d'ormeggio, dove un tempo le navi gettavano le cime. Ci poggia sopra un piede come un esploratore e scruta la notte.

«Nessuno in vista» dice.

Ma Mei Ling ha smesso di fidarsi perfino di se stessa, e gli occhi di Martha non fanno eccezione. Cela la botola richiudendola, passandoci sopra un vecchio telone da pesca rimasto a marcire sulla banchina.

«Be', a meno che tu non ti voglia fumare un'alga, dovrai accontentarti della brezza marina» risponde fissando le piante danzare sotto la superficie dell'acqua, più prolifere che mai dopo la paralisi del porto.

«Quelle?» sbuffa Martha «Saranno ancora fatte al 90% di petrolio. Secondo te quanto tempo ci metterà la terra a disintossicarsi?».

«Dipende se la Cura funzionerà o meno. Se non funziona, problema risolto. Se funziona, chissà se poi avremo voglia di lasciar stare il pianeta... io ne dubito comunque.»

«Non ci credo, Mei Ling fa il tifo per l'estinzione di massa?».

«Ti prego. Credi sia una di quelle che quando vede su internet la foto di un gattino preso a calci inneggia alla fine della razza umana? Voglio dire, gli infami ci sono...».

«E tu sei qui per capire se io sono una di quelli», la prende in contropiede Martha.

Mei Ling si dondola con un piede e la cassa sotto di lei cigola.

«Dai facciamo due passi... se proprio ci deve sorprendere qualcuno dei cattivi» e fa le virgolette con le dita «meglio capiti lontano dalla botola, no?»

Non ha tutti i torti, pensa Mei Ling seguendola.

E poi si sente meglio più si allontanano da lì, da Nadia.

La risacca impatta contro la banchina sotto di loro, prende di petto il marmo ancora e ancora, ignorando di non poterlo scalfire. Magari, girarci attorno.

«Quindi, tu e Dan...».

Martha si stringe nelle spalle e schiva gli occhi a mandorla dell'altra, accelerando il passo. Poi parla con il viso nascosto dai suoi boccoli da principessa Confetto.

«Che scenario. Due ragazze innamorate dello stesso ragazzo. Sembra quasi un film romantico, non fosse per l'Apocalisse.»

«Daybreak» ribatte Mei Ling «Il vero problema, è che il ragazzo in questione è morto.»

«Warm bodies» le strizza l'occhio Martha.

E si concedono una risatina.

Poi camminano un po' in silenzio.

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