Quella mattina Taehyung si svegliò con una strana, ma piacevole sensazione, al petto. L'aria fresca, insieme ad un profumo ormai fin troppo conosciuto e amato dal ragazzo, riempivano le sue narici e la leggera brezza gli smuoveva il ciuffo di capelli neri che gli ricadeva morbido sul viso. Era davvero una sensazione così bella e nostalgica che non provava da troppo tempo, quasi gli venne un groppo in gola per l'emozione. Per la prima volta dopo tre anni si svegliò con la tranquillità in volto e la felicità nel cuore.
Aprì lentamente gli occhi e sbatté le palpebre più volte per potersi abituare alla luce solare. Alzò piano il volto verso l'alto e il cielo limpido e azzurrò si appropriò della sua visuale.
Cercò di muoversi, ma sentì un peso sul petto ed un braccio attorno al suo busto.
Abbassò lo sguardo e incontro la testa castana di Jungkook dormente sul suo petto. Respirava lentamente e sembrava così in pace in quel momento. Senza pensarci due volte accarezzò quel ciuffo di capelli e sorrise, un sorriso sincero. Ma non appena si rese conto della situazione strabuzzò gli occhi; si guardò intorno e capì di essere ancora nel giardino dei suoi hyung e che nessuno li era venuto a svegliare. Avevano trascorso l'intera notte sull'erba fresca tra le braccia l'uno dell'altro.I ricordi della notte precedente vennero a galla; Jungkook ubriaco lo chiama, Jungkook ubriaco che lo incolpa per aver bevuto e poi lo trascina in giardino. La loro chiacchierata e la confessione di amarlo ancora. Si diede dell'idiofa mentalmente per aver ceduto ed averi confessato al ragazzo i propri sentimenti, l'unica cosa che sperava adesso era che, grazie alla sbronza, il minore non avesse ricordato nulla. Nonostante ciò però, il corvino non si sentiva così in pace da fin troppo tempo, era stato così maledettamente bene quella notte con Jungkook tra le braccia. Gli era mancato e gli mancava da morire e non riusciva ancora a crederci che fosse davvero tornato e che in quel momento stesse dormendo tra le sue braccia.
Il corvino sospirò e si godette quell'ultimo istante di tranquillità prima di svegliare il minore. Afferrò il suo braccio, ancora attacco al proprio busto, e lo allontanò dal proprio corpo. Prese a scuoterlo leggermente per farlo svegliare, ma si soffermò a guardare il suo volto angelico; la bocca era leggermente schiusa, la pelle candida priva di imperfezioni era calda e le punte bionde gli ricadevano morbide sugli occhi. Aveva in espressione rilassata e serena in volto, sembrava quasi stesse sorridendo. Gli sembrò quasi brutto svegliarlo e interrompere qualsiasi cosa stesse sognando in quel momento.
«Jungkook, svegliati.» sussurrò al suo orecchio e il castano cominciò a mugolare come un bambino. Si stropicciò gli occhi e li aprì leggermente.
«Hyung?» lo guardò sorpreso il più piccolo con ancora gli occhi assonnati.
È così adorabile, sembra un bambino.
«Cosa succede? Perché.. sei qui con me?» chiese successivamente Jungkook mettendosi seduto di fianco a Taehyung. «Ieri sera ci siamo addormentati qui in giardino.» sospirò il corvino.
Il più piccolo lo guardò stranito «Ieri sera? Cosa è successo ieri sera?»
Il maggiore si imbarazzò immediatamente e distolse lo sguardo dal suo. «N-nulla di particolare, ti sei semplicemente ubriacato e hai dato la colpa a me per la tua frustazione.»
«Oh, ora ricordo.» sussurrò triste il castano dalle punte bionde, facendo alterare il povero cuore di Taehyung «Mi sentivo triste perché tu sei uscito con quel bamboccio perciò mi sono lasciato prendere la mano.»
Il respiro del maggiore si regolarizzò di nuovo, ricorda solo questo. Tirò un sospiro di sollievo e si alzò in piedi ma il più piccolo gli afferrò una mano fermandolo «Non capisco però cosa ci faccia tu qui. Perché hai voluto dormire con me?» chiese con voce e sguardo talmente innocente che il cuore di Taehyung rischiò di sciogliersi.
«Hai detto che avresti fatto qualcosa di stupido se non fossi venuto qui da te, perciò eccomi.» rispose freddo Taehyung allontanando la propria mano da quella del minore.
Jungkook annuì lievemente e seguì il suo hyung preferito all'interno dell'abitazione.
«Bene bene, finalmente vi siete svegliati.» lo sorprese Namjoon con un espressione divertita in volto.
Taehyung saltò sul posto e si imbarazzò immediamente «Hyung! Perché non ci avete svegliati prima?»
«Dormivate così bene e felici che non abbiamo voluto disturbarvi. Allora ditemi, avete chiarito?» chiese speranzoso il più grande tra i tre.
«Non capisco di cosa tu stia parlando.» balbettò Taehyung, ignorando i continui richiami di Namjoon e dirigendosi in cucina.
Improvvisamente il campanello prese a suonare all'impazzata. Il maggiore andò ad aprire la porta che rivelò un Jimin incazzato nero che entrò a passo spedito in casa.
«Dov'è?!» urlò esasperato guardandosi intorno.
Taehyung ritorno dalla cucina non appena sentì la voce del biondo, sperando che l'avrebbe riportato a casa al più presto.
Jimin lo guardò con un tic nervoso all'occhio e si avvicinò pericolosamente a lui «Tu piccola merda umana, mi vuoi fare uscire fuori di testa per caso?! Sta mattina non eri nel tuo letto e nemmeno da Yoongi e Hoseok hyung. Non hai risposto né ai miei messaggi né alle mie chiamate. Yah! Vuoi per caso morire?!» urlò il biondo buttando fuori tutta l'ansia e la preoccupazione che l'avevano accompagnato fino a quel momento. Aveva temuto il peggio.
«P-perdonami Jiminie, ieri sera mi sono addormenta-»
«Jimin respira, Taehyung ha dormito insieme a Jungkook stanotte.» parlò Namjoon facendo strabuzzare gli occhi ai tre minori. Jungkook era totalmente disorientato e confuso, stavano accadendo troppe cose in una sola volta, Taehyung era imbarazzo e sul volto di Jimin stava nascendo un ghigno. «Quindi avete fatto pace?!»
Taehyung sbuffò sonoramente «Smettetela tutti quanti, ero solo preoccupato perché Jungkook aveva bevuto troppo! Adesso ti prego Jiminie, torniamo a casa.» esclamò esausto uscendo successivamente dall'abitazione.
«Jungkook, cosa gli è preso?» chiese il biondo al minore, che in risposta scrollò le spalle con ancora in mente l'immagine di lui e Taehyung che dormivano abbracciati.
Jimin sbuffò ed uscì anche lui da casa Kim. Rimase solo con Namjoon, il quale provò a estrarre qualche informazione dal minore.
«Non adesso hyung, ho molto mal di testa.» lo congedò il castano dalle punte bionde dirigendosi al bagno e chiudendosi a chiave dentro.
Chiuse gli occhi e si massaggiò le tempie provando a ricordare qualcosa della serata precedente ma non fece altro che aumentare la sua emicrania. Sbuffò e aprì il rubinetto cominciando a sciacquarsi il viso, quando dei ricordi si fecero vividi nella sua mente.
«Tu adesso esci con quel bamboccio e non mi vuoi più ed io sono tanto triste hyung, tanto tanto.»
«Non esco con Baekhyun, siamo solo amici.»
«È bello sentirsi di nuovo così.»
«Così come?»
«Felice e in pace con il resto del mondo.»
«Non ho mai smesso di amarti, ho mentito.»
«Sono contento che sei riuscito ad ammetterlo finalmente.»
Spalancò gli occhi sorpreso e incredulo. Taehyung aveva sul serio ammesso di amarlo ancora, non usciva con Baekhyun e aveva glielo aveva confessato! Il cuore di Jungkook rischiò di scoppiare dalla felicità, non poteva davvero credere che c'era ancora una speranza tra lui e Taehyung.
Si asciugò velocemente il viso e corse giù in salotto, dove questa volta trovò insieme a Namjoon anche Seokjin.
Taehyung mi ama, mi ama ancora!
«Buongiorno Kookie.» lo salutò lo hyung, ma lui non gli prestò molta attenzione troppo preso ad allacciarsi le scarpe ed indossare la giacca.
«Jungkook dove stai andando così di fretta?»
Il nominato aprì la porta di casa, ma prima di andarsene definitamente urlò «Devo assolutamente andare da Taehyung, adesso so per certo che mi ama ancora!» urlò al settimo cielo richiudendo poi con un tonfo la porta di legno.
Poteva ancora farcela, era ancora in tempo per riavere indietro il cuore di Taehyung.
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Change My Mind
Fanfiction[Sequel di 'More Than Friends'] ꧁꧂ Tre anni. Sono passati tre anni e ormai Taehyung si è fatto una nuova vita. Va al secondo anno di università ed ha pianificato tutto il suo futuro, non contando però un piccolo particolare che potrebbe stravolgere...