Restai da Michael come mi disse di fare Tommy e devo dire che mi ero persa molto di mio cugino. Non ti annoiavi con lui.
Tom arrivò e quando mi vide posò un bacio sulle mie labbra, facendomi arrossire.
Dovevo abituarmi a baciarlo davanti alla famiglia. Prima era solo una fantasia, in quel momento era realtà.
Guardai velocemente Michael e lui mi fece l'occhiolino, ridacchiando.
Tom diede una pacca sul petto di Michael, con delicatezza ovviamente, e poi sistemò delle sedie attorno al tavolo che era in mezzo alla stanza di Mike; in fine ci sedemmo.
Dopo un po' arrivarono Ada, Polly e Lizzie.
«Dove è Arthur?» Domandò Tom, non vedendo suo fratello maggiore.
Mi passò la sua sigaretta ed io feci un tiro.Thomas si alzò con una mano in tasca ed io gli passai la sigaretta; Polly sospirò.
«Cazzo, ti sembro sua madre?»
Scossi la testa ed alzai gli occhi al cielo.
Era sempre lei.Vagai con lo sguardo per la stanza, non sapendo che fare, e quando capitò su Lizzie quest'ultima mi guardò male, facendomi aggrottare le sopracciglia.
Cazzo voleva?
«Bene, prima di iniziare questa sessione straordinaria del consiglio, l'amministrazione della Shelby Company Limited vorrebbe segnalare l'assenza del vicepresidente aggiunto, che non è qui per votare. Quindi continueremo senza di lui.»
Finì di distribuire i fogli ed io afferrai la penna.
«Bene. Primo punto: reinserimento del tesoriere della Shelby Company Limited.»
Tom passò un foglio a Polly.
«Il consiglio accoglie nuovamente la vecchia tesoriera, offrendole condizioni migliori, per via delle eccezionali circostanze nella quale si è dovuta trovare l'azienda.»Fece una pausa.
«La tesoriera controllerà l'adeguamento dei termini e delle condizioni.»
Prese una sigaretta e la infilò tra le sue labbra.
«Punto numero due: durante l'assenza del contabile dell'azienda, dovuta da problemi di salute, ogni responsabilità legata alla contabilità, passerà al capo delle acquisizioni.»Ada firmò.
Thomas appoggiò le mani sul tavolo e guardò Polly.
«Punto numero tre.» «La tesoriera avendo letto i termini e le condizioni, deve firmare il contratto di lavoro concordando termini e condizioni con il capo contabile temporaneo.»Polly firmò e passò il foglio a Tom che si raddrizzò con la schiena, passando il foglio ad Ada.
«Chi è d'accordo con il reintegro di Elizabeth Gray come tesoriera della Shelby Company Limited, alzi la mano.»
Alzammo tutti quanti la mano. Tom voleva che votavo anche io, ma non seppi perché, dato che non facevo parte della compagnia a livello lavorativo.«Non capisco perché deve esserci anche Rose.»
Lizzie interruppe la votazione, con tanto di disgusto nel tono della voce.
«Questo era il punto successivo. Se siete tutti d'accordo, vorrei far entrare Rose Martin nella compagnia come mio secondo vicepresidente.»Spalancai gli occhi.
Cazzo.
Ovviamente Tom fu il primo ad alzare la mano ed Ada e Michael lo seguirono; poi la alzò anche Polly, che mi sorrise inaspettatamente.«Lizzie? Manchi solo tu. Comunque sia andrà eletta lo stesso, dato che la maggioranza ha votato tranne uno. Arthur sarà lo stesso con me, ma lei si occuperà dell'azienda quando, appunto, io ed Arthur saremo via per affari.»
Lizzie alzò la mano.
«Tu non voti?» Sussurrò Tom, pizzicandomi la guancia e facendomi arrossire. Alzai la mano come mi disse e sorrise. «Bene. Firmiamo e poi dichiaro questa riunione finita.»
Firmammo a turno e Tom sistemò tutti i fogli che c'erano sul tavolo, con l'aiuto mio e di Ada.
Tom si schiarì la voce ed appoggiò le mani sul tavolo, guardando Ada e poi Polly.
«Parliamo delle cose importanti, ma per quello serve altro. Dove cazzo è Arthur?»Polly si accese una sigaretta e sospirò.
«Te l'ho detto: non sono sua madre.»
***
Restammo ad aspettarlo ma non arrivò nemmeno dopo un'ora, così Tom si alzò, mandandolo a fanculo.
Restai a fumare accanto alla finestra, mentre Polly raggiunse Tom e prese delle foto, distribuendone una anche a me.Quando incrociai il suo sguardo notai uno strano luccichio, ma non ci feci più di tanto caso.
Guardai la foto ed aggrottai le sopracciglia.
«Questa questione riguarda direttamente Arthur, ma visto che non c'è devo abbandonare l'idea di far premere ad Arthur il grilletto per Luca Changretta.»
Ada sospirò.
«Un'informatore ci ha detto che sei anni fa, Luca è venuto da New York a Birmingham per fare da testimone al matrimonio di suo cugino.»
Polly ci disse di aver persuaso i fotografi che c'erano all'epoca e di farsi ingrandire una parte in particolare della foto.
«Lui è Luca Changretta.» Afferrai l'ennesima foto ed un tremolio improvviso invase la mia mano.Colui che ha dato l'ordine di sparare a mio fratello.
Il bastardo era ancora vivo e circolava tranquillamente, cazzo.«È veramente lui, posso confermarlo perché l'ho visto.»
Sussurrò Thomas in un sospiro.
«Metà degli uomini della foto sono Changretta e potrebbero essere gli stessi mandati ad ucciderci.»
Alzai lo sguardo verso Tom e per un attimo lo incrociò. «Porteremo queste foto nei pub e nelle strade, spargendo voce di una ricompensa in cambio di informazioni.» Polly indicò le fotografie. «Proponiamo anche di darle al signor Aberama Gold.»Thomas guardò Ada.
«Come ho accennato prima, dobbiamo abbandonare l'idea di far premere il grilletto ad Arthur, la tradizione potrebbe fotterci.»
Sorrisi.
«Posso premerlo io, tranquillamente.»
Tom scosse la testa. «Assolutamente no. Perché non ti entra in testa? Cazzo.»
Alzai gli occhi al cielo. «Non sarai tu.»Ada sospirò.
«Dovremmo aspettare Arthur.» Polly alzò un sopracciglio e si sedette. «Arthur non c'è, Ada.»«Vogliamo Luca Changretta morto. Solo questo.» Si intromise Tom ed a quel punto gli voltai le spalle, guardando fuori dalla finestra.
Io dovevo vendicare John. Solo io. Nessun altro, nemmeno uno dei suoi uomini.
Ma io.
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A f***ing mess 4 || Peaky Blinders
FanfictionDAL TESTO: Incrociai gli occhi di ghiaccio di quell'uomo che aveva reso la mia vita un inferno ma, al contempo, un piccolo angolo di paradiso. Incrociai gli occhi di colui che non riuscivo a smettere di amare nonostante tutto. Gli occhi di colui c...