Capitolo IX

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Era mattina. Mi svegliai con accanto a me Kevin, che dormiva beatamente. Sorrisi, finalmente i miei sentimenti li avevo espressi e non sapevo che anche lui provava lo stesso. Dal primo giorno che l'ho visto, al Molly's, scattò qualcosa in me.
«Buongiorno» disse.
"Buongiorno Kevin" dissi, sorridendo.
«É ora di andare» mi disse,un po' a malincuore.
"Mi preparo e andiamo ok? Facciamo colazione qui a casa?"
«Va bene» disse, mentre si alzò dal letto
Mi alzai dal letto, presi un maglione grigio e un paio di leggins. Li indossai e poi misi le scarpe da ginnastica.
"Eccomi Kevin, sono pron- Ora mi spieghi come fai ad essere bello anche con una semplice felpa" dissi, mentre arrivavo in cucina.
«Eh, é tutto fascino nascosto» disse ridendo.
"Aspetta ancora cinque minuti, mi sistemo e arrivo" dissi. Andai a truccarmi giusto un po', per nascondere le occhiaie. Poi feci due trecce alla francese.
"Ora sono pronta" dissi, ridendo.
Una cosa mi stupì mentre arrivavo in cucina: lui stava cucinando.
"Sai cucinare?" dissi, sorpresa
«Essendo single e abitando da solo é normale» disse lui, come se fosse normale.
"Ora peró non sei single" dissi, cercando di rimanere seria, con scarsi risultati.
«Già, e sono anche fortunato ad avere una ragazza come te» disse, sorridendo.
Ma quanto é dolce? Menomale che qualcuno riesce ad essere dolce con me
"Chissà cosa avrebbe detto mio padre... Se..." mi interruppi subito, dato che stavo per mettermi a piangere.
«Martha tranquilla, ci sono io» e mi abbracciò.
Guardai l'orologio.
"É tardissimo" urlai, correndo ovunque per la casa
«Ora partiamo, tranquilla» mi disse Kevin, dandomi poi un bacio sulla guancia.

Al distretto
Arrivammo abbastanza in orario, quindi entrai di corsa e dissi "Scusi Platt, so di essere in ritardo" tutto d'un fiato. Mi disse che ero in orario e, dopo che ebbi sospirato di sollievo, corsi nello spogliatoio e, mentre mi stavo cambiando, qualcuno arrivò da dietro e mi abbracciò. Dalla stretta capii subito chi fosse: Kevin.
"Kevin, siamo al lavoro" dissi, sussurrando
«A pranzo vieni con me?» disse, sussurrando al mio orecchio
"Certo, ma ora devo cambiarmi" dissi
«Va bene»

A fine turno
Finalmente abbiamo risolto il caso della morte di Charlotte e abbiamo preso il colpevole. Era il suo ex fidanzato che, per gelosia, la aveva uccisa.
Ero nello spogliatoio, mi stavo cambiando, quando Kevin entrò e mi disse
«Ciao, appena sei pronta andiamo a cena ok? Vestiti elegante, ti posso dire solo questo»
"ok, mi fai paura" dissi

Poco dopo, a casa
Decisi di mettere un vestito rosso, con le maniche di pizzo, mi sciolsi i capelli e li lisciai, mi truccai e misi delle scarpe rosse con un tacco non troppo alto.
Chiamai Kevin: mi disse che era sotto casa mia, quindi scesi.
"Eccomi" dissi, quando salii in macchina
«Ti avevo detto di vestirti elegante, non così provocante: però mi piace» disse, dandomi un bacio sulla guancia.
"Sai, non ci siamo nemmeno dati un bacio come si deve" dissi, sincera
Dopo un lunghissimo silenzio, lui finalmente parlò.
«Hai ragione, ma ora sto guidando. Non appena ci fermiamo sarà indimenticabile»
Sorrisi.
Quando arrivammo, scesi dalla macchina, ma, prima che entrassi nel ristorante, Kevin mi fermò e mi baciò. Fu un bacio molto passionale, sembrava che ci fossimo solo noi due.
Dopo quel bacio, per tutta la cena sorrisi come una stupida, ma una cosa era certa: lo amavo, ma non solo con il cuore, ma anche con l'anima.
Era quasi finita la cena, quando Kevin sussurrò qualcosa ad un cameriere che annuì e, poco dopo, arrivò con un piccolo regalo.
«Ti amo tanto Martha, questo lo stringerai quando ti sentirai abbandonata da tutti, ma io sarò lì, forse nemmeno fisicamente, ma ci saró. Ora aprilo» disse Kevin.
Lo aprii e quello che ci trovai fu...

Nota autrice
Cosa troverà Martha?

~Chiara🦋

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