7.

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«Va bene, votiamo. Io voto per Arthur.» In quel momento Michael chiamò Polly col suo nome e non mamma, perciò lo guardava sconvolta, mentre votavamo.

Nel frattempo che ci preparavamo per uscire, Thomas informò Polly della visita della madre adottiva di Michael. «Bene, dobbiamo restare concentrati ed uniti, intesi?»
Lasciai perdere le sue chiacchiere ed uscii dalla stanza, facendo scontrare la sua spalla con la mia.

Era mio diritto vendicare John, cazzo.

«Hey tu! Dove vai, signorina?» Tom mi rincorse e mi afferrò dal gomito. «È mio diritto vendicarlo, cazzo! Nessuno dei tuoi lo vendicherebbe nel modo giusto.» Lo fronteggiai ed i nostri nasi erano a pochi millimetri di distanza.

«Rose, non voglio più vederti con una pallottola nel petto. L'hai capito che per me è stato un cazzo di trauma? Ho avuto paura di perderti, cazzo! Per questo non voglio farti rischiare. Adesso ti è chiaro?»
Non riuscii a non baciarlo.

***

«Aiutami con questi.» Mi porse dei registri e feci ciò che mi chiese, riordinandoli. In quel momento entrò Lizzie. «Perché Rose è qui con te ed al posto suo c'è Finn? Hanno già scoperto che è vergine e gli stanno cercando la ragazza.»

Tom sospirò e si accese una sigaretta.

«Lei mi sta dando una mano, al contrario vostro.»

Prese un respiro ed io feci finta di niente, facendo finta di essere concentrata sul mio lavoro e senza dare peso allo sguardo di Lizzie.
«Linda non c'era?» Lizzie scosse la testa. «Si, c'era. E l'idea le è piaciuta.» Tom sospirò. «Si, lo so. Dice persino le parolacce, come: cazzo! Suona strano dalla sua bocca.» Ridacchiò Lizzie, prendendo per il culo Linda.

«Si lo so, alla fine si diventa come le proprie madri.»

Thomas fece spallucce. «Oh, beh. Tienila d'occhio.» Lizzie si accese la sigaretta e fece il primo tiro, ricevendo un mio sguardo omicida, proprio come il suo.

«La troia che sorveglia la Madonna.»

Chiusi gli occhi perché avrei tanto voluto spaccarle la faccia. Faceva sempre la vittima davanti a Thomas e speravo, immensamente, che Thomas non ci cascava.

«Finn sa che hanno un piano?» Domandò Tom. «No.» Con la coda dell'occhio notai che Thomas mi stava osservando, poi posò lo sguardo su Lizzie.

«Hanno già qualcuna?» Lizzie annuì. «Si, una con cui lavoravo io.» Non riuscii a trattenere la piccola risata. Se quello lo chiamava lavoro, beh, non vedo che ambizioni potrebbe avere una come lei che vuole stare accanto a Thomas Shelby.

«Qualche problema, Rose?» Domandò proprio la donna. Feci una finta faccia perplessa e portai lo sguardo su di lei.

«Ho fatto qualcosa?» Tom trattenne un sorriso divertito e le chiese della gentilezza della ragazza e Lizzie negò, così le disse di chiamare e pagare di più per una gentile. «Tommy, ma le donne gentili non fanno questo lavoro.» Thomas sorrise e si alzò, mettendosi il cappotto e facendomi aggrottare le sopracciglia. «Si invece, tu.» Lizzie scosse la testa e Tom sospirò. «In passato intendevo.»

Il signorino si girò verso di me, dandomi attenzioni finalmente. «Tu resta qui; Lizzie, invece, vieni con me.» Non riuscii a dire una parola che Lizzie lo raggiunse e mi fece l'occhiolino, portandolo via con se.

Cazzo, no. Si deve levare dalle palle questa. Che cazzo!

Dopo un po' indossai il cappotto anche io ma ad interrompermi fu proprio Finn.
«Rose, dove vai? Cazzo hai sentito cosa diceva Lizzie a Thomas? Mi vogliono far perdere la verginità con una sconosciuta!»

Mandai la testa all'indietro e ringhiai, dando un calcio al mobile di legno e facendo spaventare Finn.

«Rose...» Sussurrò. Il ragazzino si avvicinò a me ma io lo allontanai, avevo bisogno di aria.
«Rose! Concentrati sul mio respiro, okay? Segui il mio respiro.»
John...

Restai paralizzata e guardai di fronte a me, senza accorgermi di essermi calmata e del fatto che Finn mi stava richiamando. «Rose, cazzo!» Mi strinse tra le braccia e sospirò.

«Che è successo? Perché di nuovo?»

Ingoiai la saliva e lo guardai negli occhi. «Tom se n'è andato non so dove con Lizzie.
Io lo sapevo che ci cadeva di nuovo!
E non proprio ora che stava andando tutto bene, cazzo!»

Sentii le guance bagnarsi e ciò fece mordere il labbro inferiore a Finn; non sapeva sicuramente cosa fare.

«Io non ti consiglierei di seguirlo. Non sappiamo cosa ci aspetterebbe.» Scossi la testa. «Invece lo seguiremo. Voglio vedere fino a dove si spinge.»

***

«Cazzo Rose, ora capisco perché c'è una donna tra i Peaky Blinders. Tu sei folle!» Disse Finn, mentre raggiungevamo i due 'piccioncini' e vidi Tom che stava per baciare Lizzie, ovvero faceva ciò che mi aspettavo, ma che non credevo che avrebbe fatto.

Cazzo. In quel momento desiderai un'altra pallottola al petto.
Sarebbe stato meno doloroso.

«Rose, andiamo...» Sussurrò Finn con voce spezzata.
«Lui crede di poter prendermi in giro. Si sbaglia. Lui sa benissimo di cosa sono capace. Posso definirmi il suo sosia al femminile.
E come se posso.»

A f***ing mess 4 || Peaky BlindersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora