(Itziar pov)
Passarono 4 mesi dal quel magico giorno, probabilmente il giorno piu felice di tutta la mia vita... Noi continuammo la nostra vita è io divenni ufficialmente la signora morte, magari fosse potuto rimanere tutto com'era, ma era il momento di tornare con i piedi per terra e andare a guadagnarsi da vivere, io e Alvaro fra questa mattina avremo un consiglio molto importante con la troupe. Verrà a parlarci di nuove iniziative una casa produttrice milto importante, ovviamente il nostro regista non poteva lasciarsi perdere un'occasione del genere e ha accettato.
"Alvaro muoviti a finire la colazione dobbiamo prepararci!"
"Itz, dammi tregua sono solo le 5 e mezza del mattino..."
"Shhh! Parla piano che i bimbi dormono"
"A proposito di bimbi.. siamo al nono mese, giusto?" Mi chiese.
"Eh si, guarda il pancione.."
"AGLIA!"
"Che c'è amore tutto a posto?!" Mi chiese.
"Sisi, sembra che la nostra Iris avrà una buona forza nelle gambe" gli risposi.
"Lo deve aver preso da me" mi disse vantandosi.
"Seh certo"
"Non mi credi? Mettimi alla prova" disse provocandomi.
"Lo hai chiesto tu eh.."
Gli tirai un bel calcio sugli stinchi.
"AIIIII! Perché lo hai fatto?" Mi chiese.
"Sei serio?!"
"Si! Lo sai che ho le gambe fragili!" Ironizzò.
"Non abbiamo tempo per l'ironia, dobbiamo prepararci" gli affermai.
"Va bene mamma.." mi disse.
"Io sono pronta, tu?"
...
"Alvaro? ALVAROOOO!"
Arghh, fammi andare a vedere a che punto sta. Entrai in camera nostra e lo trovai in mutande sul letto ad ascoltare musica. Andai furiosa verso di lui è lo sgridai:
"TI AVEVO DETTO DI PREPARARTI, SIAMO IN RITARDO!"
"Stai dicendo che non ti piace la vista?" Disse guardandomi maliziosamente.
"Uh Bhe... ma n-non è il m-momento.."
"Non stiamo uscendo per una passeggiata ma per un importante colloquio di lavoro!"
"Va bene, mi cambio.." Disse mentre si sfilava le mutande.
"m-ma c-c-he stai facendo?! Aspetta almeno che io esca.."
"Lo dici come se non mi avessi mai visto nudo.."
"Non è quello il punto!" Dissi rossissima.
"Ma che hai oggi?!" Aggiunsi.
"Non so... mi sento un po' , come dire, flirty..." mi rispose.
"Cosa sei un 13 enne che non riesce a tenere a bada gli ormoni?!"
"Uh, Bhe... un pochino.."
"Sono seria, oggi al colloquio non voglio fare brutte figure."(Alvaro pov)
"Itz ho avviato la macchina scendii!"
"Eccomi, muoviamoci!"
"Allora, dov'è l'appuntamento?"
"Agli studios della casa produttrice."
"Ok imposto il navigatore."
"Si parte!" Esclamò Itz.
"Non posso credere che visiteremo gli Aobsil's studios!" Era felicissima.
"Si lo so, è sempre stato il tuo sogni visitarli vero itz?"
"Eh già !!!"
"Ok, siamo arrivat-"
"ODDDDDIOOOOOOO!!"
"Emh.."
"CHE FIGOOOOOOO"
"Itz t-"
"MA HAI VISTO CHE EDIFICIO STILOSO?!"
Ma almeno fammi finire di parlare...
Pensai.
"MUOVITI ENTRIAMOOOO!" Mi disse prendendolo la mano e tracindandomi dentro, sembrava una bambina in un negozio di caramelle, era quasi imbarazzante. Ma non le dissi niente, in fondo quello era il suo sogno da anni... E non volevo rovinarle il momento, anzi vorrei solo che fosse felice..
Ci dirigemmo verso la segreteria:
"Scusi, dove possiamo incontrarci con i signori Ferraro e Mercedes? Siamo qui per un colloquio." Chiese Itz. La segretaria stava guardando il telefono e non le prestò neanche attenzione. "Ehm scusi?" Insistette.
"AAGHH, odio il mio lavoro. Si Salve buongiorno, io sono Priscilla piacere, come posso aiutarla?" Ci disse in tono seccato.
"Dove possiamo parlare con i signori Ferraro e Mercedes?" Richiese Itz.
"Stanza 5 piano 19 ultima in fondo a sinistra, arrivederci e prego."
"Grazie..."
"Il personale non è il massimo Eh?" Dissi scherzando.
"Non proprio ahahah" mi rispose.
"Dai andiamo." Entrammo in ascensore.
"POSSHO PREMERE IOH IL PULSHANTE PER ANDAREH??🥺"
"Emh, va bene Itz"
"O MAMMA!"
"Che c'è amore?"
"CI SONO 400 PIANI IN QUESTO EDIFICIO"
"Mo come lo trovo io pulsante giusto?!" Aggiunse.
"Wow, non mi aspettavo fosse così grande, aspetta ti aiuto io a cercare il pulsante." Alla fine arrivammo difronte alla porta.
"Entriamo .."
"SIETE IN RITARDO!" Ci urlò Alex.
"Scusateci.."In effetti erano tutti presenti sembrava anche che avessero già iniziato la discussione.
"Prendete pure posto" ci disse il signor Mercedes.
"Umh, si..."
"Tu sei Lisbona giusto?" Chiese il signor Ferraro riferendosi ad Itz.
"Il suo nome è itziar." Intervenni io.
"Bhe é la stessa cosa."
"Amore, meglio non discutere con certe persone.."
"Si hai ragione.."
"Mi é venuta un'idea brillante!" Disse il signor Ferraro.
"Ci dica pure" aggiunse Alex.
"E se facessimo in modo che anche lisbona rimango incinta? Lo potremmo accennare nel trailer! Farebbe un sacco di visite!"
"Oh ehm, su questo penso debba chiedere ad itziar, se vuole condividere una cosa così privata come suo figlio" disse Alex.
"Io non ne vedo il problema, per lei va bene giusto Lisbona?"
"Uhm, ioo..in-" balbettò Itz.
"ALLORA 1 SI CHIAMA ITZIAR. 2 NON SPETTA A LEI SCEGLIERE COSA IO E MIA MOGLIE VOGLIAMO FARE DI NOSTRO FIGLIO!!" Urlai.
"A-alvaro c-almati, va tutto bene..." disse Itz.
"Mi scusi, ma non posso proprio accettare, è una cosa troppo privata e non voglio condividerla con il mondo" aggiunse.
"Pff, voi altri siete d'accordo con me vero?!"
"Mi scusi signore" intervenne alex.
"Ma penso di parlare a nomi di tutti quando dico che è una decisione di itziar, se lei non vuole non lo farà. É tutto per oggi. Arrivederci." Aggiunse.
"Cos- e il nostro affare?! Ci perderete tantissimo se non collaborate con noi!"
"EMH.. RAGAZZI, NON È IL MOMENTO DI DISCUTERE!"
"Oddio itz tutto apposto?!" Chiese najwa.
"Amore, portami all'ospedale, è a-arrivato il momento!"
"O-O M-MIO DIO SI S-SUBITO AMORE!"
"Vengo con voi!" Disse Najwa.
"Congratulazioni, andate pure." Aggiunse alex.
Ringraziò Naj a posto nostro.
Cercai di guidare il più velocemente possibile, nel frattempo najwa era seduta dietro con itz e la sosteneva.
"ECCOCI SIAMO ARRIVATI!"
"Muoviamoci!" Disse Naj.(Itziar pov)
Alvaro e najwa mi aiutarono ad entrare dentro, tutti ci fecero passare. Ero molto spaventata ma anche felicissima. Arrivammo in sala operatoria e iniziarono con le procedure. Najwa stava aspettando fuori, ansiosa e Alvaro era accanto a me...sentivo la sua mano calda intrecciata con la mia. Dopo tre ore di travaglio, arrivò quella fatidica frase "ho la testa, spinga più forte che può !"
Spinsi, iniziai ad urlare, strinsi la mano ad Alvaro e finalmente ci fu un pianto infantile, mi sentii sollevata. Mi misero in braccio la piccola e mi chiesero:
"Come la chiama?"
"Iris!" Esclamammo in coro io e Alvaro.
Fecero entrare Najwa che accarezzò la guancia alla piccolina. I medici la presero per portarla a lavare e Iris pianse appena me la levarono dalle braccia, poi però me la riportarono pulita e io la cullai stanchissima affiancata da Alvaro e Najwa.