Capitolo 2

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Josephine's POV

-Sicura che non sia un problema?-
Avevo capito che Noora Grey fosse una tipa insicura, ma ora è troppo.
Sarà già la quindicesima volta che mi chiede se sia un problema passarla a prendere tutte le mattine per andare insieme a lavoro.
-Noora passo sotto casa tua tutte le mattine... fermarmi e caricarti non sarà di certo un problema.-

-Ti devo un favore.- dice lei sentendosi forse in debito.

-Lo riscuoterò quando avrò il ciclo e sarò intrattabile, contaci.- dico facendola ridere.

Dopo una piccola sosta, in una caffetteria per prendere un buon caffè macchiato, ripartiamo dirette in ufficio. Arriviamo con 5 minuti d'anticipo, cosi dopo aver passato il controllo della sicurezza, ci mettiamo nella hall sedute sui comodi divanetti di pelle per aspettare Landon.

-A fine corso impazziranno.- dice la mia collega indicandomi dei ragazzi che corrono come i pazzi verso gli ascensori.
Si vede lontano un miglio che sono nuovi arrivati: vogliono fare buona impressione, sono vestiti in modo impeccabile, vanno di fretta volendo arrivare in ufficio prima dell'arrivo di Dylan Sprouse...
-Hai fatto delle ricerche sulla famiglia Tiffin?- chiedo cambiando discorso volendo sapere qualcos'altro sulla famiglia di Hero. Almeno indirettamente.

-Non molte in verità.... Ma le voci qui girano. Tutte non fanno altro che parlare di quanto sia figo il figlio dei proprietari...-

-Hero.- dico interrompendola. 

-Si, lui. Non l'ho mai visto ma da come lo descrivevano ieri a pranzo, dev'essere davvero un bel bocconcino.-

-Credimi lo è.- sussurro pentendomi subito di ciò che ho detto.

-Ragazze!- dice Dylan alzando una mano in segno di saluto attirando la nostra attenzione all'entrata. –Buongiorno.-                                                                                                                                          Noora ed io ci alziamo, e andiamo verso di lui.

-Siete arrivate presto?- chiede curioso il nostro superiore.

-Circa 10 minuti fa...- dico avviandomi all'ascensore. –Cosa dobbiamo fare oggi?-

-Programmazione.- dice Dylan rendendomi stra-felice.
Ho preso un primo master quand'ero al liceo, poi però a causa dei miei pessimi voti in spagnolo, ho dovuto abbandonare il corso di informatica concentrandomi di più sulle lingue straniere.
Quando la preside mi chiamò 4 anni fa nel suo ufficio, per dirmi della borsa di studio alla Trouble quasi non volevo crederci.
La cabina dell'ascensore arriva, e saliamo tutti e 3 al terzo piano.
-Non volevo metterti in imbarazzo ieri ma sai.... Sembrava che vi conosceste.- dice Dylan all'improvviso confondendomi.
A cosa si starà riferendo?
Lo guardo interrogativa cosi lui aggiunge: -Parlo di Hero e del vostro incontro ieri.-
Noora al mio fianco, mi da una leggera gomitata e accenna un sorriso divertito. Ovviamente non le avevo detto nulla visto che non volevo destare sospetti.
-Seguo molto gossip... sappiamo quant'è donnaiolo il signor Tiffin.- dico senza pensarci due volte dimenticando per un secondo di trovarmi al cospetto di un mio superiore che chissà è anche un suo caro amico. -Senza offesa...-                                                                                                               -Mai stato più d'accordo.- ammette Dylan non appena le porte dell'ascensore si aprono invitandoci ad uscire per prime.







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