*Piccola avvertenza anche se nessuno ci farà caso: l'abito non è degli anni 20, ma degli anni 30! Solo che... mi piaceva troppo! Alla fine l'ho messo ed ho deciso di scrivere questa piccola parentesi per chi è appassionato di moda ed avrà ricevuto un colpo al cuore.*
Continuai a ridere tra le braccia di Ada e Finn che cercavano di portarmi via dal fienile.
«Ragazzi, mi fate il solletico!»Sentii Finn sospirare e ciò mi fece aggrottare le sopracciglia. «Suvvia, un sorriso, Finn! Sei giovane e dovresti ridere come me!»
Vidi arrivare Charlie correndo e ciò mi fece ridere ancora di più.«Anche tu, Charlie! Sorridi con me.»
Ma quest'ultimo fece tutt'altro che sorridere.
Mi prese in braccio a mo di principessa e mi portò in macchina, mentre gli altri salirono da soli.
Finn accanto a me ed Ada davanti, con Charlie.«Siete tutti troppo seri, non vi sopporto!»
Appoggiai la testa al finestrino e feci il broncio, chiudendo gli occhi.
Quando arrivammo a casa fu Finn a prendermi in braccio e portarmi a letto.
«John, resta con me! Ho bisogno di compagnia.»Vidi il ragazzo bloccarsi e non capii il perché.
«Rose... sono Finn.»
***
Aprii gli occhi e mi ritrovai Arthur, seduto su una sedia davanti al mio letto.
«Adesso, tu, mi dirai che cazzo ha fatto quel coglione per ridurti così.»A quella frase scoppiai in lacrime.
Cazzo. Che bel buongiorno, Arthur.
«Però se fai così non mi aiuti affatto, Rose, collabora.»
Tirai su col naso e presi un bel respiro.«Viene da me per prendere per il culo i miei sentimenti e subito dopo ritrova qualcun'altra da baciare e portarsi a letto. I-Io non voglio più averci a che fare, Arthur. Ci sono sempre stata per lui ed adesso mi sono stancata.»
Gli confessai, con la voce spezzata dal pianto.Arthur si alzò e con gli occhi incastrati nei miei, mi fece alzare per stringermi in un abbraccio.
«Tu oggi verrai al grande incontro di boxe e ti divertirai come ha fatto lui ieri sera, okay? Magari troverai qualcuno da farti veramente.»
Lo guardai con occhi spalancati e lui scoppiò a ridere.«Fidati, così capirà con chi ha a che fare. E sta volta non farai il lavoro sporco che ti fa fare sempre con Johnny Dogs, ovvero quello di fare da body guard, ma verrai con le signore e vestirai elegante.»
***
Arrivai all'incontro, insieme a zia Polly, Lizzie e Linda, e scendemmo le scale sotto gli sguardi dei nostri uomini, persino quello di Finn.
Arthur aveva fatto la scelta giusta.
Sistemai il vestito ed arrivai di fronte a Thomas. Dovevo passarci per forza perché per arrivare al posto era di passaggio, il punto in cui era messo lui.
«Questo colore ti dona particolarmente.» Feci finta di non aver sentito il suo complimento e mi diressi verso il posto accanto a Linda, sedendomi tranquillamente.Zia Polly si voltò verso di me con un sorriso smagliante.
«Ogni tanto Arthur fa una cosa giusta.»
Mi fece l'occhiolino e ciò mi fece ridacchiare.Notai che Lizzie guardava più del solito Tom, ma cercai di non darle troppo peso e di fare un giro panoramico del posto, con un'occhiata veloce, mentre Finn mi raggiunse e si sedette dietro di me, appoggiando le braccia sullo schienale della mia sedia.
«Allora? Sta volta chi ti ha dato consiglio?»
Ridacchiai. «Non ci crederai mai, ma: Arthur! È bravissimo.» Finn mi lanciò uno sguardo veloce e poi si guardò intorno, annuendo. «Per favore non fare atteggiamenti strani quando ti dirò ciò, ma Lucas è qualche fila dietro di noi.»
Aggrottai le sopracciglia.
«È cosa?» Il mio tono sorpreso misto alla rabbia lo fece sospirare e passare una mano sulla sua faccia e tra i capelli.«È a qualche metro da noi e sta fumando tranquillamente una sigaretta.»
Lo vidi bloccarsi di colpo, a quel punto mi girai, con un'improvvisa voglia di tornare indietro nel tempo.
Dopo un po' che lo osservavo, il suo sguardo si posò sul mio e con tanta indifferenza lo incrociò, accennando un piccolo sorriso.Sbattei le palpebre e sospirai, voltandomi verso il ring.
«Bene! Divertiti sorellona.» Finn mi fece l'occhiolino e mi lasciò da sola, con le ragazze.
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A f***ing mess 4 || Peaky Blinders
FanfictionDAL TESTO: Incrociai gli occhi di ghiaccio di quell'uomo che aveva reso la mia vita un inferno ma, al contempo, un piccolo angolo di paradiso. Incrociai gli occhi di colui che non riuscivo a smettere di amare nonostante tutto. Gli occhi di colui c...