Capitolo XI

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Il mattino seguente
Ero sveglia da ormai circa un'ora. Pensavo... Forse ho fatto l'errore più grave della mia vita ad andare ad abitare con lui, ma io lo amo. Certo, se lui mi ama come il mio ex, Johnny, allora siamo messi benissimo.
Sbadiglio, mi metto un paio di leggins, una felpa e delle scarpe da ginnastica e vado a correre. É una delle cose che mi fa scacciare i pensieri, dopo la musica. Metto gli auricolari e "Radioactive" degli Imagine Dragons si fa strada nella mia testa.
Dopo un'oretta circa torno a casa e mi trovo un Kevin in pigiama con una tazza di caffé in mano.
"Buongiorno" dico, dandogli poi un bacio.
«Dove sei stata?» dice con una voce assonnata.
"sono andata a correre... Faccio una doccia e arrivo, ok? Non riaddormentarti" dissi, ridendo un po'.
Mi feci una doccia, poi mi misi un paio di jeans, un maglione verde e mi legai i capelli in uno chignon.
"Sono pron..." iniziai a dire, ma poi lo vidi, senza maglietta. Anche se lo avevo già visto così, mi stupivo ogni volta. Però questa volta il mio sguardo cadde sulla sua spalla. Aveva una ferita.
"Hey tesoro, cosa ti sei fatto?" dissi, preoccupata
«Dove? Ah... Non é niente» mi disse, ma io non gli credetti
"Non fare storie ora, ti porto al MED" dissi, decisa
Poco dopo chiamai Hank Voight e gli dissi che quel giorno non sarei andata al lavoro perché Kevin aveva una ferita alla spalla.
Quando arrivammo al MED, spiegai tutto ad un dottore, che lo portò in una sala per visitarlo, impedendomi di entrare.

Kevin

Quella mattina mi ero svegliato, solo... La mia paura più grande era quella che io un giorno l'avrei persa, sarebbe andata via... Lei non era qui, ma ieri era qui, vicino a me. Ero preoccupatissimo, andai a bermi qualcosa di forte e, dopo, senza pensare alle conseguenze, presi un coltello e mi feci un piccolo taglio. Mi fece male inizialmente, ma poi il dolore alleviò il mio continuo malessere. Dopo un'ora circa lei tornò e io cercai di far finta di aver dormito per tutto il tempo. Mi disse che si andava a lavare dopo la corsa che aveva fatto e io intanto scelsi cosa mettermi; forse non ero stato veloce perché, prima che mi mettessi la maglia e la felpa, lei arrivò e vide quel taglio che mi ero fatto.

Al MED
Era passata un'ora, ma di Kevin nemmeno l'ombra.
Chiesi ad un'infermiera se sapeva qualcosa e mi disse che gli stavano facendo un test antidepressivo.
"Posso vederlo?" chiesi, con le lacrime agli occhi e, quando l'infermiera mi disse di si, io corsi da lui.
"Come mai lo hai fatto?" dissi
«Scusami...» fu l'unica cosa che riuscì a dire.
Di sicuro, se non avesse smesso, mi sarebbe scivolato dalle mani... Non avrei voluto perderlo... Mai...
"Kevin, per quale motivo lo hai fatto, me lo spieghi?" dissi, ormai con le lacrime agli occhi.
«Temevo di perderti e non me lo sarei mai perdonato...» disse, piangendo pure lui.
"Kevin, non me ne sarei mai andata da te, non lo avrei mai fatto..." sospirai, un po' delusa dal suo comportamento.
«Amore mi dispiace...» mi disse, ma io non lo feci finire di parlare e gli diedi un bacio.
Non lo avrei perso, nemmeno se fosse l'unico di cui non fidarsi... Che lui sia buono o cattivo, gentile o arrogante, impaurito o no, io sarei stata al suo fianco. Sempre e in ogni caso.

Nota autrice
Hey, ecco a voi i fazzoletti 🤧. Spero che vi emozionino i miei capitoli... Se vi piacciono lasciate una stellina e magari un commento

~Chiara🌹

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