Capitolo II (seconda parte)

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Abitavo in un piccolo appartamento nel centro di Chicago. Era molto accogliente, solo che ero sola. Volevo avere qualcuno lì con me, ma non volevo disturbare nessuno.

Quella sera, alle 19:55
Ero pronta (strano, di solito ero sempre in ritardo) e stavo aspettando Ritter. Vidi parcheggiare sotto a casa mia e poi scese Ritter.
“Hey, come sei vestita bene”
"grazie, ma ho solo una semplice T-shirt e un paio di jeans"
“sei bella anche così” disse sottovoce; feci finta di non capire, ma in realtà dentro gioivo.
"andiamo?" dissi dopo un lungo ed imbarazzante silenzio
“si andiamo”
dopo 2 o 3 minuti arrivammo ad un locale, chiamato “Molly’s”. Era un locale molto carino. Entrai e salutai tutti i presenti della 51 e poi un ragazzo si avvicinò a me.
"Chi sei?"
“Kevin Atwater, molto piacere”
"Martha, piacere mio"
“Sei nuova? non ti ho mai vista...”
"sono arrivata ieri, faccio il paramedico alla 51"
“io sono un agente del 21esimo distretto”
"wow... beh, ora devo proprio andare, non voglio perdermi i racconti dei vigili del fuoco... é stato un piacere conoscerti"
“anche per me, beh ci vediamo”
tornai dagli altri e vidi che Ritter aveva uno sguardo preoccupato e io, con un semplice sguardo, lo rassicurai.

Qualche ora dopo
Era già ora di tornare a casa, ma io, che di alcolico non reggevo nemmeno una birra, chiesi a Ritter se poteva rimanere da me, non volevo stare da sola in quello stato.
Lui accettò. Poi non ricordai più nulla.

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