quindici

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«Questa è la volta buona che io ti butti fuori casa!» urlò Jimin inveendo contro il suo amico adesso seduto sul divano con sguardo colpevole.

Taehyung e Jungkook avevano appena chiuso definitivamente il loro rapporto e il corvino si sentì un idiota ad aver mentito al più piccolo, ma ormai il danno era stato fatto.

Il cuore di Taehyung si fermò per qualche secondo quando vide gli occhi di Jungkook riempirsi di lacrime per poi svanire dalla visuale, poiché il minore si era rifugiato in casa di Namjoon e Seokjin.

«Sei un coglione, perché hai detto una cosa del genere?!» continuò la sua ramanzina il biondo.

«Jimin-ah, cosa dovevo fare?! L'ho visto con quel ragazzo e ho pensato subito che avessero fatto-»

«Fatto cosa, Taehyung? Sai che Jungkook ti ama, allora perché hai detto una stronzata simile?!»

Taehyung abbassò lo sguardo con gli occhi che gli bruciavano e sussurrò «Ho avuto paura e ho voluto mettermi sulla difensiva. So di aver sbagliato, ma ormai lui pensa che io stia con Baekhyun.»

Jimin restò per qualche minuto in silenzio, andando avanti e indietro per il salotto con le mani all'altezza delle tempie massaggiandole, cercando di non far aumentare la pressione.

«Tu lo ami?» chiese non appena si sentì più calmo.

Il corvino annuì «Certo che lo amo.» sussurrò con la voce spezzata sull'orlo di una crisi di pianto.

«Devi andare da lui e mettere le cose in chiaro una volta per tutte allora.» disse Jimin prima di allontanarsi dal salotto ed uscire di casa.

Taehyung restò paralizzato sul divano. Se adesso fosse andato da Jungkook sarebbero finiti nuovamente a litigare e a ferirsi l'un l'altro. Aveva bisogno di tempo; tempo per sé stesso, tempo per capire cosa volesse davvero.

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«Jungkook! Esci da questo bagno, devo pisciare!» urlò Seokjin battendo violentemente il pugno contro la porta di legno.

Jungkook si era ormai rifugiato all'interno di essa da un'ora. Era rannicchiato su sé stesso con gli occhi sgorganti di calde lacrime. Non riusciva a non pensare alle parole di Taehyung.

«Non adesso hyung!» parlò abbastanza forte da farsi sentire dall'altro lato della parete.

«Yah! Devo seriamente andare a pisciare in giardino come i cani!?» urlò scocciato il moro.

«Ma cosa sta succedendo qua? Perché urli in questo modo?» arrivò Namjoon un po' allarmato dopo aver udito le urla del suo ragazzo.

«Succede che il nostro piccoletto è chiuso in bagno da un'ora ed io devo pisciare! Fallo uscire adesso Nam.» sbuffò Jin.

Il castano si avvicinò alla porta del bagno e bussò delicatamente contro di essa «Jungkookie? Cosa ti prende?» chiese con un tono decisamente più dolce rispetto a quello usato da Seokjin.

«Andate via!» urlò di rimando il minore ai suoi hyung con la voce spezzata.

Namjoon ritentò «Sai che con noi puoi parlare, che succede? C'entra per caso Taehyung?»

Ci furono istanti di silenzio, fino a quando non si udì il suono della serratura sbloccarmi e la maniglia abbassarsi, segno che Jungkook stava aprendo.

«Che Dio sia lodato.» esclamò Seokjin richiudendosi all'interno della porta della toilette.

Namjoon ridacchiò e poi si avvicinò di qualche passo alla figura del minore «Allora?»

Il castano dalle punte bionde abbassò lo sguardo e ricacciò indietro le lacrime he minacciano di uscire dai suoi occhi e sussurrò «Ha detto di dimenticarlo, che adesso sta con Baekhyun e che non c'è più nulla tra di noi.»

Namjoon rimase scioccato; era letteralmente impossibile che Taehyung avesse iniziato una relazione con quel Baekhyun. Aveva trascorso tre anni pieni di sofferenza a causa di Jungkook. Non capiva proprio il comportamento del corvino, perché far soffrire Jungkook in quella maniera? Non era stanco anche lui di tutte quelle continue liti? Non voleva semplicemente stare con la persona che amava senza dover pensare al passato?

«Jungkookie-»

Jungkook interruppe la sua frase sul nascere «No hyung, non voglio avere nessuna compassione e non voglio sentire nessuna frase del tipo 'Sai com'è fatto' o 'Ha solo bisogno di tempo, ha sofferto molto'. Vuole vendicarsi degli ultimi tre anni ed è okay, lo capisco. Ma adesso sono stanco, sta cercando in tutti i modi di distruggermi e annientarmi. Sono stanco di dover fare sempre la parte di quello paziente e buono perché se n'è scappato a gambe levate in passato. Sono innamorato di lui, ma se lui continua a comportarsi in questo modo sarò costretto a mollare tutto e a lasciarlo di nuovo.»

Ed era vero, era stanco di passare sempre per il cattivo della situazione solamente perché in passato aveva avuto paura. Adesso era lì, era tornato sicurò di sé, era riuscito ad accettarsi ed era rimasto fedele all'amore di Taehyung, ma se lui non dovesse avere le sue stesse intenzioni avrebbe sul serio mollato tutto. Si era stancato, questa volta toccava al corvino fare la sua parte se lo desiderava tanto quanto lui. Se non l'avesse fatto sarebbe stato costretto ad andare avanti senza di lui.

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2 settimane dopo.

Era ormai Dicembre inoltrato e i due ragazzi non si erano visti nemmeno una volta dopo la loro ultima discussione. Nessuno dei due aveva fatto il primo passo per poter ricominciare o almeno riprovarci, questa volta Taehyung aveva davvero combinato un bel guaio.

Il corvino era solo in casa in quel momento, Jimin era uscito per fare compere insieme ad Hoseok e Seokjin mentre lui aveva deciso di rimanere a casa a studiare nonostante si fosse anticipato parecchie cose.

D'un tratto il campanello suonò è scocciato andò ad aprire la porta, rivelando la figura di Baekhyun.

«Baekhyun? Cosa ci fai qua?» chiese scettico non aspettandosi una sua visita improvvisa.

Il castano sorrise «Ero solamente venuto a salutarti e a farti gli auguri di Natale in anticipo, domani partirò e non avrò occasione di farteli durante le feste.» spiegò cortesemente.

Taehyung sospirò e annuì «È davvero gentile da parte tua. Vuoi entrare?»

Il maggiore scosse il capo «No no, ero solo di passaggio.»

Nel momento in cui i due ragazzi stavano per salutarsi, una macchina parcheggiò davanti casa Park-Kim. Da essa uscirono Yoongi seguito a ruota da Jungkook, che aveva lo sguardo misto tra il disgusto e la tristezza.

«Vedo che hai visite - osservò alle sue spalle Baekhyun- non voglio dilungarmi troppo. Trascorri delle buone vacanze e prenditi cura di te, ciao Tae.» salutò il castano allontanandosi da lui che aveva ancora gli occhi incollati sulla figura di Jungkook.

«Sei solo un codardo! Non affronti i tuoi problemi e lasci che questi si complichino di più! Cerca di prenderti le tue responsabilità invece di scappare continuamente Taehyung!» urlò Yoongi avvicinandosi pericolosamente a lui.

«Tu stesso tre anni fa incolpavi Jungkook di questo e adesso commetti i suoi stessi errori? Sei solo un vigliacco!»

«Hyung, tu non sai nulla! Non sai di come io mi senta in questo momento! Non sai niente di me, non puoi capire quello che ho provato negli ultimi anni. Non stare lì a giudicarmi ad ogni scelta che prendo, perché nemmeno tu sei perfetto!» urlò Taehyung stanco di sentirsi in colpa nei confronti di Jungkook. Stanco dei suoi hyung che continuavano a giudicarlo per quello che aveva fatto.

«Io non so nulla di te? Sul serio? Da chi passavi le notti in lacrime subito dopo la partenza di Jungkook? Queste cose le hai dimenticate. Sai che ti dico? Vaffanculo Taehyung.» per la prima volta in venti anni di amicizia Yoongi si sentì disgustato da parte di Taehyung. Era davvero arrivato a tal punto da dire quelle cose?

«Andate tutti quanti a 'fanculo!» urlò di rimando Taehyung, afferrando il suo cappotto ed uscendo di casa, non prima però di aver lanciato un ultimo colpevole sguardo a Jungkook, il quale aveva assistito all'intera lite con un enorme nodo alla gola.

La loro tormentata relazione stava rovinando lentamente l'amicizia dell'intero gruppo e questo non poteva di certo permetterlo.

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