Parte 10

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(Itziar pov)
Passarono un po' di giorni e si stava avvicinando il compleanno della mia migliore amica Naj. Cosa potrei regalarle? A najwa piacciono troppe cose, sono così indecisa, potrei chiedere consigli ad Alvaro!
Lui mi consigliò di farle una scatola, con dentro altre scatole, con delle nostre foto e con tanti stuzzichini da mangiare. Beh si, più facile a fare che a descrivere. Era proprio una bella idea, Alvaro mi disse anche che mi avrebbe aiutata.
Ma prima dovevo andare a casa mia a prendere le nostre varie foto. 
"Alvaro io tornerò a casa mia nei Paesi Baschi quindi dovrai restare solo per un giorno" gli dissi.
"No, Itzi ti accompagno" mi propose.
"Devi sistemare la situazione a casa tua, non hai tempo."
"Hai ragione" mi disse, guardando in basso.
Gli presi il viso tra le mie mani e lo baciai. Chiuse gli occhi. Li chiusi anche io. Mi prese per i fianchi e mi avvicinò a lui. Quando ci staccammo lui mi fece un'occhiolino e mi lasciò andare. Pedro si offrí di accompagnarmi fino alla stazione di Madrid. Io accettai e mi misi in macchina con lui. Gli feci un po' di domande in riguardo alla sua relazione con Rodrigo.
"Ehy, non sapevo fossi fidanzato con Rodrigo.
"Ho notato."
"Come va fra voi due?"
"Bene, tu hai risolto con Alvaro?"
"Si, aveva baciato una donna pensando fossi io"
"Come può essere così stupido?!" Mi chiese ridendo.
"Non lo so, ma gliel'ho fatta pagare per bene"
Arrivammo e ci salutammo. Presi il treno e mi misi le cuffie con le canzoni di Najwa. Canta benissimo e ogni sua canzone mi fa sentire un'emozione diversa. Finite le ora di treno arrivai davanti casa e decisi di fare un giro per il monte lì vicino. Dopo un po' decisi di entrare, aprii la porta e davanti a me c'era Roberto che si stringeva i pugni in modo minaccioso. Rimasi quasi immobile ma mi risvegliai quando lui iniziò ad avvicinarsi a me. Uscii dalla casa ed iniziai a correre, più veloce che potevo. Accesi il telefono e chiamai impanicata Alvaro.
"Alvaro ho un problema" gli dissi ansimando.
"Amore dimmi, cosa succede?" Disse iniziando a preoccuparsi.
"Rob mi sta inseguendo minacciando di picchiarmi"
"Dove sei, arrivo subito"
"Ma ci vogliono 4h in macchina, come fai?!"
"Sono già qui al tuo paesino, dimmi in che strada seiii"
Gli dissi la strada e dopo 5min lo vidi con la macchina, Rob era ancora dietro di me gridando parole incomprensibili. Alvaro scese dalla macchina ed andò incontro a Roberto. Io sfinita mi misi in macchina, ero preoccupata per Alvaro.

(Alvaro pov)
Ero davanti a lui. Lo fissavo negli occhi. Gli volò un bel pugno sul naso, poi un'altro sulla bocca. Iniziò a sanguinare da entrambe le parti. Provò a tirarmi uno schiaffo ma mi scansai. Gli diedi un calcio è una testata e lui cadde.
Gli dissi:
"Brutto bastardo, questo é per Itziar. Lei non la tocchi nemmeno con un fiore."
E sputandolo in faccia aggiunsi:
"Se ti permetti di nuovo non ne esci vivo. Adesso dammi le chiavi della casa di Itzi e sparisci dalla mia vista."
Si alzò mi diede le chiavi e se ne andò zoppicando e mormorando qualcosa.
Andai da Itz.
"Ehy cucciola, tutto bene?"
"Si, non mi ha raggiunta."
"Bene, ora ce lo siamo tolti dai piedi."
Mi abbracciò e chiese di andare con lei a casa. Arrivammo e lei mi iniziò a baciare, non finimmo piú la presi in braccio e mi sussurrò
"Sul letto"
La portai fino a lí e ci rotolammo sulle coperte fino a quando..
"No aspetta." Disse con voce insicura.
"Se non te la senti non ti preoccupare" le dissi cercando di rassicurarla.
"Ma cosa dici, ho comprato un bel completino, vado a cambiarmi" mi disse facendomi l'occhiolino.
Andò in bagno e tornò con un completo rosso fuoco, decorato con del pizzo nero. Era bellissima, lei é sempre bellissima. Ma oggi aveva superato se stessa.
"Mhh, secondo me stai meglio senza" le dissi.
Rise. Il suo sorriso mi da pace.
Si spogliò e mise della musica. Iniziò a ballare avvicinando e allontanando le sue labbra dalle mie. Stavo soffrendo. Volevo renderla mia al piú presto.
"Itzi..." la implorai. "Ti prego"
"No no, oggi comando io" disse prendendo delle manette dal cassetto.
"No, non puoi farmi questo"
"Zitto" mi ammanetto al bordo del letto e mi sbottonò la camicia. Io la guardavo. Non potevo fare niente. La volevo fra le mie braccia. La volevo baciare. Ero bloccato.
In un minuto ero anche io nudo. Iniziò a ballare anche sulle mie gambe. Cercai di avvicinarmi per baciarla, ma lei si allontanò.
"Dai, non essere crudele" le feci una faccia tenera.
"Mh va bene dai, ma solo perché sei tenerissimo quando fai quella faccia" mi disse. Mi smanetto e iniziò a scendere con la bocca. Arrivò fra le gambe e iniziò a leccare, a succhiare. La presi per i capelli e la accompagnai con la mano. Fino a quando arrivò l'orgasmo liquido. Stavo per avvisarla, ma non feci in tempo. Lei ingoiò e continuammo a baciarci. Sentii nella sua bocca il mio orgasmo. Si sedette lei sul mio membro. Non dissi niente. Era così brava che feci fare tutto a lei. Cambiavamo posizione, ci baciavamo, ci guardavamo negli occhi. Crollammo, entrambi stanchissimi. Iniziammo a dormire.

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