Prologo

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Josephine's POV

-Hai bisogno di bere.-

-Inanna ho solo bisogno di tornare a casa.-

-Stronzate.-

Ed eccoci qui. In un affollato bar di Londra, di domenica sera, intente a cercare chissà cosa o chissà chi.
Inanna ha insistito tanto per uscire stasera ed io non ho saputo dirle di no. Mi ha aiutato con il trasloco, e con gli scatoloni da liberare.. in fin dei conti è l'unica amica che ho qui.
 Ho conosciuto questa pazzoide, lo stesso giorno che sono arrivata nel nuovo condominio. Inanna vive nell' appartamento al quarto piano accanto al mio, e quando mi ha visto con uno scatolone in mano, si è subito offerta di aiutarmi raccontandomi di come fosse felice di vedere una ragazza giovane nel palazzo cosi da poter finalmente fare amicizia con qualcuna.Da quanto ho capito, i suoi genitori sono divorziati, e lei ha deciso di seguire il padre diventato poliziotto qui a Londra e sua sorella Khadija che ha accettato di diventare avvocato in uno studio legale molto importante. Inanna è l'unica che non si è ancora realizzata: invece di frequentare il college, ha preferito lavorare cosi da andare a vivere da sola e per pagare le bollette , ha accettato di lavorare come personal trainer in una palestra non molto distante da dove abitiamo.

-Stasera devi ubriacarti e devi dimenticarti di quel coglione.- dice la mia amica prendendomi per mano prima di  trascinarmi verso il bancone del locale. Il coglione di cui parla Inanna è il mio ex ragazzo Dylan.                                                                                                                                                                    

Mi sono trasferita da Perth solo la settimana scorsa, visto che ho terminato con un anno d'anticipo l'università e per i miei risultati mi è stato subito offerto un lavoro in un azienda informatica nella grande capitale britannica.Non ho seguito la carriera da medico come mia madre ma in compenso sono diventata tecnico informatico con ben due master a soli 25 anni. Dylan ed io siamo stati insieme per più di un anno, poi quando gli ho detto della mia intenzione di trasferirmi qui le cose tra di noi sono cambiate da cosi a cosi: ci evitavamo, litigavamo sempre.... L'unico momento in cui eravamo tranquilli è mentre facevamo sesso.  Ma anche quello con il passare dei giorni diventava sempre di più una richiesta e non più una necessità. Stasera l'ho chiamato, vista la nostra intenzione di continuare questa "relazione" anche se lontani, e ho scoperto (più che altro intuito ) che era in compagnia di un'altra e che si stavano anche dando da fare come due conigli. Più volte ho avuto l'impressione che mi avesse tradito o mi avesse detto delle balle per andarsi a divertire con altre. Senza neanche lasciargli il tempo di spiegare, gli ho attaccato il cellulare in faccia e ho bloccato il suo numero cosi che non possa più chiamarmi, ne messaggiarmi.

-Sai di cosa ho bisogno? Tornare a casa, farmi una doccia e mettermi a letto visto che domani devo incominciare a lavorare.- dico scocciata cercando di sovrastare la musica ad alto volume.
Nonostante la folla che c'è nel bar, il barista si accorge subito di noi (visto anche per come siamo vestite) e subito ci serve i 4 cicchetti alcolici che Inanna ha ordinato.
Quando ha bussato alla mia porta stasera, e mi ha visto già in pigiama, è andata di corsa in camera da letto cosi da aprire l'armadio e scegliere il vestitino più corto che possedessi.
In realtà non è mio, ma è di mia sorella Katherine. Ma questo ho evitato di dirglielo.

-Langford, smettila di essere cosi noiosa e godiamoci la serata.-

Dopo aver bevuto il primo bicchierino con il liquido amaro, ci metto un po' a riprendermi visto che la gola inizia a bruciarmi e la testa a girare come se stessi andando sulle giostre.
Dannazione non ho mangiato nulla.

-Chi stai cercando?- chiedo vedendo Inanna guardare verso l'entrata del locale.

-Uh eccoli!- dice ignorandomi completamente alzando la mano per attirare l'attenzione di qualcuno.
Mi giro verso il bancone, e bevo sia il mio secondo bicchierino che quello di Inanna.
Sapevo che qualcosa non andava: mi ha chiesto di cambiarmi, farmi bella, truccarmi..... pensavo che i suoi consigli servissero a rendermi presentabile e invece.... Ha combinato un uscita con altre persone?
Come ho fatto a non pensarci?!
-Dio, finalmente siete arrivati!- dice Inanna mentre sono ancora girata.
Prima che possa fare altro, la sento tirarmi per un braccio cosi da attirare la mia attenzione. Ancora con il bicchierino tra le mani, mi giro e mi trovo di faccia il ragazzo più bello che abbia mai visto in vita mia.
Alto, occhi verdi.... Spalle grandi anche se coperte da una felpa nera e i suoi capelli castani sono nascosti da un berretto nero.
Non ho mai conosciuto gli amici di Inanna, ma non mi aspettavo che potessero essere cosi ... piccoli?                                                                                                                                                                         

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