Speciale: Insieme Per La Vita

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La spiaggia era gremita di gente per quell'evento così speciale e tanto atteso. Erano presenti parenti, amici, amici degli amici e addirittura persone conosciute in quella piccola oasi in cui i sette ragazzi sostavano in attesa del grande giorno, prima che gli sposini partissero per la loro luna di miele naturalmente.
Taehyung e Jungkook avevano deciso di fare le cose in grande, volevano che quel giorno fosse rimasto uno dei più memorabili e indimenticabili nelle menti dei loro ospiti, segno della loro unione e della loro felicità.
Attendevano quella data impazientemente dall'istante in cui il castano era tornato dalla Nuova Zelanda e adesso non riuscivano a crederci che la giornata tanto attesa fosse davvero arrivata.

Il corvino fremeva nel suo abito di seta grigio che avvolgeva delicatamente il suo corpo tonico, mentre sedeva sulla poltrona di pelle della sua camera d'hotel. Le gambe gli tremavano per l'ansia e il cuore gli batteva a mille. Continuava ad agitarsi, alzarsi, uscire fuori in balcone e poi rientrare in camera per la tensione che provava.

Jimin, Hoseok e Seokjin tentavano di farlo sedere e farlo respirare, o non sarebbe arrivato all'altare e a quel punto Jungkook li avrebbe uccisi. Tentavano di fermarlo con la forza, ma il ragazzo si ostinava ad andare da lato all'altro della camera tremando e parlando a vanvera di un possibile cambio d'idea da parte del suo futuro marito.

«E se cambiasse idea?» disse sedendosi sul letto.

«Perché mai dovrebbe, TaeTae?» rispose ovvio Jimin nel vano tentativo di farlo calmare.

«E se poi volesse divorziare da me?» chiese dirigendosi fuori in balcone.

«Lui ti ama, non vorrà mai divorziare da te.» disse questa volta annoiato Seokjin, osservando la sua figura allo specchio. «E poi i divorzi costano.» scrollò le spalle.

«Yah!» Hoseok gli tirò un cuscino in pieno viso. «Non aiuti.» lo guardò male il rosso dirigendosi poi verso Taehyung, il quale si era fatto prendere dal panico. «Sta' tranquillo TaeTae, Kookie non vorrà mai divorziare da te perché sennò Yoongi lo costrerebbe.»

«Grazie ragazzi, voi si che siete d'aiuto.» sbuffò il minore tra i quattro sedendosi esausto su una sdraio in veranda.

Si passò una mano distrattamente tra i capelli, ma un urlò di Seokjin lo fece saltare in aria a causa dello spavento «Non provare a toccarti i capelli, ci ho messo un'ora a sistemarteli!» lo rimproverò il ragazzo andandogli in contro.

«Hyung, sono così nervoso. Ho paura di rovinare tutto, di fare una figuraccia o di-»

«Ehi, ehi, calmati. Perché ti stai facendo questi complessi? Jungkook ti ama, tu lo ami e tutto sarà perfetto. Respira e calmati TaeTae.» ridacchiò il maggiore afferrandolo per le spalle per bloccargli qualsiasi movimento.

Taehyung stava per ribattere, ma il forte bussare alla porta lo fece sobbalzare.

«Hyung, hyung!» urlò Jungkook richiamando i suoi amici. «C'è un problema!» urlò e tentò di aprire la porta, ma Jimin fu più veloce di lui e bloccò la serratura.

«Non provare ad entrare Jeon o ti castro!»

«Hyung, ma è un'emergenza! Namjoon e Yoongi hyung sono scomparsi!» urlò in preda al panico. L'attenzione di Hoseok e Seokjin in quel momento fu tutta sul minore che urlava in preda al panico fuori dalla loro camera d'hotel.

«Che significa che sono scomparsi?!» urlò Taehyung. «Manca mezz'ora al mio matrimonio e i miei testimoni sono scomparsi, cos'altro potrebbe andare peggio?!» si disperò gettandosi sul letto.

«Beh, ecco..»

«Cosa?!»

«Tua nonna si è bevuta una bottiglia intera di champagne e adesso si crede una idol perciò si è messa a cantare e a ballare come se fosse ad un concerto.» sussurrò Jungkook dall'altro lato della porta sperando che al suo fidanzato non venga un attacco di cuore.

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