Capitolo 5

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Dopo una vera e propria sveltina nel corridoio, con Hero ancora mezzo vestito, ho proposto di fare un bagno caldo.
Ho riempito la vasca e ho utilizzato dei sali profumati alla lavanda. Hero sbalordendomi, ha acceso delle candele e ha spento la luce sul soffitto cosi da creare un po' d'atmosfera.

Sa essere molto romantico devo ammetterlo. 

E' il primo ad entrare, sedendosi contro la parete della vasca, poi mi aiuta a raggiungerlo e mi fa appoggiare alla sua schiena.
-E' difficile concentrarsi con il tuo amichetto sveglio contro la schiena, signorino- dico lanciandogli una frecciatina.
-Colpa tua ... smettila di essere cosi sexy e lui non si sveglierà.-
Hero ha pieno accesso al mio collo, infatti inizia a baciarlo lasciando dei baci languidi per poi mordermi il lobo dell'orecchio.
Mugolo, rilassandomi completamente contro di lui, godendomi un contatto con il suo corpo che non ha niente a che vedere con il sesso.
Questo è un qualcosa di davvero intimo.
Stasera ho sfidato il diavolo. Volevo vedere fin dove si sarebbe spinto, e per poco non nasceva una rissa tra lui e quel tizio super ubriaco che voleva rimorchiarmi.
-Tu profumi sempre di lavanda...- dice riportandomi alla realtà. –E' rassicurante.-
-Ti rassicuro?- chiedo perplessa.
-Tra le altre cose...- dice lui vago.
-Eri serio prima? Ti sei davvero arrabbiato o fingevi pensando di non riuscire a scopare stasera?-
Hero sbuffa, come se questa mia domanda l'avesse infastidito, mentre incomincia ad accarezzarmi entrambe le braccia con le mani. Anche senza di me avrebbe trovato un modo per scopare. Una donna di sicuro in tutta Londra c'è. Forse anche più di una visto il suo passato.
-Sono offeso da questa tua considerazione di me.- dice cambiando discorso.
E io sono offesa che tu non abbia detto nulla per cambiare la mia considerazione di te. Che ne so potevi dire: non mi interessano le altre per ora, ma solo tu. O cose cosi.
Ma mi rendo conto di chiedere troppo.
-Sono seria Hero.- dico capendo il suo gioco.
-Mi ha dato fastidio vederti con quel tipo... probabilmente se non mi avessi fermato, a quest'ora avrei l'ennesima denuncia per aver scatenato una rissa in luogo pubblico.-
-Anche Dylan era come te... solo che lui era molto meno bravo a letto.-
-Dylan? Un tuo ex?- chiede curioso ignorando il mio pseudo complimento. –Non me ne hai mai parlato.-
-Hero, noi non abbiamo mai veramente parlato.-
-Non è vero..- dice lui sulla difensiva.
-Parlare per incoraggiarci a vicenda durante il sesso non vale.-
Sento Hero alle mie spalle tirare un sospiro.
-Ma ehi, va bene cosi. Noi vogliamo questo tipo di rapporto se si può definire tale. Meno cose sappiamo dell'altro è meglio è... credo- aggiungo accarezzandogli le gambe.
-Com'era questo tizio?- chiede comunque ovviamente incuriosito.
-Siamo stati insieme un anno.... Poi ho scoperto che mi tradiva.- dico ripensando alla telefonata che gli feci domenica scorsa lo stesso giorno che conobbi Hero.
-Beh guarda il lato positivo... hai conosciuto me.- dice sicuro di sé.
-Sei modesto eh?- chiedo divertita. –Fin troppo.-
-Sono eccitato.- sussurra maliziosamente nel mio orecchio facendomi fremere.
-Mmm...- dico girandomi verso di lui, mettendomi a cavalcioni sulle sue gambe. –Dobbiamo rimediare.-
Le sue mani finiscono sui miei glutei, per facilitare la penetrazione, e quando sento il suo membro già duro e ben eretto contro mia intimità, non ci penso due volte, ad abbassarmi su di lui per dargli ciò che vuole.
Ancora oggi, nonostante tutte le volte che abbiamo fatto sesso, non mi sono ancora abituata ad averlo dentro di me. La sensazione è cosi piacevole, che sto davvero pensando di incatenarlo al letto e utilizzarlo come una bambola gonfiabile a mio piacimento.
-Dio, si sta cosi bene dentro di te.- sussurra muovendosi ad un ritmo sfiancante, creando delle leggere onde nella vasca causandone la fuoriuscita.
-Fermati... questa volta ci penso io.- dico maliziosa, iniziando a baciargli il collo prendendo l'iniziativa.
Hero si abbandona completamente a me, poggia la testa sul bordo della vasca, lasciandomi pieno accesso al suo collo, e al suo magnifico pomo d'adamo.
-Cosi, cosi..- sussurra con la voce rauca in preda all'eccitazione.
Assecondo la sua richiesta, e continuo a muovermi, cavalcandolo nella vasca del mio bagno, iniziando ad irrigidirmi quando le gambe iniziano a tremarmi e la mente inizia ad annebbiarsi.
Mi bastano poche spinte, e dopo un po' raggiungo l'orgasmo fermandomi solo per alcuni secondi. Ma Hero non mi da neanche il tempo di riprendermi, che mi mette le mani sul sedere e continua a muovermi su di se. Nel momento in cui, chiude gli occhi e lascia cadere la testa sul bordo della vasca capisco che ha raggiungo il culmine. Sento il suo seme riversarsi dentro di me, poi sfinita incomincio a baciarlo sulle labbra per poi riprendere fiato pian piano.
-Cosa mi hai fatto?- chiede confondendomi.
-Beh, se la biologia non mi inganna ti ho appena fatto venire.- dico maliziosa mordendogli il labbro inferiore. 
-No intendo... che cosa mi hai fatto?- chiede con un intonazione di voce diversa. - Perché mi è cosi difficile lasciarti andare?-
Lasciarmi.....andare?

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