15.

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Scusate! Leggete prima questo. Avevo confuso i capitoli. Ahahahah, perdonatemi!

Vidi Bonnie arrivare e quando posò lo sguardo su di me, mi fece l'occhiolino, salendo poi sul ring e mettendosi vicino all'angolo blu.

Lizzie ridacchiò.

«Ti fai quelli più piccoli di te, Rose?»
Zia Polly alzò gli occhi al cielo mentre io feci finta di niente.
Anche se fosse? Lei si era fatta tutta Birmingham e dintorni.

Il conduttore annunciò la presenza di Bonnie come quella di un campione e lo scontro iniziò.

Durante la seconda ripresa Ada mi chiese di farle compagnia in bagno, così la accompagnai.
Quando arrivammo notai la presenza di Lizzie e Polly.

Ada si sedette di fianco ad uno dei lavandini e guardò le due.
Io, invece, restai di fianco alla porta a fumare.

«Allora? Polly, hai detto di avere delle novità.»

Aggrottai le sopracciglia e Lizzie si voltò di scatto, sospirando. «È Lizzie ad avere novità.»
«Polly!» La riprese Lizzie. Zia Polly fece spallucce e si voltò verso di lei. «Dai, diglielo.» Riportai lo sguardo su Lizzie, con ancora le sopracciglia aggrottate, mentre Ada alternava lo sguardo tra le due.

«Sono rimasta incinta.» Ridacchiai. Sapevo già il continuo, perciò lanciai la sigaretta per terra e la pestai, andando via e sbattendo la porta.

Vaffanculo davvero, Tommy.

Mentre uscivo dall edificio non mi accorsi neanche delle lacrime che stavo versando.
Mi riaccesi una sigaretta e mi appoggiai al muro di fianco l'uscita d'emergenza.

Quest'ultima si aprì all'improvviso, facendomi singhiozzare quando incrociai lo sguardo di Finn.

Non gli diedi il tempo di parlare che mi fiondai su di lui, circondandogli il collo con le mie braccia.
«Voglio andarmene da qui, Finn. Una volta per tutte.»
Sussurrai con la voce spezzata dal pianto, mentre lui mi stringeva.

«Che è successo? Che ha fatto, sta volta?»

Risi amaramente.
«Ha lasciato incinta Lizzie, Lizzie cazzo.» Il ragazzo si irrigidì. «Non può-» Annuii e lo interruppi, guardandolo negli occhi. »Si, può essere. E come se può essere.»

Finn posò lo sguardo sul mio ed annuì.

«Va bene, ti aiuterò a scappare. Ma solo se sarai in compagnia di Charlie.» Spalancai gli occhi. «No! Forse non hai capito. Io voglio stare da sola per un po', Finn.»

Finn scosse la testa. «John non te lo permetterebbe mai e neanche io. Fidati, sarà come se fossi da sola.»

Mi strinse dal gomito e mi fece entrare insieme a lui.
«Ma ora, comportati da signora, come solo tu sai fare, Rose.»

Sussurrò al mio orecchio prima di lasciarmi passare per poter sedermi.

Linda mi lanciò un'occhiata veloce, quando le raggiunsi, ma io non ricambiai. Volevo fare capire a tutti che non mi avrebbero spezzata, di nuovo.

Quando ci sedemmo non vidi Tom, Arthur e zia Polly ai loro posti.

Dove cacchio erano andati?

«Aspetta Finn, vado a cercare gli altri!» Finn mi afferrò saldamente dai fianchi ed io abbassai la testa e lo sguardo verso di lui. »No! Tu rimani qui, vado io.»

Scossi la testa e riuscii a liberarmi, dirigendomi verso i camerini.

Quando presi la prima svolta, vidi zia Polly piangere tra le braccia di Thomas, ciò mi fece pietrificare sul posto.
Dove cazzo era Arthur?

Lo sguardo di Thomas si posò sul mio dopo tanto tempo.

»Rose! Vai a cercare l'altro italiano, Arthur è morto per mani dell'altro. Io vado ad avvisare Finn che ti raggiungerà, cazzo!»

Mi sorpassò insieme a Polly e capii di dover uscire la pistola, mentre avanzavo alla ricerca dell'altro.

Dopo un po' mi raggiunsero Isaiah e Finn e gliene fui eternamente grata, perché l'italiano se ne stava approfittando di me e tentava di scappare.
I due riuscirono a metterlo in ginocchio e Tom tornò, senza perdere tempo nel pestarlo di botte.

Tom diede l'ordine a Finn di cavare gli occhi all'italiano, e dopo varie incitazioni da parte di Thomas, il più piccolo ci riuscì.

Tom se ne approfittò per lavarsene le mani e tornare dove c'era il ring.

Io ed i ragazzi lo seguimmo, non sapendo cosa ci aspettava.
Vidi Thomas salire sul ring e riuscire ad avere l'attenzione di tutti con dei colpi di pistola.

«Chiudete le porte! Che nessuno esca, cazzo!» Urlò.

Altri spari seguiti da altre urla.
«Mio fratello è morto! Avete capito? Mio fratello è morto!» Solo in quel momento realizzai.
Solo in quel momento capii che era successo davvero.
Ed in quel momento, delle lacrime salate rigarono le mie guance.

A f***ing mess 4 || Peaky BlindersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora