quattro

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Sabato mattina, ore 9:30.
Taehyung stava dormendo tranquillamente nel suo letto dopo aver trascorso l'intera notte a studiare senza sosta. Per il resto della settimana, dopo lo spiacevole incontro di martedì, non vide o sentì più Jungkook.

Pff, come sempre è solito spara stronzate.

Aveva obbligato sé stesso a non pensare al castano dalle punte bionde neanche per un secondo, trascorse il resto dei giorni a studiare e solo studiare, anche se effettivamente non aveva nulla da dover recuperare ma voleva tenere a tutti i costi la mente occupata per non doverlo pensare.

Dormiva profondamente quando il suo coinquilino, nonché bastardo migliore amico, entrò rumorosamente in camera sua spalancando la finestra e facendo entrare il gelo di novembre. Il corvino mugugnò come un bambino e si portò le coperte fin sopra la testa per evitare alla luce di arrivare ai suoi occhi.

«Yah, Jimin! Che cazzo fai?» urlò da sotto il piumone nervoso e arrabbiato.

Il biondo saltò sopra il suo letto e tirò via le coperte dal corpo dell'amico «Alzati TaeTae! Devi prepararti, stasera hai un appuntamento!» affermò allegro.

Taehyung si alzò di scatto e si mise seduto sul materasso fissando stranito il proprio amico
«Cosa vuol dire che ho un appuntamento? Che cosa hai fatto Jimin?»

Il maggiore ridacchiò «Potrei accidentalmente risposto ad una chiamata si Baekhyun e avergli detto che ti farebbe molto piacere uscire con lui.» disse girandosi i pollici come un bambino.

Il corvino strabuzzò lo sguardo «Tu cosa?!»

«L'ho fatto per te! Se avessi lasciato fare a te sarebbe andata a finire che avresti perso un'occasione con Baekhyun!» si lamentò il biondo.

«Ma è proprio quello che volevo!» urlò frustato Taehyung «Jimin, ti ho detto mille volte che non sono interessato ad avere una storia con qualcuno!»

«È per Jungkook, vero? Fai così perché è tornato.» lo guardò dritto negli occhi mentre pronunciava quelle parole fatali quando veritiere.

Il più piccolo distolse lo sguardo ed incrociò le braccia al petto sulla difensiva «C-certo che no, non mi importa più nulla di lui.» affermò mentre un sospiro tremolante abbandonava le sue labbra. Aveva un groppo alla gola che gli impediva di poter dire anche solo un'altra parola.

Jimin si sistemò di fianco a lui e gli circondò il collo, appoggiò il mento sulla spalla e chiese
«Sei ancora innamorato di lui?»

Taehyung abbassò il capo e rise amaramente. Calde lacrime caddero dai suoi occhi e annuì
«Si Jiminie, lo amo ancora così tanto nonostante quello che abbia fatto e vederlo spuntare dal nulla dopo tre anni ha spezzato qualcosa in me che credevo di star riuscendo a riparare.»

Scoppiò a piangere tra le braccia del suo migliore amico, il biondo gli accarezzava i capelli e lo coccolava. «Stai tranquillo TaeTae, sono sicuro che riuscirai a dimenticarlo se è veramente quello che vuoi.» sussurrò il più grande.

«Il problema è che io ancora non so cosa voglio realmente.»

Taehyung pianse così tanto che gli sembrò di essere ritornato al giorno in cui Jungkook aveva deciso misteriosamente di abbandonarlo. Non aveva smesso di amarlo nemmeno per un istante, reprimeva quei sentimenti dentro di sé nella speranza di eliminarli ma evidentemente, nonostante tre lunghi anni, il suo cuore palpitava ancora per quella testolina castana e bionda.

Non voleva sul serio dimenticarlo, farlo significava smettere di amarlo e Taehyung non ci pensava per niente a fare una cosa del genere. Ma allo stesso tempo si rendeva conto che la sua vita non poteva totalmente dipendere da Jungkook, così quel giorno fece ciò che credeva non avrebbe mai fatto.

Accettò di uscire con Baekhyun.

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«Allora? Hai preso tutto? Telefono, chiavi? Preservativi?»

«Jimin! Ti sembra il caso? Non dovrò andare a letto con Baekhyun.» lo rimproverò Taehyung per le assurde domande che gli stava ponendo.

«Da quanto tempo è che non scopi, TaeTae?» chiese con le braccia incrociate al petto.

Il corvino abbassò lo sguardo rosso in viso e sussurrò «Tre anni.»

Il biondo quasi urlò «Che cosa?! Vuoi dirmi che non scopi da quando ti sei lasciato con Jungkook?» lo guardò scioccato.

«Esattamente, l'ultimo è stato Jungkook. Evidentemente in questi anni non ne ho sentito il bisogno, ho avuto altre priorità.» sbuffò indispettito voltando le spalle al suo hyung.

«Hai proprio bisogno di una scopata.» sentenziò Jimin sospirando.

«'Fanculo Jimin, aspetterò Baekhyun qua fuori.» annunciò nervosamente il corvino prima di recuperare il proprio cappotto ed uscire di casa senza neanche salutare l'amico.

Certe volte Jimin era proprio assurdo, come se il sesso fosse tutto nella vita. Non lo capiva per niente.
Certo, diciamo che in quegli anni aveva sofferto anche sotto quel punto di vista, ma non se la sentiva di andare a letto con il primo che capitava mentre amava ancora Jungkook.

Chissà con quanti o quante sarà andato lui dopo esserci lasciati pensò malinconico Taehyung.

«Ehi Taehyung.» a riportarlo con i piedi per terra fu la voce di Baekhyun che lo richiamò. Il castano sorrideva mentre si avvicinava verso di lui. «Stai benissimo.» affermò salutandolo con un bacio sulla guancia. Il corvino sorrise, anche se un po' per forza, e ricambio il gesto.

Si incamminarono verso una meta ancora sconosciuta al più piccolo. Baekhyun gli aveva parlato di un piccolo locale lì nelle vicinanze dove si mangiava benissimo e voleva assolutamente farglielo provare.

«Vedrai, non te ne pentirai.» rise il castano aprendo la porta di vetro e facendo passare per primo Taehyung.

All'interno del ristorante un piacevole calore lo avvolse totalmente facendo riacquistare colore alle sue guance pallide per via del freddo.
Una cameriera li condusse al tavolo prenotato dal maggiore ed entrambi si accomodarono cominciando a sfogliare il menù.

«Buonasera signori, cosa vol-» la frase morì sul nascere non appena lo sguardo del cameriere e di Taehyung si incrociarono. Spalancarono entrambi gli occhi stupiti e increduli di ritrovarsi in quella situazione.

«Tu cosa ci fai qua?!»

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