Capitolo XII

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Erano passati due giorni dall'uscita di Kevin dal MED e Voight insisteva affinché qualcuno gli rimanesse accanto. Mi diede un permesso di rimanere a casa finché non si sarebbe rimesso al 100%.
Tutti sapevano che io e lui stavamo insieme, quindi non si scandalizzarono quando mi ofrii volontaria per restare tutto il tempo con lui.
«Tesoro, non devi rimanere se non vuoi» disse Kevin
"E se io volessi restare? E se volessi tenerti compagnia con una partita di hockey, pizza e birra?" dissi. Sapevo che lui andava matto per la birra e io per l'hockey.
«Ci sto» disse, sorridendo.
Accesi la TV e ci misimo a guardare la partita, chiamai la pizzeria e presi due birre dal frigo.
"Sai, non ero mai arrivata a questo punto con un ragazzo" dissi, contenta.
«Che vuoi dire?»
"Che sono stata fidanzata, ma non ero mai andata a vivere con lui"
«Oh»
"dai, vieni qui" dissi, per poi abbracciarlo. Devo dire che la TV fece solo compagnia, non la stavamo realmente ascoltando.
Lui mi abbracciò e io sorrisi.
"Grazie Kevin" dissi, sorridendo.
«Grazie a te per tutto ciò che fai»
(spazio autrice: awww)
decisi di spegnere la TV, siccome ero stanca, e poi andammo a dormire.

Il mattino seguente
Mi svegliai comunque presto. Lasciai un messaggio su un foglio con scritto
"Hey non preoccuparti, vado a fare una passeggiata. Se ti svegli e non sono ancora tornata non fare stupidate. Ti amo, Martha"
Poi mi misi una felpa, un paio di jeans e delle scarpe bianche ed uscii.
Quando tornai, non credetti ai miei occhi... Era seriamente lui quello che vedevo, con un'altra donna.
"Kevin, come hai potuto?" dissi, con un mix di emozioni che mi giravano in testa: rabbia, delusione, tristezza...
«Tesoro, non è come sembra...» iniziò a dire, ma io lo fermai.
"Per te non sono più Tesoro, sono solo Agente Olinski." dissi. Poi presi tutta la mia roba e andai via da lì.
Come ha potuto farmi questo?
Come?
Andai nel mio vecchio appartamento.
Poi mi arrivò una telefonata, era di Adam Ruzek.
"Pronto? Sono nel mio vecchio appartamento... Non mi va di parlarne. Scusa, no, non venire qui... Uff ok. Ti aspetto." poi riattaccai.
Sarebbe venuto qui, per consolarmi, anche se non avrei mai voluto farmi vedere così fragile.

Poco dopo
Qualcuno suona al campanello. Mi alzai con gli occhi gonfi, indossando un pigiama con degli unicorni sopra e aprii.
"Ruzek" dissi, iniziando di nuovo a piangere.
«Martha, non piangere... Per favore» mi disse, poi aggiunse «Chiamami pure Adam»
Gli raccontai tutto, dall'inizio alla fine. Quando finii gli domandai
"Adam... Come ha potuto tradirmi così? Come ha fatto a fingere di amarmi?" dissi
«E se lui avesse fatto finta di amare lei per farti ingelosire? Lui ti ama dal primo giorno... Lo so e basta. Io e lui siamo amici, so cosa gli passa per la testa.» Mi disse e poi mi abbracciò per consolarmi.
"Grazie Adam... Domani non vengo al lavoro... Non mi sento pronta ad affrontarlo, poi magari ci rimette qualcuno e il caso va male per colpa del mio malessere..." dissi, sconvolta.
"Adam, se vuoi vai pure, sarai stanco... Non ti preoccupare, so badare a me stessa" sorrisi, lo ringraziai e lui andò via. Avevo molto a cui pensare: prima di tutto, era serio quando mi diceva che mi amava? Poi, perché stava con un'altra? Sbuffai, piena di pensieri.
Non dormii per niente, quindi, verso le due di notte, mi misi un paio di jeans, una felpa, un paio di scarpe ed uscii di casa, andando in giro senza una meta. Poco dopo arrivai al Molly’s. Era da molto che non ci andavo. Vidi mio "fratello" Matt in compagnia di Gabriela, Hermann, Joe Cruz, Stella e molti altri.
Quindi entrai e salutai tutti.
Mio "fratello" capii che avevo qualcosa che non andava.
"Ciao Matt! Come stai? Ciao Gabby, Stella, Kelly, Joe... Mi siete mancati tutti!" dissi, cercando di nascondere il mio malumore.
“Sorellina, tutto ok?” mi disse Matt.
"Sto alla grande" mentii.
Poi vidi Kevin entrare nel locale.
Non lo guardai, nemmeno quando passò di lì e salutò Matt e Kelly.
Feci finta di essere un fantasma in quell'istante, tanto che Matt mi disse: “Vieni con me fuori, devo parlare con te”
Uscimmo e mi chiese subito “Come mai non lo hai salutato?”
Sospirai. Poi presi il coraggio e gli dissi tutto, da quando ci siamo fidanzati a quando l'avevo trovato con un'altra.
“Mi dispiace sorellina” disse e mi abbracciò.
In quel momento lui, mio fratello, tra l'altro nemmeno biologico, era l'unico che mi era rimasto. L'unico che sapeva come trattarmi.
Poi, all'improvviso mi venne una domanda:
"Matt, come mai la famiglia Casey mi ha voluto adottare?"
“Martha, perché tuo padre Alvin temeva per il tuo futuro... Pensava che, se gli fosse successo qualcosa, almeno saresti comunque cresciuta con una madre e un padre. Non avrebbe mai voluto farti crescere sola, con lui... Ma poi lui è morto e tu non eri lì, non eri lì come sua figlia, ma come una conoscente... Mi dispiace Martha” e mi abbracciò.
Sorrisi. Mi sentivo a casa con mio fratello. Mi sentivo legata a lui in qualche modo. Mi ha aiutato a crescere bene ed è solo merito suo se sono quello che sono.
Quando finimmo di parlare rientrammo e vidi Kevin uscire.
"Kevin aspetta, dobbiamo parlare..." dissi
«Dimmi Agente Olinski.» disse, cercando di essere freddo.
"Possiamo parlare fuori?"
Annuì e andammo fuori.
"Mi spiace di aver dubitato di te... So che mi ami... Solo, perché lo hai fatto?" dissi, quasi piangendo.
«Mi spiace anche a me di aver fatto quello che ho fatto... Ma io... ecco, ho bevuto un po' di birra e si vede che quella, quando ho aperto la bottiglia, ha messo qualcosa nella bottiglia... Non mi sentivo affatto me stesso, ero diverso, quasi un altro... Credimi non lo avrei mai fatto...» disse lui, quasi piangendo.
Cosa facevo? Dovevo perdonarlo o lasciare andare avanti la mia vita, senza l'uomo che amo, nonostante mi avesse ferito?
"Kevin, posso chiederti un po' di tempo?"
«Tutto quello che vuoi, se vuoi tempo te lo lascio... Ma ora, lascia che ti porti a casa... È tardi.» disse, deciso
"Domani non vengo al lavoro... Non volevo che il caso sia perso a causa mia..." dissi, poi aggiunsi "e poi sono venuta in macchina, riesco a guidare"
«Come vuoi... Comunque mandami un messaggio quando arrivi a casa ok? Buonanotte Martha»
"Notte Kevin"

Quando arrivai a casa
Mandai immediatamente un messaggio a Kevin
-Sono arrivata a casa tutta intera, non preoccuparti troppo. Ci vediamo-
Mi rispose
- Notte Martha. Ci vediamo. A presto💗-
Mi misi un pigiama ed entrai nel letto, addormentandomi con le mie domande che mi giravano in testa.

Nota autrice
Secondo voi lo perdonerà o no? Lo scopriremo🤗😉

~Chiara🌻

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