capitolo 2

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Ogni giorno ormai era monotono studiavo i libri di testo e ai margini prendevo appunti sulle cose che sapevo già di mio e sottolineavo quelle importanti, ogni tanto con il professor Piton mi esercitavo con pozioni o difesa contro le arti oscure; fino all'inizio della scuola.

La mattina mi svegliai alle sette in punto, scesi dal letto di malavoglia e mi diressi in bagno.

Mi tolsi prima i pantaloncini corti e poi la canottiera bianca che usavo come pigiama, entrai in doccia e il getto tiepido mi scorreva sul viso mentre pian piano mi svegliavo.

Uscii dalla doccia e mi cinsi il seno un' asciugamano. Iniziai a pettinarmi I miei lunghi capelli bianchi, che ormai mi arrivavano al sedere. Asciugai il mio corpo con l'asciugamano che mi avvolgeva e mi misi la mia solita crema ai frutti di bosco. Presi l'intimo e me lo misi, poi presi una camicia bianca e lasciai a travedere gli ultimi tre bottoni in alto perchè mi davano fastidio, stringevano la mia quarta abbondante. Presi la gonna nera che mi arrivava al ginocchio, ma visto che non mi piaceva la accorciai di circa venti centimetri, così mi arriva a metà coscia. Osservai il mio viso e mi accorsi che sotto I miei occhi c'erano delle occhiaie, presi il correttore, un pò di mascara e di matita nera, ed ero pronta. Mi misi un bracciale a forma di serpente che mi circondava il polso, era un bracciale magico. Davanti alla bocca del serpente potevo mettere la bacchetta e dicendo dentro la bacchetta scompariva, strizzando due volte l'occhio sinistro e dicendo fuori la bacchetta ricompariva nella mia mano. Diciamo che era in porta bacchetta al posto di tenermelo sempre dentro i pantaloni o la gonna,nel porta bacchetta che mi ero fatta costruire in pelle, come se fosse un fodero per i pugnali babbano.

Visto che faceva ancora caldo non presi il maglioncino ma presi solo la tunica per coprirmi le spalle, tornai dentro camera e chiamai Diablo, il mio pitone domestico. Lo avevo preso insieme al professor Piton a Diagon Alley. E' di un verde scuro misto marrone, mi segue ovunque, essendo rettilofona parlavamo spesso, Diablo quando giravo per il castello mi seguiva sempre, quando nei passaggi c'erano topi lui se li mangiava.

Gli chiedi da mangiare delle lucertole essiccate e insieme scendemmo lungo le scale della torre, sapevo che verso sera sarebbero arrivati gli alunni e quindi avevo tutta la giornata libera. Entrai nella sala grande per fare colazione insieme ai professori, come ogni volta che vedevano Diablo prendevano un colpo a parte Piton che lo sapeva già da un pezzo e non li faceva impressione, essendo il capo scuola dei serpeverde.

Finita la colazione mi diresti in giardino iniziai a giocare insieme alle creaturine magiche, il pomeriggio ritornai nella mia stanza e ripassai di nuovo tutti i libri visto che avevo già finito di leggere e studiare e che anche i libri che mi aveva prestato il professor Piton che erano avanzati per la mia età.

Durante il pomeriggio ripensai ai momenti che avevo versato In America mi si è mai Auror,

flashback

Eravamo andati a prenderci il gelato, appena entrato in gelateria tutti i bambini si girano a guardarmi negli occhi, quest'ultimi essendo di due colori differenti, uno completamente bianco e l'altro completamente azzurrino con delle sfumature di rosso, i bambini si spaventavano, a parte uno che sia vicino a me tranquillamente e mi sorrise, io per gentilezza le sorrisi di rimando strinse il pugno destro e fece comparire un fiore, lei era stupefatta glielo diedi e lei tutta contenta saltello fino a sua madre.

Fine flashback

amore impossibile// draco malfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora