11.

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Quando arrivai in scuderia, notai la presenza della signora Carleton e ciò non mi piacque affatto.
Salutai in modo generale, data la presenza di Charlie e Curly, ed andai da Star.

Charlie mi raggiunse.

«Allora? Come procede?» Appoggiò la spalla alla parete accanto alla doccia e feci spallucce. «Non male, se non fosse per lei.»

Dissi in un sospiro, lanciando un'occhiata veloce nella direzione della donna.

«Fidati di me.»

Charlie mi fece l'occhiolino e con ciò capii che aveva qualcosa in mente.
Aprii l'acqua ed iniziai a lavare Star, venendo affiancata da May.

«Vuole una mano?»

Sorrisi sorpresa. Mi voltai solo con il volto verso di lei ed alzai un sopracciglio. «Pensavo che avesse i maggiordomi per questo.»
May ridacchiò. «Allora non avete capito niente di me.» Disse con tono pieno di sfida, avvicinandosi al cavallo e passandogli un po' di shampoo.

«Ah no?» La signora scosse la testa.

Feci spallucce. «Mi dispiace.» Sciacquai Star e poi passai la stecca per levare l'acqua in eccesso.

Sistemai la sigaretta che avevo tra le labbra e conclusi il mio lavoro, portando Star, di nuovo, nel suo box.

«Con Dangerous come va?» Mi disse un semplice 'bene', poi si sdraiò sul fieno, mettendosi sopra al suo cappotto. «Alle quattro ho un appuntamento con vostro fratello.»

Aggrottai le sopracciglia.
«Ah si?» May annuì. «Già.»

***

Quando arrivò Tom, l'ansia si fece sentire.

Stavo aiutando Curly con la pulizia dei box e Tom se ne fregò del fatto che stavo puzzando, mi raggiunse lo stesso per darmi un bacio inaspettato.
«E questo?» Sussurrai, guardandolo negli occhi e sorridendo.

«Deve capire che sono veramente impegnato, in tutti i sensi.»

Sorrisi a trentadue denti e mi alzai sulle punte per poter raggiungere le sue labbra, mentre la sua mano stringeva il mio fianco destro.

«Sono le quattro.»

Disse, dopo essersi staccato e, per mia fortuna May ci aveva visti.
Quando i due se ne andarono, dopo che Tom mi fece l'occhiolino, sentii Curly ridere con euforia e vidi Charlie scuotere la testa, con un sorriso nascosto sotto i baffi.

«Charlie, è normale che due fratelli si baciano?»

Domandò Curly, come un bambino e ciò fece ridere sia me, che Charlie.
«No, non è normale. Ma per i fottuti Peaky Blinders è tutto normale!»

***

Quando li vidi ritornare sentii qualcosa nell'aria che non mi piaceva.
«Curly, vieni con me, la signorina deve tornare a casa.»

Curly lasciò il da fare a me ed andò da Thomas, che non mi degnò di uno sguardo.

Scossi la testa.
Riportai la mia attenzione su ciò che stavo facendo, mentre sentivo le mani tornare a tremare come quando John se ne andò.

E ciò continuava a non piacermi.

Thomas se ne andò senza dire nulla, ma quella sera non lo avrebbe salvato nessuno.

***

Thomas non era ancora tornato.
Io ero sul retro della casa a sparare contro delle bottiglie di birra vuote.
Non riuscivo a smettere, nonostante le prediche di Polly.

D'un tratto, Finn mi raggiunse.

«Rose! Mi dici che cazzo ti succede?» Ridacchiai. «Che cazzo mi succede? Mi succede che sono una cogliona e che ci casco sempre.»

Ricaricai l'arma ma, quest'ultima, fu rubata da Finn stesso.

«Ridammela!» Lo rimproverai mentre scappava e veniva rincorso da me.
«Non te la do, dovrai calmarti per averla tra le mani!»

Risi di gusto.

«Che cazzo succede qui?»
Finalmente il coglione ci degnò della sua presenza.
Quando incrociai il suo sguardo, mi immobilizzai.
Notai che c'era qualcosa di diverso in lui.

«L'hai fatto.» Sussurrai senza pensarci e guardandolo dritto negli occhi, fregandomene del fatto di sentirli lucidi. «Rose...»

Scossi la testa e mi allontanai, quando si avvicinò a me.

«L'hai baciata, non è così?» Le lacrime solcarono la pupilla inferiore senza il mio consenso. «Ros-» «No! Vaffanculo, Thomas! A che cazzo di gioco stai giocando, con me? A quale cazzo di gioco?»

Domandai, con la voce spezzata dal pianto.

Continuai a spingerlo lontano da me, ma lui non mi ascoltava. Anzi! Si avvicinava sempre di più e cercava di abbracciarmi.

«Non sono una tua fottuta bambola.
Non esisto solo quando ti servo, Thomas!
Io ti amo.
Io ti amo veramente e non come dici tu!
Per questo preferisco mandarti a fanculo, invece di continuare a farmi del male.
Del fottuto male.»

Riuscii a spingerlo via e scappare dalle sue grinfie, accampandomi per una notte, in scuderia.

A f***ing mess 4 || Peaky BlindersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora